A questo c'è da aggiungere che -con il mercato bloccato dalla crisi- occorre spendere molto in promozioni (mostre, recensioni, ecc..) per vendere comunque pochi esemplari... ed è chiaro che il costo di queste promozioni non potrebbe finire altro che diviso tra i pochi acquirenti, rendendo comunque costosi i prodotti (*). D'altra parte senza promozioni non si fanno i quantitativi... e si ritorna ai progetti ad personam...!
Infine un piccolo dettaglio: in epoca Web lo scopiazzamento è la regola, per cui nulla vieta che una bella soluzione progettuale non finisca adottata da altri, magari più "ammanicati" con la stampa del settore... e addio...!!!
Come uscir fuori da questo cul de sac...?
Beh... una soluzione ci sarebbe pure... ma prevede che esistano "appassionati veramente appassionati", altrimenti non funziona.
La soluzione è questa: eliminiamo mostre e recensioni sulle riviste, con tutti i loro costi: tanto un mese dopo chi se ne ricorda...? Utilizziamo il Web come via di comunicazione, per esempio un Forum, ma non solo.
Ipotizziamo che un progettista -p.es. me- venga contattato da una decina di appassionati che hanno già in casa impianti di una certa importanza e che aspirano ad un upgrade netto, che per comodità stabiliamo in "dieci volte".
Si potrebbe iniziare da quello che ha l'impianto migliore, contrattando cosa vorrebbe e quanto sarebbe disposto a spendere, includendo nel costo il possibile reso dei vecchi diffusori. Per il primo appassionato della serie non sarebbe certo un problema, per il progettista, approntare due diffusori grezzi, da far ascoltare all'appassionato in casa dello stesso, collocandoli al fianco di quelli già esistenti, magari in commutazione diretta o quasi.
Una volta stravinto il (facile) confronto, l'appassionato acquisterebbe la versione rifinita, al costo pattuito.
A questo punto la cosa verrebbe divulgata sul Web, estendendo la proposta a tutti coloro che avevano in casa lo stesso diffusore, ma non solo, ad un costo appena leggermente superiore. Google indicizzerebbe con il nome del diffusore precedente, magari blasonato, e tutti saprebbero che ne esiste un'alternativa dieci volte più performante, con un costo aggiuntivo assolutamente ragionevole.
L'operazione così configurata ha molti pregi, primo tra tutti quello di eliminare le distrazioni di tempo dovute quegli appassionati che non hanno reali intenzioni di spesa, ma sono sempre alla ricerca di meglio. A loro basta avere un pizzico di pazienza e mettersi in attesa che capiti una serie di richieste da parte di chi ha esigenze simili, cui aggregarsi.
Facciamo qualche esempio concreto: per me sarebbe un gioco mettere a punto dei diffusori che polverizzino oggetti come le B&W 800D, le grandi Sonus Faber (l'ho anche spiegato in un thread), ma anche le Tannoy, le Magneplanar, le JBL Monitor (rifatte con componenti di seconda generazione)... E non c'è alcun problema ad avere laccature tipo pianoforte o fiancate in essenze pregiate (che costeranno sempre meno di quelle di un oggetto di fabbrica che passa almeno due ricarichi...).
Si tratta solo di iniziare... in fondo il vero futuro dell'Hi-End non può essere che questo, perché con la scomparsa dei negozi il ritiro dell'usato rischia di diventare un'avventura senza fine... senza la certezza del risultato, che qui è la parte principale del gioco.
E'abbastanza ovvio che una soluzione del genere vada completamente per traverso ai traffichini ed agli scopiazzatori (perché alcune delle soluzioni progettuali le conoscerebbe solo il cliente, e non avrebbe di certo interesse a vederle scopiazzate !).
Che ne pensate ???
Saluti
F.C.
P.S.: Peccato che manchi il noto traffichino (di Norma) che avrebbe subito stroncato l'idea...!





(*)Se ricade sul progettista... questo chiude bottega e via !!!