Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Moderatore: F.Calabrese
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Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Immaginate di avere un bellissimo impianto, con due ampli dagli "occhioni blu" e due diffusori bellissimi ma fiacchetti...
Ebbene... immaginate che con due semplici aggiunte (da nascondere dietro le elettroniche) possiate risolvere in un colpo solo qualsiasi distorsione o ronzìo delle elettroniche ed almeno un paio di buchi di risposta in gamma bassa (per questi ultimi senza sacrificare né efficienza né distorsione...).
Poniamola in forma di quiz: voi cosa fareste...?
Accettereste l'upgrade, ovviamente dopo averne ascoltato il prevedibile e clamoroso risultato...???
Quanto varrebbe, secondo voi, un intervento del genere...?
(ovviamente una parte del risultato è dovuta all'hardware -quella maggiore- ma anche la regolazione fa la sua parte.
Una volta capito se si può fare, vi spiegherò COME...
Saluti
F.C.
Ebbene... immaginate che con due semplici aggiunte (da nascondere dietro le elettroniche) possiate risolvere in un colpo solo qualsiasi distorsione o ronzìo delle elettroniche ed almeno un paio di buchi di risposta in gamma bassa (per questi ultimi senza sacrificare né efficienza né distorsione...).
Poniamola in forma di quiz: voi cosa fareste...?
Accettereste l'upgrade, ovviamente dopo averne ascoltato il prevedibile e clamoroso risultato...???
Quanto varrebbe, secondo voi, un intervento del genere...?
(ovviamente una parte del risultato è dovuta all'hardware -quella maggiore- ma anche la regolazione fa la sua parte.
Una volta capito se si può fare, vi spiegherò COME...
Saluti
F.C.
Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Battuta: è forse un accessorio di Delle Curti.???
Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Saranno induttanze..?
Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
I soliti trasformatori o qualche rete per linearizzare la risposta?
Saluti
Michele
Saluti
Michele
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Terrei gli occhioni blu, venderei i tower asfittici e con quei soldi mi prenderei un tuo sistema “distribuito”, compatibilmente con il valore sull’usato dei tower asfittici.
Con distribuito intendo satelliti e sub separati.
Con distribuito intendo satelliti e sub separati.
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
NO... questa volta la modifica è concettualmente complessa, anche se di implementazione relativamente semplice, anzi elegante, direi...
Vi lascio domani per indovinare.
Saluti
F.C.
P.S: Attenzione al fatto che esistono -in aggiunta- anche due soluzioni per risolvere i problemi di interfacciamento dei diffusori...!!!
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Io non ci arrivo davvero alla soluzione,ma spero mi possa aiutare nei problemi che sapete
Grazie
Andrea
Grazie
Andrea
Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due
Provo a dare una mia interpretazione, dato che ho inteso che si tratta di famosi monofonici particolarmente potenti e di elettroniche separate.
Se si tratta di un ronzio flebile ma presente con rumore di fondo prodotto dai monofonici a volume 2/3 senza segnale utile, si può preparare un filtro passabanda costituito da una induttanza ed un condensatore, da posare tra gli chassis di metallo ed il conduttore di terra - detto PE - alla presa di corrente, l'equipotenzialità dei due chassis con questo espediente, ed il circuito equivalente a terra determina un sensibile taglio del rumore di fondo e del ronzio. Questi apparati - sono a II isolamento equivalente e non hanno la presa col polo di terra per il nostro paese, lo chassis è solidale al circuito di massa elettrica della parte elettronica, mentre i grossi torroidali da 600VA a lamierini - anche se schermati - il loro involucro esterno è solidale con il telaio, per ovvi motivi. In alcuni casi, anche una dispersione di flusso verso terra o lo chassis, può determinare qualche spuria. ma parliamo di sottigliezze se le paragoniamo alla potenza, come ad esempio i monofonici da 1.200Watt di una noto costruttore.Non è una pratica semplice, poiché l'impianto di terra è sempre condiviso da tensioni parassite che poi si possono riperquotere sulla massa dell'elettronica associata. Per questo motivo, le eletroniche sono a II isolamento equivalente anche se hanno lo chassis metallico e l'alimentatore entro-contenuto. Gli chassis, ahnno anche un polo di massa esterno o terra, da adottare con le opportune cautele.
Se invece si tratta di un cosidetto "loop di massa", tra le elettroniche presenti nel set di riproduzione - questo fenomeno si manifesta con un simil-ronzio sul polo di massa elettrica poi sulla massa segnale, tanto da essere partcolarmente fastidioso con il volume almeno a 2/3 e senza segnale utile,
questa volta il rimore assomiglia ad un rumore rosa. Nei set professionali, è un problema ben noto - le catene di riproduzione sono complesse ed il rpoblema si enfatizza col passaggio da stadio a stadio. E' inutile - come fanno alcuni - tentare la via di collegare in Equipotenziale le varie elettroniche tramite i loro chassis. Qual'è allora la soluzione.? Bisogna inserire dei particolari TR di isolamento per segnali pre. Si tratta di trasformatori audio specifici per segnali di basso livello, schermati e dalle potenze irrisorie, siano essi per segnali pre a 2 poli, sia per set bilanciati. Questi, bloccano anche eventuli correnti pulsanti in DC che si possono immettere nella massa. Nel professinale si usano.
Credo che la risposta attinente sia la seconda.
Se si tratta di un ronzio flebile ma presente con rumore di fondo prodotto dai monofonici a volume 2/3 senza segnale utile, si può preparare un filtro passabanda costituito da una induttanza ed un condensatore, da posare tra gli chassis di metallo ed il conduttore di terra - detto PE - alla presa di corrente, l'equipotenzialità dei due chassis con questo espediente, ed il circuito equivalente a terra determina un sensibile taglio del rumore di fondo e del ronzio. Questi apparati - sono a II isolamento equivalente e non hanno la presa col polo di terra per il nostro paese, lo chassis è solidale al circuito di massa elettrica della parte elettronica, mentre i grossi torroidali da 600VA a lamierini - anche se schermati - il loro involucro esterno è solidale con il telaio, per ovvi motivi. In alcuni casi, anche una dispersione di flusso verso terra o lo chassis, può determinare qualche spuria. ma parliamo di sottigliezze se le paragoniamo alla potenza, come ad esempio i monofonici da 1.200Watt di una noto costruttore.Non è una pratica semplice, poiché l'impianto di terra è sempre condiviso da tensioni parassite che poi si possono riperquotere sulla massa dell'elettronica associata. Per questo motivo, le eletroniche sono a II isolamento equivalente anche se hanno lo chassis metallico e l'alimentatore entro-contenuto. Gli chassis, ahnno anche un polo di massa esterno o terra, da adottare con le opportune cautele.
Se invece si tratta di un cosidetto "loop di massa", tra le elettroniche presenti nel set di riproduzione - questo fenomeno si manifesta con un simil-ronzio sul polo di massa elettrica poi sulla massa segnale, tanto da essere partcolarmente fastidioso con il volume almeno a 2/3 e senza segnale utile,
questa volta il rimore assomiglia ad un rumore rosa. Nei set professionali, è un problema ben noto - le catene di riproduzione sono complesse ed il rpoblema si enfatizza col passaggio da stadio a stadio. E' inutile - come fanno alcuni - tentare la via di collegare in Equipotenziale le varie elettroniche tramite i loro chassis. Qual'è allora la soluzione.? Bisogna inserire dei particolari TR di isolamento per segnali pre. Si tratta di trasformatori audio specifici per segnali di basso livello, schermati e dalle potenze irrisorie, siano essi per segnali pre a 2 poli, sia per set bilanciati. Questi, bloccano anche eventuli correnti pulsanti in DC che si possono immettere nella massa. Nel professinale si usano.
Credo che la risposta attinente sia la seconda.
