F.Calabrese ha scritto:E' una questione di esperienza, nel senso più letterale del termine.leonida ha scritto:...Più ne saprà di tecnica il mio referente e meglio mi suonerà l'impianto ?
Più esso si spingerà a fondo con misure sempre più innovative ed accurate e meglio sentirò la musica ?
Ma, se ne so meno di lui, come posso capire se racconta balle o no ?
Nel dubbio, se invece abbreviassi il tutto e chiedessi di ascoltare direttamente il naturale e non edulcorato risultato della conoscenza, non farei prima a capire ?
Per esempio io ho progettato e realizzato almeno quattro impianti in grado di massacrare qualsiasi alternativa a confronto: il Mostro di Stereoplay e la sua seconda versione (quella nera), la Regia "A" della Easy Records ed il FullHorn per Aleandro. Nel primo caso va ammesso che le elettroniche dell'epoca non erano un granché, e l'enorme efficienza del sistema tendeva ad evidenziare i loro problemi.Già dal Mostro n.2 il problema dei finali venne risolto con un autotrasformatore, mentre nella Regia "A" i finali avevano le alimentazioni rifatte, con 2.600.000 microfarad di spianamento e riserva di energia. Il quarto sistema lo conoscete tutti.
Ebbene, un ascoltatore che abbia ascoltato uno di questi impianti, specie gli ultimi tre, dovrebbe non aver problemi a riconoscere che i risultati all'ascolto corrispondono perfettamente con le premesse culturali e tecnologiche.
Però ci sono moltissimi appassionati che non li hanno ascoltati, e sono la maggioranza assoluta.E' ovvio che costoro tendano a dubitare, esattamente come chiunque dubiterebbe che una nuova Ferrariquanti Mostri ed Aleandro esistono al mondo ?possa passare da zero a cento in tre secondi... Però chi è interessato al'acquisto di una Ferrari non dovrebbe aver problemi a richiedere una breve prova in pista (con qualcun altro al volante...).ma tu parli di Ferrari, la numero UNO riconosciuta a livello mondialeA me, in realtà, interessa relativamente che gli appassionati siano convinti del fatto che i miei diffusori possano eventualmente essere migliori...ed infatti è possibilissimo
A me interessa che gli appassionati si rendano conto delle limitazioni dei loro attuali diffusori...
Questo sì che porterebbe progresso generale !!!Saluti.... ed una volta che ce ne siamo resi conto ?
....
qual'è la proxima domanda ?
F.C.
Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Un thread penoso, leggerlo consente di formarsi una accuratissima immagine del livello sottoterra delle argomentazioni, figlie di trent' anni di letture fuorvianti, di ardenti speranze mal riposte e conseguenti cocenti delusioni, colossale spreco di denaro e terrificante noia esistenziale.
Marcello Croce
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"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis
Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Ignoti nulla cupidoMarcello Croce ha scritto:Un thread penoso, leggerlo consente di formarsi una accuratissima immagine del livello sottoterra delle argomentazioni, figlie di trent' anni di letture fuorvianti, di ardenti speranze mal riposte e conseguenti cocenti delusioni, colossale spreco di denaro e terrificante noia esistenziale.
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La locuzione latina Ignoti nulla cupido , tradotta letteralmente, significa "dell'ignoto (non si dà, non è possibile) nessun desiderio": ossia, "non si può desiderare ciò che non si conosce".
Detto in altre parole, non si desiderano che le cose che hanno fatto impressione sui nostri sensi.
La volontà segue necessariamente, e non precede mai, la conoscenza intellettiva.
Gli scolastici dicevano: Nihil volitum nisi praecognitum: "Nulla è voluto che non sia stato prima conosciuto").
In una situazione di globale becera incultura confermata dal bassissimo livello delle argomentazioni, figlie di trent'anni di letture fuorvianti etc... l'opera di convincimento di chi eventualmente fosse possessore di conoscenza dovrebbe, secondo logica, essere enormemente semplificata.
Poichè principio fondamentale ed universale della conoscenza è che "Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu", ossia che non si può conoscere ciò che non sia passato attraverso i nostri sensi, sarebbe necessario, se non proprio per aspirazione ideale, per una questione di puro marketing, che chi volesse convincere altri della giustezza delle proprie convinzioni e soluzioni ne desse ampia dimostrazione pubblica al maggior numero possibile di interlocutori. Così soltanto questi potranno aggiornare la loro memoria riguardo lo standard qualitativo possibile allo stato attuale delle conoscenze, e questo grazie all'applicazione di vera scienza e tecniche innovative.
L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione. ( Oscar Wilde)
Quì ed altrove, e da sempre, per rimanere in tema di citazioni, ne conio una io: Lectiones abundant, experientia deficit.
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Giusto...alberto inzani ha scritto:.... mmmh ....
io compro automobile .... solo se vedo automobile ?
molto minimamente sindacale
... ed infatti avete le case "arredate" con ampli con gli "occhioni blu"... e con diffusori (i "tower") che con l'Alta fedeltà hanno a che fare come un Hamburger con una Fiorentina...
E' un scelta consapevole, fatta da persone intelligenti. Pertanto indiscutibile.
Ma se avete già scelto una moglie bruna, perché fate i cretini con la vicina bionda...???




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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Occhioni i blu?
Manco sotto minaccia armata.
Tower?
Mai entrati in casa mia...
Ma se ti piace pensarlo...
Nonostante ciò prima vedo (e sento), poi acquisto.
Persino Pagani presenta i suoi prodotti alle mostre...
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Pagani sa di avere i suoi clienti, per cui investe a ragion veduta.MattiaCarnevale ha scritto:Occhioni i blu?
Manco sotto minaccia armata.
Tower?
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Ma se ti piace pensarlo...
Nonostante ciò prima vedo (e sento), poi acquisto.
Persino Pagani presenta i suoi prodotti alle mostre...
Anch'io mi guardo intorno e deduco.
Pensaci: se avessi proposto le trombe di terza generazione nel 1984 oggi ci sarebbero centinaia di "finti-autocostuttori-alla-Dufay" che farebbero i gradassi...
Io ho lavorato e guadagnato lo stesso, anzi molto di più, con i Sodar (radar acustici) e con i sistemi direttivi per discoteca...
Se non c'è richiesta, non c'è alcun prodotto...!!! E' una regola del mercato, e non si capisce per quale motivo l'Hi-Fi debba essere differente.
Oggi pomeriggio ho messo da parte una simulazione di un sistema a dipolo caricato, rivoluzionario per come viene contenuta l'escursione e la distorsione. So bene che -almeno al momento- non interessa a nessuno, per cui non spenderò nemmeno il legno per un prototipo. E' così: ma non è una buona cosa... E' forse un mondo che si raggomitola, per sempre.
Vi prego: non ritorniamo sempre su questa parte così triste del nostro hobby...
Saluti
F.C.
Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Non ci sono clienti perchè non c'è il prodotto o non c'è il prodotto perchè non ci sono clienti ?F.Calabrese ha scritto:MattiaCarnevale ha scritto:
Se non c'è richiesta, non c'è alcun prodotto...!!! E' una regola del mercato, e non si capisce per quale motivo l'Hi-Fi debba essere differente.
Oggi pomeriggio ho messo da parte una simulazione di un sistema a dipolo caricato, rivoluzionario per come viene contenuta l'escursione e la distorsione. So bene che -almeno al momento- non interessa a nessuno, per cui non spenderò nemmeno il legno per un prototipo. E' così: ma non è una buona cosa... E' forse un mondo che si raggomitola, per sempre.
Vi prego: non ritorniamo sempre su questa parte così triste del nostro hobby...
Saluti
F.C.
Forse sei perfettamente consapevole di non avere sufficienti certezze che una tua opera possa esprimersi in modo tale da destare particolare interesse ed attenzione, e che inoltre correresti l'altissimo rischio di un effetto boomerang, vedi Alietta al top audio, che di fatto potrebbe poi limitare le tue capacità espressive e le aspettative create sulla carta, anzi sullo schermo, in questo tuo forum.
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Scherzi...?leonida ha scritto:Non ci sono clienti perchè non c'è il prodotto o non c'è il prodotto perchè non ci sono clienti ?
Forse sei perfettamente consapevole di non avere sufficienti certezze che una tua opera possa esprimersi in modo tale da destare particolare interesse ed attenzione, e che inoltre correresti l'altissimo rischio di un effetto boomerang, vedi Alietta al top audio, che di fatto potrebbe poi limitare le tue capacità espressive e le aspettative create sulla carta, anzi sullo schermo, in questo tuo forum.
Giuseppe Scardamaglia
Il problema è se valga la pena di spendere soldi per far ascoltare ad un pubblico totalmente disinteressato all'acquisto.
Al contrario, discutendo qui sulla miseria tecnica degli impianti domestici anche più costosi, si crea (lentamente) la consapevolezza da parte di tanti appassionati di essere stati selvaggiamente presi per i fondelli dai vari "pifferai magici", che in realtà NON vedono i veri problemi tecnici, semplicemente per incultura.
Ma il medico che non diagnostica la malattia... ben difficilmente saprà curarla.
Credimi, Leonida...la domanda di impianti stellari esiste, ma non tocca minimamente il giro dei forum.
Saluti
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
F.Calabrese ha scritto:Giusto...alberto inzani ha scritto:.... mmmh ....
io compro automobile .... solo se vedo automobile ?
molto minimamente sindacale
... ed infatti avete le case "arredate" con ampli con gli "occhioni blu"... e con diffusori (i "tower") che con l'Alta fedeltà hanno a che fare come un Hamburger con una Fiorentina...
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Re: Suono del curriculum, differenze fra curricula.
Pagani ?MattiaCarnevale ha scritto:Occhioni i blu?
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....
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