Sulle Altec

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Max
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Max » sabato 1 febbraio 2014, 0:40

אמן
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Max
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Max » sabato 1 febbraio 2014, 0:52

אמן
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Michele
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Michele » sabato 1 febbraio 2014, 12:53

Max ha scritto:
Michele ha scritto: Scusa non ho capito cosa intendi dire.
Intendo dire che il ragionamento è qualcosa di questo tipo:
(i) io definisco l'arte sulla base di ciò che io riconosco come arte
(ii) divido le opere e gli individui in due classi di equivalenza basandomi su ciò che io riconosco come arte (i.e. divido le opere dell'ingegno in "arte" e "non arte", analogamente divido le persone che "capiscono cos'è l'arte" da quelle che non lo capiscono.
Quindi ne consegue:
- una soggettività nella definizione di arte
- appartenendo io per costruzione alla classe "privilegiata" ed essendo tanto più privilegiato quanto più la classe è piccola sono portato a rendere i criteri di selezione il più restrittivi possibile, producendo così uno scenario in cui pochissimo è arte e in pochissimi capiscono l'arte; l'arte è poca perché se ne vuole riconoscere poca per sentirsi più privilegiati.
Chiaro che al variare dell'individuo definente cambia sia la definizione di arte che la composizione e la dimensione delle classi e viene meno qualsiasi pretesa di generalità della definizione.

A questo ci arrivo pure io, ma la questione, secondo la mia personalissima interpretazione, che pone Audiofilofine non riguarda il trito e ritrito argomento sulla oggettività e soggettività dell'arte.
La lettura che ho dato di quel post, che per questo ha suscitato il mio interesse, è meramente sociologica, da Storia Sociale della Musica, argomento che trovo molto interessante e che rientra tra i miei interessi culturali.

Saluti
Michele

Max
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Max » sabato 1 febbraio 2014, 14:28

אמן
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Andrea.A.
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Andrea.A. » sabato 1 febbraio 2014, 16:03

Max ha scritto:
Andrea.A. ha scritto: Per me non si può ricondurre tutto ad un soggettivismo tale da giustificare qualsiasi forma "d'arte"...ne' però si può essere categorici come fa audiofilofine...c'è una via di mezzo!!!
Ma guarda che le due cose non sono affatto in contrapposizione: tale categoricità è esattamente un'istanza del modello soggettivista, e se vogliamo è la sua istanza più naturale. Che il modello non funzioni mi pare ovvio, ma se non si conosce il modello e si conosce solo la sua istanza si può essere tratti in inganno.

Poi la questione di definire l'arte è faccenda che andrebbe affrontata con i metodi delle scienze umane e sociali, ma qui noi mica stiam facendo sul serio ;)
Se si assume il come giusto un modello soggettivista "se piace a qualcuno => allora è arte" ossia è artistico ciò che piace, non puoi criticare i gusti di qualcun'altro perché diversi dai tuoi!
Se invece assumi come giusto il modello oggettivista: "ci sono cose che vale la pena ascoltare e cose che non vale la pena ascoltare perché sono semplicemente schifezze; io, che ho una cultura musicale (e non) tale da permettermi di discernere, posso dire questo è buono, quest'altro no" allora così si può giustificare una categoricità "modello audiofilofine".
Personalmente penso che ci sia una via intermedia: ci sono alcune cose (poche) che sono artisticamente sterili e oggettivamente riconoscibili come tali, e cose che magari noi non capiamo perché siamo cresciuti ascoltando determinate cose...
riconoscere qualcosa che sia oggettivamente valido dal punto di vista artistico è IMHO molto più difficile di trovare qualcosa che non lo sia.

Saluti
Andrea

P.S. vado di corsa, spero di essermi spiegato bene

Max
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Max » sabato 1 febbraio 2014, 18:32

אמן
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F.Calabrese
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Re: Sulle Altec

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 febbraio 2014, 1:20

Ritornando I.T.

[quote=Mino di Prinzio"]Come già detto la serie VOTT (Voice of the Theater) rappresenta una pietra miliare
nella progettazione di diffusori acustici ad alta efficienza, direttamente
derivati dagli originali Western Electric . Ora che hanno conquistato un posto
di rilievo nelle case e nel cuore di tantissimi audiofili in tutto il mondo
,
la "Voce del Teatro" viene universalmente identificata in quella particolare,
specifica cassa che carica il woofer anteriormente a
tromba e posteriormente reflex, a prescindere dal modello di driver e tromba
con la quale viene equipaggiata.[/quote]

Un posto nel cuore...? :lol:

Ma se sono i diffusori con la peggiore (e meritata) fama che esistano in circolazione...! :o ----- :o ----- :o ----- :shock:

Ossignore... (i motivi li abbiamo discussi e spiegati cento volte, qui ed altrove)! :mrgreen:

Buonanotte
F.C.

Marcello Croce
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Re: Sulle Altec

Messaggio da Marcello Croce » domenica 2 febbraio 2014, 7:29

F.Calabrese ha scritto:
Tiromancino ha scritto:...Detto questo poche casse sono più trapananti e povere di bassi come le VOT
Confermo e ne posto la prova...

http://i57.tinypic.com/pnl87.jpg

Questa è la risposta delle A7 originali...

Notate il taglio brutale delle frequenze inferiori ad 80 Hz e la gobba in gamma media (da 70 a 1800 Hz)... ed il picco a 16 KHz...

Eppure l'amore di tanti appassionati per il "rottame-che-si compera-a-due-lire-ma-che-fa-tanto-figo" supera qualsiasi problema tecnico...

http://i48.tinypic.com/157ep86.jpg

Saluti
F.C.
Simone ha scritto:Scusa Fabrizio, di quali obbrobri stai parlando ? Questi ? (foto)...
F.Calabrese ha scritto: No, parlavo dei soliti rottami di Altec A7 (ne hanno regalate tre anche a me...), che sono diffusori inutilizzabili in campo Hi-Fi per i seguenti motivi:

1)- Se vi si impiegano i woofer originali hanno una risposta come questa qui sotto, tagliata sotto 80 Hz.

Immagine

2)- se invece si impiega un woofer moderno, la situazione peggiora, e la risposta è questa:

Immagine

3)- Il cabinet è così grande che all'interno vi si formano risonanze anche nella banda medio-bassa affidata al woofer.

4)- La tromba dei bassi è troppo corta, per cui carica pochissimo (per cui se ne potrebbe ben fare a meno).

5)- La tromba dei bassi è troppo grande per disperdere bene in gamma media...

6)- Le varie trombe degli alti sono tutte di primissima generazione, per cui distorcono dieci volte almeno in più, rispetto alle trombe più moderne (che non sono in vendita per gli autocostruttori).

Insomma... il peggior "affare" che si possa immaginare, in campo Hi-Fi...

Saluti
F.C.
Ho fatto un po' di collage fra due diversi thread, raccogliendo alcuni passi significativi, perchè ho qualcosa da dire su questo argomento e fra poco lo dirò.

Tanto di là, si sono praticamente spernacchiati per parecchie pagine senza nulla di propositivo, fino al chiarificatore intervento dell' autore del progetto recensito, il Sig. Di Prinzio, che almeno ha spiegato che la "cosiddetta VOT", in realtà è qualcosa di diverso, potenzialmente/probabilmente migliore, non lo posso confermare ne smentire, ma di sicuro, da quanto apprendo non conforme in niente o quasi che originariamente portava il logo VOT.

Eppoi, una Voice of the Theatre con ben due altoparlanti JBL, non so voi, ma io, avendo collaborato negli anni '80 sia con Linear (JBL) che con Audio International (Altec), non riesco neppure ad immaginarla :shock:

Non voglio certo fare nessuna polemica strumentale, ci mancherebbe, sono qui solo per parlare e dire il mio punto di vista, ma la questione della legittimità del nome o del riferiemento alle VOT, non è, a mio parere una questione di poco conto e voglio spiegare perchè.

Con questo fortunato nome commerciale, che come sapete è acronimo di Voice of the Theatre, ed è un marchio registrato che mi risulta tutt' oggi protetto, Altec Lansing ha marcato fin dal 1953 qualcosa come circa 60 (sessanta) modelli o varianti di modelli di casse acustiche anche parecchio diverse.

Tutti i prodoti per cinema della serie A (dalla A1 alla A 10) consta di ben 47 modelli e/o varianti e sono a buon titolo marcate V O T sulla documentazione ufficiale Altec dell' epoca.
Delle sole A5 ed A7, quelle che ruotano intorno al mobile dalla nota foggia, siglati, nel corso del tempo, 825, 826 ed 828, (quello dalla forma che tutti conoscono ed identificano nella VOT), abbiamo qualcosa come 28 modelli, di cui ben 24 sono effettivamente siglate A7 + qualcosa.
Si tratta in sostanza, di una ben vasta serie di casse da cinema, ed in qualche caso (intendo in qualche versione) adattate per un uso diverso, di cui, fra i più frequenti, ci sono state le sonorizzazioni di stadi o palazzetti sportivi od altri contesti come teatri o sale pubbliche, chiese (le hanno usate anche al funerale di Bob Marley) e più raramente per amplificazione di concerti, anche se effettivamente erano sul palco di Woodstock nel 69.

Dunque questa è la situazione di partenza, cioè di prodotti storici, (storici valga qui come antichi), di una azienda senza dubbio leggendaria che da molti anni ne ha cessato la produzione e che, logica vorrebbe, possano essere considerati autentici e tali, solo, ripeto, solo se in tutto e per tutto originali.

A me personalmente sembra un po' una forzatura prendere un nome come Voice of the Theatre ed utilizzarlo per qualcosa che non sia contemplato nei documenti ufficiali Altec, dato che VOT ed Altec è sostanzialmente un inscindibile binomio, o, riferirsi nella comunicazione ad un oggetto denominabile ed identificabile come "VOT" (e men che meno Altec), visto che i VOT autentici, (belli o brutti che siano è del tutto secondario), esistono e sono comunque quotati (Nota 1), - anche se buoni da ardere come dice Fabrizio -, perchè sono oggetti di antiquariato.

Perchè?
Perchè un prodotto originale rappresenta l' azienda che lo ha ideato, disegnato, collaudato e verificato dai propri tecnici (Nota 2) e nei propri laboratori e messo in produzione, con un numero di matricola, mentre un prodotto "non conforme" a nessuno dei soprammenzionati 60 modelli, ovviamente, no.

L' avessi fatta io, l' avrei chiamata almeno VOT HOMAGE, che mi sembra una denominazione più appropriata, anche se stento a considerare un "omaggio", una scocca Altec 828 con sopra ben tre componenti JBL :shock:, dato che le due aziende si sono sempre ferocemente odiate, e la definitiva liquidazione di Altec e l' abortito tentativo di rilancio è stato salutato in JBL con una settimana di festeggiamenti.

Fabrizio è molto critico verso la A7, e non ha tutti i torti, anzi: le critiche che muove sono tutte tecnicamente indiscutibili, ed un sistema come il suo 4 vie è un' aeroplano in confronto ad una carriola, su questo non ci può essere dubbio alcuno.

Però c'è da dire che la A7 VOT (ripeto, 24 versioni differenti prodotte nel corso degli anni) è un prodotto leggendario di un' azienda leggendaria, che sebbene defunta, si aggira ancora fra di noi come un inquietante zombie.

Va da se che, con così tante versioni prodotte, alcune delle quali per applicazioni PA o per cinema, non sia assolutamente cosa facile identificare quella giusta da usare in casa, come questa A7X qui di seguito ilustrata che per uso domestico è probabilmente la migliore versione prodotta.

Immagine
Immagine

Tuttavia una cosa è certa: nonostante tutti i suoi difetti, di cui, il più grave, è la gamma bassa assai leggera, la A7 si è fatta apprezzare fin dall' antichità per la sua distorsione assai ridotta, se ascoltata ai normali livelli domestici, risultando, con i suoi 102.5 dB SPL di sensibilità, una delle casse "compatte" più efficienti dell' epoca e capace di un suono tutto suo, parecchio diverso dai bookshelf alla moda del tempo.

Non mi stupisce affatto che, nonostante tutto, abbia lasciato un buon ricordo di se, come non mi stupisco affatto che chi non abbia metri di paragone più efficaci, se non i soliti sistemi inefficenti, la ritenga ancora oggi chissà che ottava meraviglia.

Marcello Croce


Nota 1
Faccio presente che persino la documentazione Altec originale è oggetto di commercio, ed a cifre non proprio irrisorie. Per esempio, il foglio specifiche originale qui riprodotto del mio archivio, non è presente neppure sul sito http://www.lansingheritage.com , ed è in vendita su ebay a soli :o 15 dollari. Non oso immaginare cosa potrei ricavare di 4 binder originali alti come dizionari. http://www.ebay.com/itm/ORIGINAL-ALTEC- ... 1356975235

Nota 2
...alcuni dei grandissimi, come Don Davis, Rex Sinclair, Mark Engebretson, Mark Ureda, Ted Uzzle, Clifford Henricksen, non bastasse il nome Lansing che Altec impedì di usare allo stesso Martini per la sua nuova ditta.
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

bepi67
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Re: Sulle Altec

Messaggio da bepi67 » domenica 2 febbraio 2014, 10:45

Ringrazio Marcello per la sua consueta precisa analisi del fenomeno VOT.

Personalmente ascoltai le originali delle A7, non so quale versione fossero, una ventina di anni fa e mi entusiasmarono ma all'epoca nei negozi di hifi spopolavano le Sonus Faber e le B&W matrix, e le altec proponevano la musica in modo diverso, anche se piuttosto colorato.

Da dire che 20 anni fa le A7 venivano schifate indistintamente da tutti gli audiofili, al pari delle klipsch e tutto cio' che fosse ad alta efficienza. La moda delle VOT era ancora a divenire.
Per inciso erano pilotate da un ampli a stato solido, mi pare fosse un crown dc 300.

Ascoltate una degi innumerevoli cloni un paio di anni fa e, a parte una certa tenerezza che mi hanno fatto per effetto nostalgia, il suono proposto faceva piuttosto pieta'.

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

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Re: Sulle Altec

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 febbraio 2014, 13:10

Fantastico -Marcello Croce- come sempre !!! :o

Concordo con Bepi67: anch'io le ho ascoltate (anche i modelli maggiori, impiegati in discoteca, a Milano) e ho avuto le sue stesse impressioni, vale a dire entusiasmo negli anni '70 e severa critica dagli anni '80 in poi.
Il problema è la specificità dei trasduttori: per quelle trombe, cortissime, occorrono woofer con equipaggio mobile ultraleggero e basso Fattore di Forza; che oggi non esistono più, perché troppo fragili.

Anno fa ho fatto un esperimento interessante: ho riprogettato uno di questi diffusori ma con il volume posteriore "giusto" (ne ho il prototipo in casa, a Bracciano)... Interessante, ma con quello stesso ingombro si può fare di meglio.

La Storia è la Storia: chi andrebbe oggi in giro con una bicicletta così, anche se bellissima...???

Immagine

Saluti
F.C.

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