Una domanda sugli impulsi

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Una domanda sugli impulsi

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 5 luglio 2012, 19:22

Ho notato con piacere che si pubblicano risposte all'impulso e si commentano rapportandole alla sensazione all'ascolto...

Pare che nessuno si sia accorto di un certo errore di fondo... che ora, invece di spiegarvelo, vi presento in forma di quiz...

Chi è stato mio ospite in occasione della "Gita a Bracciano" di due anni fa, ricorderà bene come i bassi del FullHorn 4 vie fossero assolutamente fulminanti, velocissimi... (nonostante il salone avesse un secondo di Tempo di Riverbero)...

Ebbene, c'è qualcuno che saprebbe rispondere alla domanda: "Perché i sistemi a tromba hanno una risposta udibilmente migliore, rispetto a quella di tutti i possibili caricamenti alternativi, nonostante alle misure la loro risposta all'impulso non brilli affatto...???"

La risposta è semplice, nel senso che non richiede conoscenze tecniche, ma solo spirito di osservazione...

Esiste anche una risposta tecnicamente complessa... ma è la seconda...

Buon divertimento...!

Saluti
F.C.

intrepido
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da intrepido » giovedì 5 luglio 2012, 19:30

Perché funzionano da adattatori di impedenza?

pollaroli tarcisio
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da pollaroli tarcisio » giovedì 5 luglio 2012, 19:34

Cosa intendi per risposta all'impulso??

Nella teoria dei sistemi, la risposta all'impulso è rappresentata dal'uscita di un generico sistema Ingresso-Uscita quando in ingresso viene applicato un segnale pari alla "delta di Dirac".
La "delta di Dirac" è una distribuzione (non una funzione....) che possiede durata infinitesima, ampiezza infinita ed area unitaria (quindi energia finita).
La risposta impulsiva serve per caratterizzare un sistema I/O nel dominio del tempo. Se passiamo al dominio della frequenza otteniamo la risposta in frequenza del sistema (si passa mediante la trasformata di Fourier....).

E' possibile generare un segnale che si avvicini ad una "delta di Dirac2? Ovviamente no.

F.Calabrese
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 5 luglio 2012, 20:00

pollaroli tarcisio ha scritto:...E' possibile generare un segnale che si avvicini ad una "delta di Dirac"? Ovviamente no.
Esatto... Ed anche ammettendo che questo fosse possibile, basterebbe la solita riflessione dal pavimento per distruggere ogni parvenza di "impulso perfetto"...

Ma non avete ancora indovinato...

Saluti
F.C.

P.S.: A scanso di equivoci: la risposta all'Impulso si misura anche senza far ricorso a segnali come il "delta di Dirac".
Gli analizzatori di Time Delay Spectrometry impiegano degli sweep, come i più moderni software per FFT bicanale.
Altri analizzatori impiegano sequenze pseudorandom o lo stesso materiale musicale...

EDOARDO
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da EDOARDO » venerdì 6 luglio 2012, 19:10

tanto per rimanere in tema questo è l'impulso del mio nuovo basshorn..con il mic a meno di 1mt dalla bocca..
Immagine

EDOARDO
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da EDOARDO » venerdì 6 luglio 2012, 19:12

a 5 metri dal punto di ascolto..
Immagine

PeterDeNiro
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da PeterDeNiro » lunedì 9 luglio 2012, 11:28

F.Calabrese ha scritto:.
...
Ma non avete ancora indovinato...
Saluti
F.C.

...

Ciao,

ci provo!

La mia intuizione fisica è che paragonare la risposta all'impulso di un
driver convenzionale con uno caricato a tromba è privo di senso perché, a
parte il dominio di frequenza, in dominio temporale tra le due tecnologie
c'è una bella differenza: l'accelerazione ovvero qunto velocemente il driver
passa da 0 dB a x dB... un fatto troppo trascurata dalla media degli
"ingegneri" acustici.

Ora se ho capito bene la risposta all'impulso valuta quanto velocemente,
dopo un inpulso di una certa "potenza" la risposta temporale torna al punto
iniziale... ovviamente se il sistema accelera poco ritorna alla posizione
iniziale più velocemente. Ma questo tipo di misurazione è sbagliata perché
un sistema riesce a riprodurre musica se è capace di "accelerare" in modo
da seguire tutti i cambi di regime dinamico del segnale reale.

Se la risposta all'impulso fosse calcolata rispetto al punto in cui il sistema
arriva ad un punto y dB, per y fissato come reference, credo che per le trombe
non ci sarebbe partita, batterebbero tutte le possibili technologie alternative.

Le trombe hanno maggiori capacità di accelerazione (leggi anche musicalità), e
quindi data la maggior accelerazione della tromba riduce l'energia nella
fase post-inpulso riducendo la post-eccitazione della membrana, il che implica
minore distorsione e più dinamica... e la differenza sarebbe tanto più grande
quanto più y dB si prende alto. Quindi se misurassimo la risposta all'impulso rispetto
ad un punto target, non so, un punto di 110 dB.... il carico a tromba
mettere KO tutto il resto.


Spero di non aver detto inesattezze.

Pietro

EDOARDO
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da EDOARDO » lunedì 9 luglio 2012, 11:36

giusto x info quell'impulso è con il basso filtrato a 200hz...
x peter..
il tuo discorso non fà una grinza..

F.Calabrese
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 9 luglio 2012, 11:58

EDOARDO ha scritto:x peter..
il tuo discorso non fà una grinza..
Mi associo... promettendo di aggiungere dati nel pomeriggio...

Saluti
F.C.

EDOARDO
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Re: Una domanda sugli impulsi

Messaggio da EDOARDO » lunedì 9 luglio 2012, 13:17

PeterDeNiro ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:.
...
Ma non avete ancora indovinato...
Saluti
F.C.

...

Ciao,

ci provo!

La mia intuizione fisica è che paragonare la risposta all'impulso di un
driver convenzionale con uno caricato a tromba è privo di senso perché, a
parte il dominio di frequenza, in dominio temporale tra le due tecnologie
c'è una bella differenza: l'accelerazione ovvero qunto velocemente il driver
passa da 0 dB a x dB... un fatto troppo trascurata dalla media degli
"ingegneri" acustici.

Ora se ho capito bene la risposta all'impulso valuta quanto velocemente,
dopo un inpulso di una certa "potenza" la risposta temporale torna al punto
iniziale... ovviamente se il sistema accelera poco ritorna alla posizione
iniziale più velocemente. Ma questo tipo di misurazione è sbagliata perché
un sistema riesce a riprodurre musica se è capace di "accelerare" in modo
da seguire tutti i cambi di regime dinamico del segnale reale.

Se la risposta all'impulso fosse calcolata rispetto al punto in cui il sistema
arriva ad un punto y dB, per y fissato come reference, credo che per le trombe
non ci sarebbe partita, batterebbero tutte le possibili technologie alternative.

Le trombe hanno maggiori capacità di accelerazione (leggi anche musicalità), e
quindi data la maggior accelerazione della tromba riduce l'energia nella
fase post-inpulso riducendo la post-eccitazione della membrana, il che implica
minore distorsione e più dinamica... e la differenza sarebbe tanto più grande
quanto più y dB si prende alto. Quindi se misurassimo la risposta all'impulso rispetto
ad un punto target, non so, un punto di 110 dB.... il carico a tromba
mettere KO tutto il resto.


Spero di non aver detto inesattezze.

Pietro
l'accellerazione è legata alla massa e alla forza impressa a quella data massa..è chiaro che se abbiamo 190 grammi di diaframma sul woofer e 14 grammi su tweeter avremo accellerazioni differenti ma con forse differenti..

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