Ingegneri ed Hi-Fi
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Il problema in campo Hi-Fi non è solo quello degli investimenti in ricerca, ma anche quello della committenza, che è disposta a pagare cifre folli per delle assolute scemenze, come i cavi speciali o le valvole NOS, ma che non apprezzerebbe mai le finezze offerte da configurazioni complesse, come p.es. gli array di Bessel...
Io tengo da anni nei cassetti dei progetti di sistemi con correzione della direttività per ampliare l'area d'ascolto: che senso avrebbero sul mercato attuale...???
Saluti
F.C.
Io tengo da anni nei cassetti dei progetti di sistemi con correzione della direttività per ampliare l'area d'ascolto: che senso avrebbero sul mercato attuale...???
Saluti
F.C.
Re: Ingegneri ed Hi-Fi
E' semplicemente una battaglia persa.
La "committenza" è fossilizzata nelle solite cazzate, nella favola della "Classe A", nei condensatori da n milioni di microfarad, nel "bel" trasformatore toroidale, nel collegamento ottico che è peggio del coassiale, nel potenziometro Alps nero che è meglio di quello blu, nella IEC filtrata, nella controreazione si contro controreazione no, nell'operazionale vs discreti, 40 anni a discutere sempre delle stesse cose a cambiare gli stessi apprecchi (gli stessi ma con scatolo differente), dal "finalmente un DAC che suona come un giradischi" (ogni tanto sui forum riciccia questa faccenda, saranno 20 anni che qualcuno scopre un DAC che suona come il giradischi)-
Tu pensi che una persona dotata di buon senso vorrebbe avere tale genere di clienti ?
Non sperare che la "committenza" cambi, al più si estingue....per limiti di età.
CIao
La "committenza" è fossilizzata nelle solite cazzate, nella favola della "Classe A", nei condensatori da n milioni di microfarad, nel "bel" trasformatore toroidale, nel collegamento ottico che è peggio del coassiale, nel potenziometro Alps nero che è meglio di quello blu, nella IEC filtrata, nella controreazione si contro controreazione no, nell'operazionale vs discreti, 40 anni a discutere sempre delle stesse cose a cambiare gli stessi apprecchi (gli stessi ma con scatolo differente), dal "finalmente un DAC che suona come un giradischi" (ogni tanto sui forum riciccia questa faccenda, saranno 20 anni che qualcuno scopre un DAC che suona come il giradischi)-
Tu pensi che una persona dotata di buon senso vorrebbe avere tale genere di clienti ?
Non sperare che la "committenza" cambi, al più si estingue....per limiti di età.
CIao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Diciamo che l'appassionato è abituato a un certo status quo e a certi clichè: gli ampli devono avere grossi trasformatori e devono consumare centinaia Watt per erogarne 10, ma quei 10 sono raffinatissimi! I diffusori devono essere parallelepipedi di legno preferibilmente a sospensione pneumatica sennò i bassi sono troppi, le valvole scaldano tanto e trasmettono calore al suono e chi più ne ha più ne metta.
Servirebbe un analisi antropologica per spiegare tutto ciò...purtroppo in questo settore sono gli stessi clienti che vogliono restare fermi agli anni 50 e rifiutano ogni innovazione, salvo poi bersi cazzate galattiche come i cubotti americani o nel settore pro i line array. Chissà perchè le belinate sono altamente considerate e chi fà vera innovazione, e qui ne abbiamo un fulgido esempio essendo a casa sua invece viene contrastato in tutti modi...misteri della fede...fede idiofila, beninteso
Servirebbe un analisi antropologica per spiegare tutto ciò...purtroppo in questo settore sono gli stessi clienti che vogliono restare fermi agli anni 50 e rifiutano ogni innovazione, salvo poi bersi cazzate galattiche come i cubotti americani o nel settore pro i line array. Chissà perchè le belinate sono altamente considerate e chi fà vera innovazione, e qui ne abbiamo un fulgido esempio essendo a casa sua invece viene contrastato in tutti modi...misteri della fede...fede idiofila, beninteso
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Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Un commosso "quoto e sottoscrivo" !Punchbass ha scritto:Diciamo che l'appassionato è abituato a un certo status quo e a certi clichè: gli ampli devono avere grossi trasformatori e devono consumare centinaia Watt per erogarne 10, ma quei 10 sono raffinatissimi! I diffusori devono essere parallelepipedi di legno preferibilmente a sospensione pneumatica sennò i bassi sono troppi, le valvole scaldano tanto e trasmettono calore al suono e chi più ne ha più ne metta.
Servirebbe un analisi antropologica per spiegare tutto ciò...purtroppo in questo settore sono gli stessi clienti che vogliono restare fermi agli anni 50 e rifiutano ogni innovazione, salvo poi bersi cazzate galattiche come i cubotti americani o nel settore pro i line array. Chissà perchè le belinate sono altamente considerate e chi fà vera innovazione, e qui ne abbiamo un fulgido esempio essendo a casa sua invece viene contrastato in tutti modi...misteri della fede...fede idiofila, beninteso
Saluti
F.C.
Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Quel tipo di committenza, è tranquillamente approssimabile allo 0% del mercato. Così come rappresentano lo 0% del mercato i diffusori sopra i 50k euro. Nessuno si cura dello 0%, e nessuno se ne curerà mai. Per questo è fermo al medioevo e lo sarà per sempre.F.Calabrese ha scritto:Il problema in campo Hi-Fi non è solo quello degli investimenti in ricerca, ma anche quello della committenza, che è disposta a pagare cifre folli per delle assolute scemenze, come i cavi speciali o le valvole NOS, ma che non apprezzerebbe mai le finezze offerte da configurazioni complesse, come p.es. gli array di Bessel...
Io tengo da anni nei cassetti dei progetti di sistemi con correzione della direttività per ampliare l'area d'ascolto: che senso avrebbero sul mercato attuale...???
Saluti
F.C.
Quel tipo di committenza, ad ogni modo, si autoestinguerà, dal momento che fortunatamente le nuove generazioni sono troppo sveglie per farsi fregare in certi modi. Occorre solo aspettare qualche anno, e la natura farà il resto. Ma questo non cambierà le cose, perché stiamo parlando sempre e solo dello 0% del mercato.
Un qualunque oggetto per l'intrattenimento domestico che superi i 5k euro (e di questo tempi sarebbe il caso di dire 2k euro) è destinato al fallimento. In qualunque campo. E il mercato negli ultimi 50 anni lo ha dimostrato. L'hifi non fa eccezione, ed è evidente.
Se si vuole fare qualcosa di concreto, occorre partire da questo punto di vista. Altrimenti si fanno chiecchiere da bar, come del resto si è sempre fatto in questo campo.
Alla luce di ciò, se davvero hai nel cassetto ciò che dici, e si tratta di sistemi realmente integrabili in casa di chiunque (e "chiunque" non ha quasi mai angoli liberi o pareti intere da dedicare), invece di perder tempo con l'hifi ti consiglio di rivolgerti a sony, samsung, yamaha e simili. Potrebbero offrirti cifre insospettabilmente alte. Sempre che loro, come è probabile, certe conoscenze non le abbiano già, e non le abbiano già messe in scaletta per l'uscita di nuovi prodotti nei prossimi 10 o 20 anni.
Ciao!
Mattia.
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Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Caro Mattia... mi piacerebbe dirti che hai ragione, ma purtroppo ci sono due grossi errori nel tuo post...
Il primo è quello di parlare di "zero per cento"...
Ti faccio una lista di amici che conosco da anni: Maurizio, Giancarlo, Enzo, Tony, Flavio, e dieci altri almeno, che hanno in casa impianti da più di centomila Euro. La somma che loro hanno speso negli ultimi anni, tra cambi ed acquisti, è diecimila volte superiore a quella che spenderanno in una vita intera i cento autocostruttori che sono più attivi sul Web... Ogni mese ne conosco uno nuovo, ed anche sui forum non ne mancano... Ripeto... sono le proporzioni che contano !!!
Il secondo errore è quello di pensare che Aziende come Sony, B&W o quant'altro siano realmente interessate alla VERA progettazione... Per loro conta l'acronimo di tre lettere, come ha genialmente evidenziato il loro emulo Giussani, che si inventa un DSR, poi una NPS, poi un DDELS e quant'altro, tanto per scherzarci sopra, a buon uso di chi ci crede...
Le alte tecnologie e le configurazioni complesse esistono da sempre, ma sono per pochissimi (non per soli motivi economici, ma per motivi di mentalità...).
Saluti
F.C.
Il primo è quello di parlare di "zero per cento"...
Ti faccio una lista di amici che conosco da anni: Maurizio, Giancarlo, Enzo, Tony, Flavio, e dieci altri almeno, che hanno in casa impianti da più di centomila Euro. La somma che loro hanno speso negli ultimi anni, tra cambi ed acquisti, è diecimila volte superiore a quella che spenderanno in una vita intera i cento autocostruttori che sono più attivi sul Web... Ogni mese ne conosco uno nuovo, ed anche sui forum non ne mancano... Ripeto... sono le proporzioni che contano !!!
Il secondo errore è quello di pensare che Aziende come Sony, B&W o quant'altro siano realmente interessate alla VERA progettazione... Per loro conta l'acronimo di tre lettere, come ha genialmente evidenziato il loro emulo Giussani, che si inventa un DSR, poi una NPS, poi un DDELS e quant'altro, tanto per scherzarci sopra, a buon uso di chi ci crede...
Le alte tecnologie e le configurazioni complesse esistono da sempre, ma sono per pochissimi (non per soli motivi economici, ma per motivi di mentalità...).
Saluti
F.C.
Re: Ingegneri ed Hi-Fi
F.Calabrese ha scritto:C
Ti faccio una lista di amici che conosco da anni: Maurizio, Giancarlo, Enzo, Tony, Flavio, e dieci altri almeno, che hanno in casa impianti da più di centomila Euro. La somma che loro hanno speso negli ultimi anni, tra cambi ed acquisti, è diecimila volte superiore a quella che spenderanno in una vita intera i cento autocostruttori che sono più attivi sul Web... Ogni mese ne conosco uno nuovo, ed anche sui forum non ne mancano... Ripeto... sono le proporzioni che contano !!!
Vabbè, parliamo allo stato attuale di qualche decina di persone, a fronte di qualche migliaia di utenti che ha roba decisamente più economica.
Magari se vai in cina-russia-stati uniti i numeri sono più consistenti.
Nel mio giro di amicizie (non frequento normalmente audiofili) chi ha uno stereo anche economico si conta con una mano sola.
Chi aveva lo stereo negli anni '80, perchè era di moda, lo ha sbolognato per liberare spazio (e sono parecchi).
Sono numeri piccoli in assoluto: è chiaro che se il 90 % delle mie amicizie fossero audiofili probabilmente tenderei a pensare che la percentuale di appassionati è alta.
DI fatto sono numeri piccoli.
Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Ammetterai che l'insieme delle tue conoscenze non può essere considerato un campione significativo. Ti occupi di audio per professione, sei nel giro da decine di anni. Ci mancherebbe che non conoscessi qualche decina di appassionati che hanno speso centinaia di migliaia di euro in apparecchi hifi. Ma qualche decina, fossero anche molte decine, continuano a rappresentare lo 0% del mercato globale. E mi sembra che lo stato dei fatti del mercato hifi mi dia ragione. E credimi, lo dico con rammarico. Ma è la verità e bisogna prenderne atto.F.Calabrese ha scritto:Caro Mattia... mi piacerebbe dirti che hai ragione, ma purtroppo ci sono due grossi errori nel tuo post...
Il primo è quello di parlare di "zero per cento"...
Ti faccio una lista di amici che conosco da anni: Maurizio, Giancarlo, Enzo, Tony, Flavio, e dieci altri almeno, che hanno in casa impianti da più di centomila Euro. La somma che loro hanno speso negli ultimi anni, tra cambi ed acquisti, è diecimila volte superiore a quella che spenderanno in una vita intera i cento autocostruttori che sono più attivi sul Web... Ogni mese ne conosco uno nuovo, ed anche sui forum non ne mancano... Ripeto... sono le proporzioni che contano !!!
Il secondo errore è quello di pensare che Aziende come Sony, B&W o quant'altro siano realmente interessate alla VERA progettazione... Per loro conta l'acronimo di tre lettere, come ha genialmente evidenziato il loro emulo Giussani, che si inventa un DSR, poi una NPS, poi un DDELS e quant'altro, tanto per scherzarci sopra, a buon uso di chi ci crede...
Le alte tecnologie e le configurazioni complesse esistono da sempre, ma sono per pochissimi (non per soli motivi economici, ma per motivi di mentalità...).
Saluti
F.C.
Paragonare sony e b&w non ha senso. Da un lato ci sono i microbi come b&w, focal, ecc.., dall'altra ci sono i colossi, come sony, samsung, ecc... Non hanno NULLA in comune. Spende più sony per la carta igienica dei propri uffici che la b&w per fare tutto ciò che fa.
Sony, samsung, ecc.., credimi, investono milioni di euro in ricerca (pensi che un microbo com la b&w possa permetterselo?). Le tecnologie le hanno. E le usano, anche. Ma ovviamente le usano lì dove le vuole il mercato. Effetti speciali, sorround con un solo punto sorgente, altoparlanti millimetrici dei cellulari che suonano quanto meno come un altoparlante 20 volte più grande, ecc.. Se indirizzassero la ricerca, o si limitassero ad applicare ciò che già conoscono, al campo hifi, questo farebbe un balzo avanti di 50 anni, riportandosi al passo con i tempi. Ma non lo fanno, perché è una mossa economicamente suicida. Non sarà certo qualche decina di appassionati a cambiare i programmi di qualche decina di multinazionali.
Se aspettiamo che le novità arrivino da microbi come b&w e focal stiamo freschi.
Al momento l'unica soluzione, se parliamo di impianti senza compromessi, è rivolgersi ad un professionista che li realizzi ad hoc. Ed è infatti ciò che accade nel pro.
Per il resto c'è il consumer. Ma spendere più di 5k euro nel consumer, lo ripeto, equivale a buttare soldi. Ed infatti non lo fa nessuno, se non quelle insignificanti (da un punto di vista del mercato) decine di persone che mai cambieranno il mercato.
Ciao!
Mattia.
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Re: Ingegneri ed Hi-Fi
Ti devo riconoscere che hai pienamente ragione.Audiomat ha scritto:...Se aspettiamo che le novità arrivino da microbi come b&w e focal stiamo freschi.
Al momento l'unica soluzione, se parliamo di impianti senza compromessi, è rivolgersi ad un professionista che li realizzi ad hoc. Ed è infatti ciò che accade nel pro...
Purtroppo quel che tu dici del Pro è qualcosa che è accaduto prima della metà degli anni '80, perchè era conveniente farsi progettare l'impianto, piuttosto che acquistare degli ingombranti catafalchi da cinema (non dimentichiamo che il primo Tour di The Wall è stato fatto impiegando carcasse Altec con dentro woofers JBL o Gauss...).
Dalla metà degli anni '80 il mercato ha offerto decine di "impianti compatti", malsuonanti ma economici (nel senso che si potevano acquistare a cambiali...).
E' andata così, e nessuno di noi che c'era ha insistito più di tanto...
vedi: http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... O_1991.pdf
Saluti
F.C.