Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Moderatore: F.Calabrese
Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Dopo anni e anni di militanza sinceramente non sono mai arrivato a capirlo...
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Probabilmente...........perche' nelle frequenze medio-acute (quelle a cui il nostro orecchio è piu' sensibile)eccitano meno ledufay ha scritto:Dopo anni e anni di militanza sinceramente non sono mai arrivato a capirlo...
prime riflessioni ambientali.......per cui con un sistema direttivo sentiamo di piu' il sistema e meno l'ambiente in cui il sistema è collocato.
Ciao,

P.S: Il concetto di ...."suonare meglio"....è relativo;forse sarebbe piu' giusto..."suonare corretto";se tu ecciti riflessioni ambientali....potresti pensare che quel dato sistema ha piu' ...."ambienza"...in realta' è una ambienza artificiale creata dalle rifessioni che si sono generate che va' a sommarsi con quella..."reale" contenuta nella registrazione.
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Ma ti fa onore il fatto di avere la curiosità intellettuale di volerlo sapere !dufay ha scritto:Dopo anni e anni di militanza sinceramente non sono mai arrivato a capirlo...

Va premesso che l'argomento è di quelli ben studiati in campo Pro, per le grandi sonorizzazioni, mentre in campo Hi-Fi si considerano direttivi i dipoli rispetto ai diffusori omnidirezionali...
Rimandando i grafici al prossimo post, per ora ti anticipo che il vantaggio è nel rapporto con l'ambiente.
Immaginiamo un diffusore omnidirezionale, collocato in un ambiente con pochi arredi e pareti lisce (il 90% di quelli italiani): all'ascoltatore perverrà il suono dei trasduttori, seguito a brevissima distanza temporale da decine di riflessioni, tutte forti, per cui tali da interagire per differenza di fase, aumentando il livello a certe frequenze e cancellando energia ad altre...
Se questo effetto lo volessimo creare artificialmente, con una linea di ritardo digitale programmabile, sarebbe un gioco da ragazzi ascoltare la differenza tra "con" e "senza" riflessioni... E vi accorgereste che la versione "con" le riflessioni è quella che suona avvertibilmente più artificiosa... facilmente distinguibile come registrata e riprodotta...
Prendiamo ora un diffusore direttivo, che lo sia fino alle frequenze più basse (è possibile, anche se nessuno tranne me se ne interessa...), e collochiamolo in ambiente in modo che la sua emissione sia rivolta verso una parete che avremo deliberatamente reso più assorbente di tutte le altre, magari impiegando un tendaggo pesante collocato a mezzo metro da una finestra di vestro sottile...
All'ascoltatore arriverà il suono emesso dai trasduttori, ma il resto dell'energia acustica immessa nell'ambiente finirà inevitabilmente risucchiata dal "buco nero" costituito dalla parete assorbente...
All'ascolto si percepirà un'immagine stereo nitidissima, precisa e profonda quanto la tecnica di registrazione permetta.
Ma soprattutto mancherà il filtraggio a pettine introdotto dalle riflessioni... per cui la naturalezza di emissione sarà cento volte quella del diffusore omnidirezionale...
Ora, però, ipotizziamo di rimuovere la tenda... Come suonerà il nostro sistema direttivo...???
Ebbene, suonerà sempre meglio dell'omnidirezionale, perché le prime riflessioni arriveranno solo dopo aver oltrepassato il punto di ascolto, e con un certo ritardo... Come dire che basterà collocare il punto d'ascolto ad una distanza superiore ad un metro per avere quel ritardo di oltre 5-7 millisecondi che assicura l'entrata in funzione dell'Effetto Haas, per il quale l'udito percepisce le riflessioni comprese tra 3-4 e 30-40 millisecondi come attenuate di circa dieci volte...
Segue
F.C.
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
dufay ha scritto:Dopo anni e anni di militanza sinceramente non sono mai arrivato a capirlo...
in vino veritas..





ciapàl sòt che lè un biscott
Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Ciao Fabrizio, due considerazioni:
2) Questa storia dell'effetto Haas, non è stata anche alla base della configurazione del Mostro di Stereoplay, se ricordo bene?
Ciao, Walter.
1) Adottando un sistema direttivo anche alle basse frequenze, non si risolverebbe (almeno in parte) la trasmissione dei suoni alle stanze attigue, problema molto sentito da chi abita nei condomini?
1) Prendiamo ora un diffusore direttivo, che lo sia fino alle frequenze più basse (è possibile, anche se nessuno tranne me se ne interessa...)
All'ascolto si percepirà un'immagine stereo nitidissima, precisa e profonda quanto la tecnica di registrazione permetta.
Ma soprattutto mancherà il filtraggio a pettine introdotto dalle riflessioni... per cui la naturalezza di emissione sarà cento volte quella del diffusore omnidirezionale...
2) Come suonerà il nostro sistema direttivo...???
Ebbene, suonerà sempre meglio dell'omnidirezionale, perché le prime riflessioni arriveranno solo dopo aver oltrepassato il punto di ascolto, e con un certo ritardo... Come dire che basterà collocare il punto d'ascolto ad una distanza superiore ad un metro per avere quel ritardo di oltre 5-7 millisecondi che assicura l'entrata in funzione dell'Effetto Haas, per il quale l'udito percepisce le riflessioni comprese tra 3-4 e 30-40 millisecondi come attenuate di circa dieci volte...
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F.C.
2) Questa storia dell'effetto Haas, non è stata anche alla base della configurazione del Mostro di Stereoplay, se ricordo bene?
Ciao, Walter.
Un saluto, Walter.
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
1)- Vero... ma occorre creare una zona assorbente che intercetti la riflessione dal pavimento (ed alle basse NON è uno scherzo...!). Io ne ho realizzati diversi di impianti a basso inquinamento... Eccone uno come esempio:Walterone ha scritto:Ciao Fabrizio, due considerazioni:
1) Adottando un sistema direttivo anche alle basse frequenze, non si risolverebbe (almeno in parte) la trasmissione dei suoni alle stanze attigue, problema molto sentito da chi abita nei condomini?
2) Questa storia dell'effetto Haas, non è stata anche alla base della configurazione del Mostro di Stereoplay, se ricordo bene?
http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... ngo_96.jpg
2)- Esattamente... e funzionava !!! Sembrava che l'ambiente fosse trattato anche se non lo era affatto (i primi tempi, poi introdussi delle doghette di truciolare per le basse frequenze...).
Saluti
F.C.
Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Mi ricordo delle doghette, le ho provate e funzionavano molto bene in gamma medio bassa, non sulle bassissime...peccato.F.Calabrese ha scritto:1)- Vero... ma occorre creare una zona assorbente che intercetti la riflessione dal pavimento (ed alle basse NON è uno scherzo...!). Io ne ho realizzati diversi di impianti a basso inquinamento... Eccone uno come esempio:Walterone ha scritto:Ciao Fabrizio, due considerazioni:
1) Adottando un sistema direttivo anche alle basse frequenze, non si risolverebbe (almeno in parte) la trasmissione dei suoni alle stanze attigue, problema molto sentito da chi abita nei condomini?
2) Questa storia dell'effetto Haas, non è stata anche alla base della configurazione del Mostro di Stereoplay, se ricordo bene?
http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... ngo_96.jpg
2)- Esattamente... e funzionava !!! Sembrava che l'ambiente fosse trattato anche se non lo era affatto (i primi tempi, poi introdussi delle doghette di truciolare per le basse frequenze...).
Saluti
F.C.
Perche non le rispieghi qui? Potrebbero essere interessanti per trattamenti acustici non troppo invasivi....
Ciao, Walter.
Un saluto, Walter.
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
dufay ha scritto:Dopo anni e anni di militanza sinceramente non sono mai arrivato a capirlo...
suonare
meglio .... è una grossa parolona, grossa assai,
diciamo che potrebbe soffrire meno il locale .... pur invadendolo e devastandolo esteticamente
, diciamo che la gamma bassa e medio bassa potrebbe essere realmente e finalmente performante
, sappiamo che i driver per un fullhorn costano una paccata
.... constatiamo che l'unico fullhorn è la Khorn
e verifichiamo che da 50 anni non c'è nulla di acquistabile,
.... i fullhornisti sembrano una setta di carbonari che bisbiglia sottovoce e che parla vicinissima le orecchie,
i promotori del fullhorn,
invece,
solo dei chiacchieroni .... commercialmente,
ecco perchè,
correttamente,
ricorri al condizionale .... " dovrebbe "
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Volentieri... tra poco !Walterone ha scritto:Perche non le rispieghi qui? Potrebbero essere interessanti per trattamenti acustici non troppo invasivi...
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?
Per darvi un'idea di quanto ENORME possa essere il cambiamento in termini di acustica ambientale, quando si passa da un sistema convenzionale ad uno direttivo, vi posto qui di seguito due grafici di VERE misurazioni, eseguite in uno degli spazi più riverberanti ed "impossibili" d'Italia: la Basilica di San Petronio, in Bologna.
In entrambi i casi la misura dell'andamento dell'Energia rispetto al Tempo (ETC) è eseguito con il microfono di misura a 40 metri di distanza e per l'ottava intorno a 2 KHz, che è la più critica per la percezione dell'articolazione delle consonanti. Per la cronaca si tratta di due diffusori della stessa marca: una Meyer UPA-1 (non direttiva) ed una MSL-5 (direttiva). Nel secondo caso le sorgenti sono tre, con delay che le sincronizza...
Ecco il decadimento per la sorgente NON direttiva:

Ed ecco, nello stesso ambiente, cosa accade con quella direttiva:

Impressionante... eh...??? Il livello del campo riverberato è crollato di 25 dB...!!!
Provate ad immaginare quale (impossibile...) trattamento acustico avrebbe potuto consentire risultati simili...
Permettetemi di affermare che questa è la vera frontiera per un audio di prestazioni stellari, rispetto a quelle cui siete abituati...
Saluti
F.C.
In entrambi i casi la misura dell'andamento dell'Energia rispetto al Tempo (ETC) è eseguito con il microfono di misura a 40 metri di distanza e per l'ottava intorno a 2 KHz, che è la più critica per la percezione dell'articolazione delle consonanti. Per la cronaca si tratta di due diffusori della stessa marca: una Meyer UPA-1 (non direttiva) ed una MSL-5 (direttiva). Nel secondo caso le sorgenti sono tre, con delay che le sincronizza...
Ecco il decadimento per la sorgente NON direttiva:

Ed ecco, nello stesso ambiente, cosa accade con quella direttiva:

Impressionante... eh...??? Il livello del campo riverberato è crollato di 25 dB...!!!
Provate ad immaginare quale (impossibile...) trattamento acustico avrebbe potuto consentire risultati simili...
Permettetemi di affermare che questa è la vera frontiera per un audio di prestazioni stellari, rispetto a quelle cui siete abituati...
Saluti
F.C.