Il caso del T-Amp...

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Moderatore: F.Calabrese

bepi67
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Re: Ma davvero l'accattonaggio conviene ?

Messaggio da bepi67 » lunedì 1 ottobre 2012, 19:36

Per la mia esperienza i TA2024 hanno senso quando il costo dell'apparecchio resta basso, diciamo entro 50 euro, ma un Trends a 180 euro non è propriamente un affare.
Lo dico perchè ho anche io ho preso un Trends per provarlo.
E' vero che con 180 euro non si compera un granchè in giro, però 6 W per canale che si "siedono" facilmente su un diffusore un pò ostico sono davvero un pò pochini......

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

alberto inzani
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Re: Il caso del T-Amp...

Messaggio da alberto inzani » lunedì 1 ottobre 2012, 20:20

F.Calabrese ha scritto:Non dico cosa nuova, se scrivo che sono rimasto colpito dall'atteggiamento di molti forumers del T-Forum, secondo i quali io avrei dovuto fornire le soluzioni tecniche al "problema delle tre pareti" o andarmene a quel paese... (detto e fatto).

A mio parere è una coglionata fare a meno di chi ti ha comunque spiegato l'esistenza di un problema, che magari è causa di innumerevoli ed inutili sforzi per tentarne una soluzione da parte di chi, in fondo, è stato o è ancora inconsapevole...

Sono due o tre giorni che mi ronza in testa un sospetto: ma se questi fanno così anche con gli altri... vuoi vedere che di coglionate ne avranno messe in fila a decine...???

Ed infatti eccovi la più grossa di tutte...

Per ora leggete questa specifica, relativa ai piccoli finali a transistor proposti negli anni '70 dalla Philips e che utilizzavano transistor finali Darlington...

Immagine

Osservate la freccia e ditemi se vi fa venire in mente qualcosa...

Io non ho ancora pranzato, per cui mi prendo una piccola pausa e proseguo tra poco...

A presto
F.C.

:roll:
mi presteresti il tuo bastone da rabdomante ?
, rabdomante di rogne :mrgreen:

F.Calabrese
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Re: Il caso del T-Amp...

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 1 ottobre 2012, 20:20

Il successo di questi inutili oggetti è stato gonfiato non tanto dalla pochezza della concorrenza, quanto dalla combinazione della ingenuità degli acquirenti con la furbizia di chi ha "pompato" queste soluzioni, lucrandoci qualche mancetta...

Perché è chiaro che l'acquirente che spende poco è comunque predisposto positivamente... e basta che a spiegargli il prodotto non ci sia un Bartolomeo Aloia ma un perfetto sprovveduto, ed ecco che il miracolo è fatto...!

In tutto questo gioco c'è una evidente fregatura: se osserviamo il chip Texas da 5X5mm. e 30 Watt, ci dobbiamo render conto che si tratta di tecnologie tutt'altro che avanzatissime, vale dire di oggetti che si potevano produrre tranquillamente all'epoca del T-Amp... anzi... diciamo che con l'ingombro del T-Amp si sarebbe dovuta pretendere una potenza di almeno 50-60 Watt per canale...

La trovata furbissima è stata quindi quella di far entrare nelle case degli appassionati dapprima degli ampli "inutili", vale a dire di potenze inadeguate, salvo poi riportarli ad acquistare le versioni da 50-70-100 Watt che saranno tra poco disponibili, con tanto di alimentatori switching... E' bastato tacere sulla possibilità tecnologica di aver di più già prima, con eguali costi ed ingombri...

Quanto a me, io so bene come andare assolutamente oltre quell'angusto orizzonte... ma gli accattoni hanno rovinato il meccanismo che avrebbe portato a quella soluzione. Spiego meglio.

Immaginatevi che nel T-Forum ci fossero stati appassionati dotati di dignità, che avessero stoppato i commenti da pezzente di quelli che pretendevano la "soluzione aggratiss", spiegando loro che non era affatto dovuta. In fondo, la mia condizione dei cento iscritti, per riprendere in mano il Kit Indiana Line (tutto con componenti IL, questa volta...) la si poteva attuare con mezz'ora di lavoro alla tastiera, da parte di uno dei loro "maghi informatici", ed io ci sarei cascato comunque...

Con l'avvio del Kit Indiana Line si sarebbero instaurati buoni rapporti, che mi avrebbero consentito di lanciare l'idea del piccolo super-ampli non in polemica, e quindi con ottime probabilità di grande successo...

Come dire che di qui a tre mesi avremmo avuto impianti da mille Euro in grado di suonare come il mio Impianto-Provocazione a radiazione diretta (un impianto che è stato ascoltato a confronto con le JBL Everest, non mi ricordo da chi, ma con maggiore successo...).

Ed invece tutto è stato mandato a puttane da qualche accattone con la battuta facile, da borgataro...

Ovvio che la massa di possibili lettori sul T-Forum avrebbe reso possibile quello che qui non è il caso di riproporre, se non come pubblica dimostrazione dell'altrui stupidità...!!!

Saluti
F.C.

alberto inzani
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Re: Ma davvero l'accattonaggio conviene ?

Messaggio da alberto inzani » lunedì 1 ottobre 2012, 20:23

audiofilofine ha scritto:quel 10% di distorsione a soli 15 watt ?


e chi vuoi che se ne accorga :mrgreen:

Paolo Eugeni

Re: Ma davvero l'accattonaggio conviene ?

Messaggio da Paolo Eugeni » lunedì 1 ottobre 2012, 20:25

bepi67 ha scritto:Per la mia esperienza i TA2024 hanno senso quando il costo dell'apparecchio resta basso, diciamo entro 50 euro, ma un Trends a 180 euro non è propriamente un affare.
Lo dico perchè ho anche io ho preso un Trends per provarlo.
E' vero che con 180 euro non si compera un granchè in giro, però 6 W per canale che si "siedono" facilmente su un diffusore un pò ostico sono davvero un pò pochini......

Ciao
Quoto, 180 euro sono troppi, io ho acquistato il fenice20( 35 euro compreso l'alimentatore, ma senza chasiss) 3 o 4 ampli cinesi basati sullo stesso chip, a 15 euro(inscatolati e spediti) per amplificare tv, impiantini vari in giro per casa e laboratorio...

Rapporto Q/P strepitoso, suonano comunque meglio dei soliti tda2030 et similia e richiedono alimentatori ridicoli.
Sono piuttosto silenziosi, tanto che li ho usati sulle trombe da 2" prima di prendere l'ice power ( e se la cavavano incredibilmente bene)

Ricordiamoci,come diceva appunto Michele,del perchè siano nati oggetti del genere: altissima efficienza, bassi consumi per applicazioni mobili, nessuna necessità di dissipatore, per cui riduzione notevole dei costi e di spazio occupato (l'alluminio è caro...), queste sono cose molto importanti per l'elettronica di consumo.

alberto inzani
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Re: Il caso del T-Amp...

Messaggio da alberto inzani » lunedì 1 ottobre 2012, 20:28

F.Calabrese ha scritto:Il successo di questi inutili oggetti è stato gonfiato non tanto dalla pochezza della concorrenza, quanto dalla combinazione della ingenuità degli acquirenti con la furbizia di chi ha "pompato" queste soluzioni, lucrandoci qualche mancetta...

Perché è chiaro che l'acquirente che spende poco è comunque predisposto positivamente... e basta che a spiegargli il prodotto non ci sia un Bartolomeo Aloia ma un perfetto sprovveduto, ed ecco che il miracolo è fatto...!

In tutto questo gioco c'è una evidente fregatura: se osserviamo il chip Texas da 5X5mm. e 30 Watt, ci dobbiamo render conto che si tratta di tecnologie tutt'altro che avanzatissime, vale dire di oggetti che si potevano produrre tranquillamente all'epoca del T-Amp... anzi... diciamo che con l'ingombro del T-Amp si sarebbe dovuta pretendere una potenza di almeno 50-60 Watt per canale...

La trovata furbissima è stata quindi quella di far entrare nelle case degli appassionati dapprima degli ampli "inutili", vale a dire di potenze inadeguate, salvo poi riportarli ad acquistare le versioni da 50-70-100 Watt che saranno tra poco disponibili, con tanto di alimentatori switching... E' bastato tacere sulla possibilità tecnologica di aver di più già prima, con eguali costi ed ingombri...

Quanto a me, io so bene come andare assolutamente oltre quell'angusto orizzonte... ma gli accattoni hanno rovinato il meccanismo che avrebbe portato a quella soluzione. Spiego meglio.

Immaginatevi che nel T-Forum ci fossero stati appassionati dotati di dignità, che avessero stoppato i commenti da pezzente di quelli che pretendevano la "soluzione aggratiss", spiegando loro che non era affatto dovuta. In fondo, la mia condizione dei cento iscritti, per riprendere in mano il Kit Indiana Line (tutto con componenti IL, questa volta...) la si poteva attuare con mezz'ora di lavoro alla tastiera, da parte di uno dei loro "maghi informatici", ed io ci sarei cascato comunque...

Con l'avvio del Kit Indiana Line si sarebbero instaurati buoni rapporti, che mi avrebbero consentito di lanciare l'idea del piccolo super-ampli non in polemica, e quindi con ottime probabilità di grande successo...

Come dire che di qui a tre mesi avremmo avuto impianti da mille Euro in grado di suonare come il mio Impianto-Provocazione a radiazione diretta (un impianto che è stato ascoltato a confronto con le JBL Everest, non mi ricordo da chi, ma con maggiore successo...).

Ed invece tutto è stato mandato a puttane da qualche accattone con la battuta facile, da borgataro...

Ovvio che la massa di possibili lettori sul T-Forum avrebbe reso possibile quello che qui non è il caso di riproporre, se non come pubblica dimostrazione dell'altrui stupidità...!!!

Saluti
F.C.


è sempre una questione di .... natiche a disposizione .... per le " peggio cose "
la presenza a listino dello Yamaha 3500 pone immediata fine a tutte stè ca@@atielle

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Re: Ma davvero l'accattonaggio conviene ?

Messaggio da bepi67 » lunedì 1 ottobre 2012, 20:40

Sulla reale efficienza dei chip Tripath bisogna vedere, non ho fatto misure in merito, ma per essere un apparecchio che eroga 10 w a canale o giù di li il Trends scaldicchia un pò troppo per un oggetto dichiarato con oltre il 90 % di efficienza....

Eppoi c'è un controsenso in un oggetto del genere: scatola di alluminio trafilato ma potenziometro PIETOSO (e te pare poco ?), il tutto cucito attorno ad un chippetto che costerà 10 centesimi....

IMHO

Ciao

PS paragonato al P3500 Yamaha che costa poco più del doppio ma ha 50 volte la sua potenza beh.....ecco....insomma..... ;)
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

Max
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Re: Il caso del T-Amp...

Messaggio da Max » lunedì 1 ottobre 2012, 21:50

Stessa idea che mi sono fatto io. Un ampli in classe D/T ha senso finché ci si spendono poche decine di euro (< 50). Io ho preso la Fenice 20 (PCB nudo, pagata 25 euro in fiera, alimentatore incluso) per giocare, poi ho preso lo Scythe SDA-1100 con le Kro Craft per il PC, che di recente mi son deciso a sostituire con un paio di monitor da studio entry-level.

Se uno deve salire di prezzo fa bene a rivolgersi a qualcosa che abbia potenza adeguata ;)

Michele
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Re: Il caso del T-Amp...

Messaggio da Michele » lunedì 1 ottobre 2012, 22:19

Come fatto osservare da Eugeni un'altro grande vantaggio dei classe T-D è quello delle alimentazioni, uno dei punti critici delle amplificazioni classiche ed anche la cosa più costosa di molti ampli.
Personalmente penso che AD OGGI le prestazioni di questi oggetti siano ottime, sia in assoluto che nel rapporto costo/prestazioni.
Approfondirei meglio l'argomento mettendo a fuoco altri punti evitando di far degenerare l'argomento, cosa possibilissima come già intuito da Inzani.

Prima punto: con i chippetti in questione l'appassionato si trova ad usare schede, ampli che funzionano solo se usano lo schema della casa i costruttori possono solo sfruttare il contorno, si hanno cosi delle schede prodotte da molte piccole industrie di elettronica poco costose e con prestazioni conosciute e certe.

Punto due: dato il punto uno le varie case produttrici di ampli classici non potevano certo dichiarare una stupefacente capacità progettuale del guru di turno ne dichiarare le impressionanti prestazioni garantite dai condensatori lattine ne dai toroidali pesantissimi, questa cosa ha causato diversi nervosismi, ricordate i commenti acidi di quel forum in in via di sgretolamento? Il povero Cadeddu venne veramente maltrattato.

Punto tre: dati i punti uno e due, silenziosamente sono scomparrse generazioni di "valenti" autocostruttori che sfornavano "eccellenti" progetti di ampli a transistor, basati sui data sheet delle case, ma vuoi mettere la progettazione con la ricerche dei puntidi lavoro, la componentistica selezionanta ecc. ecc. ecc.
Tutto scomparso. In realtà Fabrizio un pò di tempo addietro mi parlava di un chippetto sfuso col quale si potrebbero fare dei bei giochetti ma bisogna sapre cosa si fa.

Punto Quattro: i costi, è vero che 180 € per il Trends sono tanti, con gli stessi soldi Pisani ha comprato il Phonic, consideriamo pero che già in commercio si trovano oggetti di potenza adeguata come questi

Immagine

http://www.aaavt.it/ta2022.html

Immagine

http://www.tnt-audio.com/ampli/dayton_dta100.html

Come si può osservare i prezzi sono ottimi, il primo c'è l'ho a casa pagato meno del prezzo di listino dopo contrattazione e ritiro in sede e suona molto bene, un rapporto prezzo prestazioni veramente eccezionale.

Punto cinque: il vero problema non è tanto la bassa potenza del Trends quanto l'indisponibilità di casse di buona efficienza, ripeto le cassettine di Fabrizio volavano, e il satellite del kit penso avrebbe gradito, comunque questo è un argomento poco importante stante gli oggetti mostrati sopra.

Adesso mi piacerebbe sapere cosa ha in mente Fabrizio, hai pensato per esempio al costo dell'alimentazione? Il Dayton per esempio funziona con un alimentatore da pc portatile.

Saluti
Michele

F.Calabrese
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Re: Ma davvero l'accattonaggio conviene ?

Messaggio da F.Calabrese » martedì 2 ottobre 2012, 0:11

bepi67 ha scritto:... paragonato al P3500 Yamaha che costa poco più del doppio ma ha 50 volte la sua potenza beh.....ecco....insomma..... ;)
Hai sintetizzato in una riga quel che io volevo dire...

Abbiamo dunque un prodotto per "utenti intelligenti"... (lo Yamaha)

E dall'altra parte abbiamo un prodotto per "ingenui"... (il T-Amp)

Ma gli "ingenui" non lo sarebbero di certo, se chi fa credere di rappresentare i loro interessi scrivesse la verità...!!!

Dunque si tratta -molto semplicemente- di sbugiardare l'incompetenza ed il servilismo dei furbacchioni che portano i loro polli a farsi spennare nel posto giusto...

Come al solito, in materia di Hi-Fi...!!!

Altrimenti, per quale motivo li pagherebbero...???

Saluti
F.C.

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