La verità sulle elettroniche vintage
Moderatore: F.Calabrese
La verità sulle elettroniche vintage
Salve a tutti,
visto che questo bellissimo forum è frequentato e moderato da persone pacate ma molto competenti mi sembra possibile affrontare argomenti " spinosi".
Ovvero .....il vero valore delle elettroniche vintage, e intendo amplificazioni integrate o pre + finali degli anni 75/82 a stato solido.
Io ne sono un collezionista con una quindicina di "pezzi" ( integrati Sansui Au 9500 e 9900, Marant 1200B, Pioneer Sa 9900, Luxman L 10, pre e finali McIntosh C28, Mx 113, Mc 250, Phase Linear 4000 e 400, Sae A 301 e sinto ampli Yamaha Cr 1000 e 2020, Revox B 780 e 285, Marantz 2265, McIntosh Mac 4280 ), più altri o posseduti o ascoltati.
A parte l'alto "valore" nostalgico e rievocativo, come suono il giudizio che posso dare è solo discreto, soprattutto con casse non coeve che sono spesso difficli ( mi vengono in mente AR e Dahlquist ) ma utilizzandone di più moderne (normalmente più sensibili e dal carico facile ) o almeno di più facili ( vedi alcune Jbl ).
Se però consideriamo il loro costo, la frequente necessità di riparazioni o restauri, il fatto di trovarli spesso in condizioni precarie, a livello puramente sonoro si ottengono prestazioni migliori con meno rischi e risparmiando rivolgendoci a prodotti sì usati ma più recenti ( diciamo almeno 1995/2000 ).
E questo vale anche per i Mac di quegli anni......
E' un'opinione condivisibile ?
saluti
Giuseppe
visto che questo bellissimo forum è frequentato e moderato da persone pacate ma molto competenti mi sembra possibile affrontare argomenti " spinosi".
Ovvero .....il vero valore delle elettroniche vintage, e intendo amplificazioni integrate o pre + finali degli anni 75/82 a stato solido.
Io ne sono un collezionista con una quindicina di "pezzi" ( integrati Sansui Au 9500 e 9900, Marant 1200B, Pioneer Sa 9900, Luxman L 10, pre e finali McIntosh C28, Mx 113, Mc 250, Phase Linear 4000 e 400, Sae A 301 e sinto ampli Yamaha Cr 1000 e 2020, Revox B 780 e 285, Marantz 2265, McIntosh Mac 4280 ), più altri o posseduti o ascoltati.
A parte l'alto "valore" nostalgico e rievocativo, come suono il giudizio che posso dare è solo discreto, soprattutto con casse non coeve che sono spesso difficli ( mi vengono in mente AR e Dahlquist ) ma utilizzandone di più moderne (normalmente più sensibili e dal carico facile ) o almeno di più facili ( vedi alcune Jbl ).
Se però consideriamo il loro costo, la frequente necessità di riparazioni o restauri, il fatto di trovarli spesso in condizioni precarie, a livello puramente sonoro si ottengono prestazioni migliori con meno rischi e risparmiando rivolgendoci a prodotti sì usati ma più recenti ( diciamo almeno 1995/2000 ).
E questo vale anche per i Mac di quegli anni......
E' un'opinione condivisibile ?
saluti
Giuseppe
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Condivisibile si, caro Giuseppe, almeno in gran parte.
Non c'è ampli, nella tua lista, che non sia superato da amplificazioni più moderne (e non necessariam molto più costose, considerando la quotazione di molte vecchie glorie). Il che non vuol dire che un Mc-250 (io ho due Mc-2505, dei quali il 250 costituisce la versione "solo telaio"...) non sia grazioso, collegato, acceso, e collegato a sistemi adatti! Ma nel complesso...lo hai già detto tu!
Il vintage ha sempre avuto per me un significato, almeno nel caso specifico della amplificaz a ss, di collezionismo puro, come sempre ho ricordato, parlando dei miei giocattoli. Per quanto riguarda i valvolari, le cose in parte cambiano. Un vecchio pre C11 a tubi, per esempio, suona in maniera più convincente di un C28 (e so quanto ti sia caro, e mi sia stato caro il buon vecchio C28), soprattutto ha un riuscito ingresso phono, ma entrambi qs pre vengono surclassati, e non solo al banco, da pre moderni.
Eccezion fatta per molte realizzazioni meccaniche (gira-gira, open reel), per il 99% dei tuner analogici, e per certi trasduttori (volutamente non parlo di sistemi di diffusori completi), direi che la situazione è più o meno questa.
Aggiungi, alla vetustà del progetto, la precarietà delle macchine non checkate e riportate come minimo alle caratteristiche originarie (e sono il 90% del parco circolante, ad essere mooolto generosi
).
Elettroniche post anni '90 (quindi non siamo davvero più nel campo del vintage) iniziano ad essere già più appetibili sia a livello di prestazioni che di affidabilità. Inoltre considera che solo dalla seconda metà degli anni '80 io ricordo finali a ss pensati per essere prestanti anche dinamicamente (cone qualche eccezione, anche italiana, perchè no, nel decennio precedente). Anche qui il progresso ha fortunatamente colpito.
Non c'è ampli, nella tua lista, che non sia superato da amplificazioni più moderne (e non necessariam molto più costose, considerando la quotazione di molte vecchie glorie). Il che non vuol dire che un Mc-250 (io ho due Mc-2505, dei quali il 250 costituisce la versione "solo telaio"...) non sia grazioso, collegato, acceso, e collegato a sistemi adatti! Ma nel complesso...lo hai già detto tu!
Il vintage ha sempre avuto per me un significato, almeno nel caso specifico della amplificaz a ss, di collezionismo puro, come sempre ho ricordato, parlando dei miei giocattoli. Per quanto riguarda i valvolari, le cose in parte cambiano. Un vecchio pre C11 a tubi, per esempio, suona in maniera più convincente di un C28 (e so quanto ti sia caro, e mi sia stato caro il buon vecchio C28), soprattutto ha un riuscito ingresso phono, ma entrambi qs pre vengono surclassati, e non solo al banco, da pre moderni.
Eccezion fatta per molte realizzazioni meccaniche (gira-gira, open reel), per il 99% dei tuner analogici, e per certi trasduttori (volutamente non parlo di sistemi di diffusori completi), direi che la situazione è più o meno questa.
Aggiungi, alla vetustà del progetto, la precarietà delle macchine non checkate e riportate come minimo alle caratteristiche originarie (e sono il 90% del parco circolante, ad essere mooolto generosi

Elettroniche post anni '90 (quindi non siamo davvero più nel campo del vintage) iniziano ad essere già più appetibili sia a livello di prestazioni che di affidabilità. Inoltre considera che solo dalla seconda metà degli anni '80 io ricordo finali a ss pensati per essere prestanti anche dinamicamente (cone qualche eccezione, anche italiana, perchè no, nel decennio precedente). Anche qui il progresso ha fortunatamente colpito.

Re: La verità sulle elettroniche vintage
Sono d'accordo con te anche se sapevo già il tuo pensiero.
Devo dire che sono più indulgente sulle casse. Diciamo che casse come le Dahlquist dq 10, Yamaha Ns 690 II, Ar 10 pigreco, che possiedo, considerato il prezzo a cui le ho comprate ( a parte le Dq 10 che hanno una quotazione praticamente fissa le altre le ho trovate a prezzi umani, lontani da certe richieste che leggo sui mercatini ) le trovo molto interessanti da ascoltare e mi sembrano più competitive delle elettroniche rispetto ai corrispettivi moderni.
saluti
Giuseppe

Devo dire che sono più indulgente sulle casse. Diciamo che casse come le Dahlquist dq 10, Yamaha Ns 690 II, Ar 10 pigreco, che possiedo, considerato il prezzo a cui le ho comprate ( a parte le Dq 10 che hanno una quotazione praticamente fissa le altre le ho trovate a prezzi umani, lontani da certe richieste che leggo sui mercatini ) le trovo molto interessanti da ascoltare e mi sembrano più competitive delle elettroniche rispetto ai corrispettivi moderni.
saluti
Giuseppe
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Si, in effetti hai in casa tre pietre miliari, che possono ancora in parte dire la loro. In due casi sistemi che si ascoltano meglio oggi (con gli ss attuali) che ieri. Mi riferisco a DQ10 e 10PiGreco. Ma lo sai che io al liceo, fine anni '70, ero un aerreista? E che ancora adesso ho qualche strascico di quell'epoca (una coppia di 4-xa al mare, dopo avere avuto le 14, le 17 e le 2-ax). Le AR-14 in particolare le ascoltai davvero bene per la prima volta solotanto con i primissimi AM Audio dell'ex-amico Attilio Conti, a cavallo tra gli anni 80 e 90 (quindi tre lustri dopo averle comprate); col 1090 Marantz, con l'810 Yamaha e col Galactron Mk120, fino ad allora mi ero perso tutto
.
Le 690-II (ottimi sistemi, quando vuoi permutare con qualcuno dei miei giocattoli, volentieri) le ricordo un pochino meno ostiche, no?

Le 690-II (ottimi sistemi, quando vuoi permutare con qualcuno dei miei giocattoli, volentieri) le ricordo un pochino meno ostiche, no?
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Come vedi ho un po troppa roba per ascoltarla tutta e bene.
Le Dahlquist dopo aver scartato molte amplificazioni le sento con il piccolo ma tostissimo Luxman L 10: non è bello come i Mac o i Sansui e non genera quella nostalgia ma è il migliore ampli vintage che possiedo.
E' stato un consiglio di Bebo per le Dq10, visto che non le ascolto in un ambiente troppo grande e ad un livello troppo elevato e le trovo splendide.
Il Luxman lo uso anche con le Ar con soddisfazione.
Le Yamaha le ho sentite poco ma le ho prese a Monza ad un prezzo veramente interessante ( a te lo posso dire 350 euro ), perfette con anche il cartellino del collaudatore tra i morsetti.
Sono più esuberanti delle AR e dovrei "usarle" di più.
Volevo le Ns 1000 ma le quotazione sono troppo elevate e mi sono accontentato dell 690 II
ciao
Giuseppe
Le Dahlquist dopo aver scartato molte amplificazioni le sento con il piccolo ma tostissimo Luxman L 10: non è bello come i Mac o i Sansui e non genera quella nostalgia ma è il migliore ampli vintage che possiedo.
E' stato un consiglio di Bebo per le Dq10, visto che non le ascolto in un ambiente troppo grande e ad un livello troppo elevato e le trovo splendide.
Il Luxman lo uso anche con le Ar con soddisfazione.
Le Yamaha le ho sentite poco ma le ho prese a Monza ad un prezzo veramente interessante ( a te lo posso dire 350 euro ), perfette con anche il cartellino del collaudatore tra i morsetti.
Sono più esuberanti delle AR e dovrei "usarle" di più.
Volevo le Ns 1000 ma le quotazione sono troppo elevate e mi sono accontentato dell 690 II
ciao
Giuseppe
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Condivido il pensiero di Marco: il vintage ha senso solo come fenomeno collezionistico.
Mai consiglierei ad una persona che vuole ascoltare la musica di acquistare apparecchi di 25-30 anni innanzitutto per problemi di affidabilità e poi perchè bisogna vedere cosa è rimasto, a distanza di 30 anni, delle prestazioni originarie dell'apparecchio stesso.
Da considerare che, nella maggior parte dei casi, soprattutto apparecchi di un certo livello, in 30 anni i passaggi di mano diventano tanti e non tutti i proprietari hanno lo stesso rispetto per tali oggetti: spesso li si trova pesantemente e maldestramente manomessi (a quale pro non si capisce, tentativi per migliorarne le prestazioni ? Bah !).......insomma, la "sola" è fortemente in agguato !
Ciao
Mai consiglierei ad una persona che vuole ascoltare la musica di acquistare apparecchi di 25-30 anni innanzitutto per problemi di affidabilità e poi perchè bisogna vedere cosa è rimasto, a distanza di 30 anni, delle prestazioni originarie dell'apparecchio stesso.
Da considerare che, nella maggior parte dei casi, soprattutto apparecchi di un certo livello, in 30 anni i passaggi di mano diventano tanti e non tutti i proprietari hanno lo stesso rispetto per tali oggetti: spesso li si trova pesantemente e maldestramente manomessi (a quale pro non si capisce, tentativi per migliorarne le prestazioni ? Bah !).......insomma, la "sola" è fortemente in agguato !
Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Il problema è che più di una persona ha fiutato l'odore dei soldi, e cerca di ammantare indistintamente TUTTO il vintage come ottimo bello e bensuonante per poterlo vendere a prezzo folle.
Non è così!!!!
Anche nel vintage ci sono oggetti pessimi e costruiti male, che non andavano nemmeno ai loro tempi.
E poi bisogna dare un'età al vintage: over 20-30-40-50 anni?
Alessio.
Non è così!!!!
Anche nel vintage ci sono oggetti pessimi e costruiti male, che non andavano nemmeno ai loro tempi.
E poi bisogna dare un'età al vintage: over 20-30-40-50 anni?
Alessio.
Re: La verità sulle elettroniche vintage
Giusto per dare un'indicazione, io tornerei indietro di almeno una trentina d'anni, in piena golden era (ca. anni '70), quindi qualche anno prima dell'avvento dei coordinati all-in-one di fascia iperbassa, proposti da quasi ogni grande azienda dell'epoca, e prima della rinascita culturale avvenuta nel decennio successivo (anni '80), con l'ingresso prepotente del digitale, e col necessario ripensamento (in termini dinamici) delle elettroniche (dalle sorgenti ai finali, per i sistemi è un discorso a parte, che non si riesce a comprendere, cioè il progressivo passaggio a scatole da scarpe e piccole tower sempre meno performanti dal punto di vista della sensibilità e dell'SPL....ma all'epoca forse "ci stava" con la diffusione di massa e il conseguente inserimento degli impianti in appartamenti anche assai piccoli).JandB ha scritto:...
E poi bisogna dare un'età al vintage: over 20-30-40-50 anni?
Alessio.
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Re: La verità sulle elettroniche vintage
Ad onore del vero molte ditte famose, anzi... famosissime in passato facevano degli apparecchi ottimi e qualche volta.. eccezionali..
le stesse ditte oggigiorno fanno... delle giofeche spennapolli ...
Vi cito un episodio.. in un mercatino tempo fa trovai un Sherwood 9500c che era il primo integrato a stato solido
prodotto dalla Sherwood che a quel tempo (1965) era la maggiore antagonista di McIntosh negli USA.
Nel 1965 costava 200 usd. Bene.. era perfettamente funzionante, tutto originale, compresi diodi AL GERMANIO !!! e i commutatori
compreso il volume erano tutti originali (in ceramica e contatti in oro) e non frusciavano !!! Dopo 45 anni !!!
Lo sto usando insieme a delle KLH mod. FIVE anch' esse tutte originali incluse le sospensioni dei drivers !!! erano delle sosp. pneumatiche
3 vie 4 altoparlanti, da 89 dB prodotte nel 1969 !!!
Ciao

le stesse ditte oggigiorno fanno... delle giofeche spennapolli ...
Vi cito un episodio.. in un mercatino tempo fa trovai un Sherwood 9500c che era il primo integrato a stato solido
prodotto dalla Sherwood che a quel tempo (1965) era la maggiore antagonista di McIntosh negli USA.
Nel 1965 costava 200 usd. Bene.. era perfettamente funzionante, tutto originale, compresi diodi AL GERMANIO !!! e i commutatori
compreso il volume erano tutti originali (in ceramica e contatti in oro) e non frusciavano !!! Dopo 45 anni !!!
Lo sto usando insieme a delle KLH mod. FIVE anch' esse tutte originali incluse le sospensioni dei drivers !!! erano delle sosp. pneumatiche
3 vie 4 altoparlanti, da 89 dB prodotte nel 1969 !!!
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Re: La verità sulle elettroniche vintage
Cercando di restare ligio al regolamento, non essendo un tecnico, non farò alcuna valutazione tecnica sulla mia elettronica vintage. Io ascolto, veramente molto soddisfatto, da tantissimi anni la seguente elettronica:
1. Pre AGI 511;
2. Amplificatore Yamaha M-2.
I diffusori, che contribuiscono assai a farmi apprezzare le mie elettroniche, sono delle JBL 4343B studio monitor.
Non riesco a dare un valore alle mie elettroniche, se non quelle che ho trovato nei vari mercatini. So solamente che continuano, opportunamente revisionati ed accuditi, sebbene robustissimi, a suonare come, per anni, mi è piaciuto ascoltare la musica. Oggi, sono preso dalla curiosità valvolare, anche perchè sto, poco a poco, modificando i miei gusti musicali, e forse amplierò l'impianto per una biamplificazione utlizzando il Yamaha M-2 per le frequenze basse e un finale valvolare per le frequenze medio - basse. Cercherò di trovare un amplificatore valvolare del 2000, anche perchè poi, a me, le elettroniche restano fedeli per tantissimi anni. Ma non rinnegherò mai le mie elettroniche vintage, che ho scoperto essere "vintage" solo ultimamente, girando per "mercatini" sul net. Tanti giovani resterebbero stupiti ad ascoltare come certe elettroniche di 40 anni fa suonino anche oggi e quanto siano belle. E ne è passata tanta di corrente in quelle elettroniche...!
Grazie dell'attenzione.
Marcello
1. Pre AGI 511;
2. Amplificatore Yamaha M-2.
I diffusori, che contribuiscono assai a farmi apprezzare le mie elettroniche, sono delle JBL 4343B studio monitor.
Non riesco a dare un valore alle mie elettroniche, se non quelle che ho trovato nei vari mercatini. So solamente che continuano, opportunamente revisionati ed accuditi, sebbene robustissimi, a suonare come, per anni, mi è piaciuto ascoltare la musica. Oggi, sono preso dalla curiosità valvolare, anche perchè sto, poco a poco, modificando i miei gusti musicali, e forse amplierò l'impianto per una biamplificazione utlizzando il Yamaha M-2 per le frequenze basse e un finale valvolare per le frequenze medio - basse. Cercherò di trovare un amplificatore valvolare del 2000, anche perchè poi, a me, le elettroniche restano fedeli per tantissimi anni. Ma non rinnegherò mai le mie elettroniche vintage, che ho scoperto essere "vintage" solo ultimamente, girando per "mercatini" sul net. Tanti giovani resterebbero stupiti ad ascoltare come certe elettroniche di 40 anni fa suonino anche oggi e quanto siano belle. E ne è passata tanta di corrente in quelle elettroniche...!
Grazie dell'attenzione.
Marcello