Ora arriviamo alla parte "emozionante", vale a dire le simulazioni e quel che se ne deduce. Ecco qui la risposta (energetica in rosso, in asse in blu) della tromba dei bassi del Paragon. Il woofer impiegato nella simulazione è il JBL LE-15A, anche se la versione del 1957 impiegava il 150A, di cui però non si trovano i parametri.
La simulazione prevede un carico simile a quello dell'angolo, in quanto le due bocche sono vicine tra loro ed anche alla parete di fondo (ed al pavimento).
Al centro potete vedere la curva d'impedenza e ed in basso l'escursione con 25 Watt (la potenza consigliata all'epoca).
Incominciamo dalla risposta in basso, incredibilmente estesa nonostante la tromba sia corta meno di 140 cm. Un vero pezzo di bravura progettuale, nella scelta dei parametri e della cavità posteriore. Notate che l'impedenza non ha praticamente oscillazioni al di sopra della risonanza...
Questo comportamento era perfetto per gli ampli dell'epoca, che avevano un'impedenza d'uscita piuttosto alta.
(infatti la simulazione è fatta ipotizzando un fattore di smorzamento pari ad uno...)
Oggi un diffusore del genere sarebbe la felicità per i possessori di monotriodi non controreazionati: sarebbe il diffusore in assoluto ideale (specie se il crossover fosse progettato allo scopo).
Incredibile la precisione con cui il progettista (un dio...

) ha dimensionato la gola e la cavità posteriore, in modo di ottenere l'escursione lineare massima proprio con la potenza di targa del diffusore (30 watt su 16 ohm). L'impedenza media è di 11 ohm, nonostante il woofer abbia una resistenza in DC di 8,8ohm.
Notate la curva leggermente sollevata intorno a 100 Hz: chi ha ascoltato questi diffusori e ne conosce il calore, può trovare qui la spiegazione.
Sto dicendo che si tratta di trombe completamente differenti dalle "solite"...
Segue
F.C.