VOLUME, The Ultimate Thread

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lucaesse
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VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » sabato 7 dicembre 2024, 23:18

Incredibili verità rivelate? Notizia bomba che cambia tutto? Finalmente gli audiofili sono concordi?

Spiacente, ammetto di avervi preso un po' in giro, il titolo è uno spudorato clickbait :oops: . Però vista l'importanza dell'argomento e il fatto che se n'è parlato più volte, che sarebbe la forma carina di "ma dove c***0 era quel 3D???", avvio un titolo apposito. Oltre che per i post futuri sull'argomento per link a quelli vecchi interessanti, se vi capitasse di incapparci.


E' evidente che in materia di SPL e di potenza necessaria per un ascolto hi-fi gli appassionati pensano e fanno di tutto. Così esistono impianti basati su valvolari da pochi W e impianti con ampli a transistor di svariate centinaia di W.

Si penserebbe che ciò corrisponda a notevoli differenze nell'efficienza dei diffusori o nelle dimensioni degli ambienti, ma non è così.

Se si guarda al mercato si vede come le efficienze siano piuttosto omogenee, schiacciate su valori piuttosto modesti, e che i diffusori con efficienza realmente elevata siano pochissimi. Anche gli ambienti di ascolto non sono poi così diversi, stando a quello che si vede sui social i possessori di impianti costosi non li piazzano in grandiosi soggiorni ma più facilmente in salette dedicate, che certo non saranno enormi. Punti collaterali da approfondire: come cambia il livello all'interno di un normale ambiente d'ascolto ovvero come funziona il campo riverberato in casa nostra? La saletta audio casalinga altrimenti detta cappella votiva a santa riproduzione, ha qualche possibilità di suonare meglio del soggiorno? All'ultima io voto NO!



Se l'incredibile variabilità di potenza degli ampli non ha una giustificazione tecnica nella struttura della catena audio, è chiaro che audiofili diversi hanno priorità molto differenti in fatto di riproduzione dei passaggi musicali più forti. Qualche intervento a riguardo:


Danco, che è moooolto lontano dall'essere un audiofilo sprovvedduto a digiuno di conoscenze tecniche, anzi la sa sorprendentemente lunga:
cerchiamo di essere realisti, in un ambiente domestico normale con 20 watt RMS i vicini chiamano i carabinieri e con i migliori CD la dinamica è tale che per far intervenire le protezioni devi essere DJ D'Ago alle rotonde, e comunque avresti già distrutto gli altoparlanti.
Le mie Apogee Centaur, 84 dB, pilotate da un MA6900 sono state portate a livelli da indagine condominiale, e i led del power guard non si sono mai accesi (2% di distorsione..).
Per la cronaca: l'MA6900 dichiara 200W; uguali su 2, 4 e 8 Ohm grazie ai trasformatori di uscita con prese dedicate per ciascuna impedenza. Immagino si tratti di autotrasformatori.


Tola:
abito in una quadrifamiliare, il problema non sono i vicini ma mia moglie al piano di sopra che non riesce a sentire la televisone :D anche se ho messo isolamenti acustici attorno alle 2 porte delle scale ed il pavimento è piuttosto isolante.
quando un impianto non distorce si tende ad alzare a volumi realistici che sono estremamente godevoli e danno quel senso di realismo altrimenti impossibile.

Sanimai:
Io ascolto musica in mansarda e mia moglie 2 piani sotto,soggiorno,mi
Mandi messaggi sul telefono,abbassaa! E mi sembra di ascoltare a volume moderato

Sono solo degli esempi, ma il senso è comprensibilmente simile a quello di altri commenti vi sarà capitato di sentire: il limite è dato dal disturbo che posso arrecare alla quiete pubblica o domestica prima di averne dei guai. Se con 50W i vicini mi tolgono il saluto, evidentemente ce n'è a sufficienza.


Quanta manetta gli danno i professionisti del suono? Quali professionisti, poi? Potrebbe fornirci un riferimento il livello adottato da chi costruisce la musica che ascoltiamo, cioè da chi fa registrazione e missaggio. Non ho mai sentito il parere di tecnici del suono di prestigiose etichette, ma il fenomeno dell'home-studio ha prodotto un gran web-chiacchericcio, per esempio:

https://www.youtube.com/watch?v=5qBYh1u6XbY&t=676s

Reaperiani è un canale piuttosto interessante, se l'argomento vi incuriosisce. Il tizio non è esattamente un dilettante, lavora nell'ambito radiofonico e il mixer lo frequenta come professionista, ha ottime conoscenze musicali essendo diplomato al conservatorio. Se l'idea dell' home-studio vi fa storcere il naso vi capisco, però buona parte del pop attuale passa da realtà simili.

Il punto del video è che il mix viene fatto tenendo il volume sugli 80dB di SPL, misurati slow con pesatura C. Se uno deve fare il mix la musica la dovrà pur sentire bene, no? Quindi 80dB dovrebbero già consentirmi un buon ascolto. No, secondo me non fila così facile....


Raccomandazioni dagli esperti, ecco cosa si legge su TNT, rivista web con cui non sono sempre d'accordo ma che mi sta simpatica perché non schiacciata dal ricatto pubblicitario come quelle cartacee:
Il primo consiglio, prima di investire denaro in amplificatori inutilmente potenti, è quindi quello di dotarvi di un fonometro. Facilissimi da usare, basta premere un tasto per leggere i dB sul display, sia quelli costanti/medi che quelli di picco. Così, scoprirete che se avete vicini tolleranti, riuscirete a superare - qualche volta - i 90 dB di picco nel punto d'ascolto. I 100 dB di picco li vedrete solo se abitate in una casa isolata e i vostri diffusori lo consentono. Superare i 100 dB di picco, indistorti, è difficile, molto difficile. Tenete conto che 100 dB è la pressione sonora generata da un martello pneumatico che buca la strada a 3 metri di distanza da noi. In media, in appartamento, il volume “alto” corrisponde a pressioni sonore medie intorno ai 75/85 dB nel punto d'ascolto, non di più. A seconda del/della consorte questo valore può abbassarsi ulteriomente. Conosco tante persone che difficilmente riescono a superare gli 80 dB di picco!
E' tratto da qui: https://www.tnt-audio.com/adeste/quanta_potenza.html a firma di Lucio Cadeddu. Sembrano buone notizie, gli ascolti non li si fanno con una fucilata di dB di SPL.

Però noterete che l'esperto si rifà all'esperienza degli utenti, constata che quelli sono i limiti dell'impiego tipico e che sono determinati spesso dal problema di non disturbare. Robe che gli utenti sanno benissimo, non c'é alcun ragionamento per determinare un livello minimo per un ascolto ragionevolmente fedele.

Non mi è chiaro cosa intenda quando definisce ascolto a livello alto -ma intendo possibile normalmente- pressioni medie intorno ai 75/85dB. Se sono valori medi non comprendo come possa trovare eccezionali 100dB di picco. Se fosse un "...pressioni mediamente di..." e i valori fossero dB di picco si tratterebbe di valori esageratamente bassi. Sono valori usati per il missaggio, però medi NON di picco!

Non so quanto i fonometri da pochi soldi siano in grado di registrare valori di picco corretti.



In questi esempi si trovano solo due riferimenti alla fedeltà della riproduzione. Uno, secondo mè è quello rilevante, lo fa Tola quando dice
....alzare a volumi realistici che sono estremamente godevoli e danno quel senso di realismo altrimenti impossibile
il secondo è nel video, in cui la necessità di calibrare precisamente il livello è finalizzata a non ritrovarsi con un bilanciamento sballato e un suono spiacevole ascoltando da aggeggi diversi. In pratica il volume non dovrà essere troppo alto, diversamente l'ascolto da apparecchi inadeguati (la maggior parte degli ascolti, in realtà) sarà inesorabilmente citofonico; non dovrà essere troppo basso o il bilanciamento risulterà gonfio agli estremi, specie sui bassi, per compensare l'andamento dell'udito ai bassi livello. D'altronde uno non è che possa lavorare ascoltando a volume elevato per intere giornate, finirebbe sordo prima di finire il missaggio. Una situazione molto diversa dall'ascolto per godersi la musica.


Quindi ha ragione Tola: credo che sia esperienza di tutti che un volume adeguato sia indispensabile per raggiungere un realismo decente. Il punto è ricavarne dei valori di SPL. Quanto dovremo arrivare vicini alla riproduzione live? In fin dei conti la fruizione di una riproduzione è comunque diversa dall'esecuzione live, il livello ottimale per il miglior risultato complessivo potrebbe variare rispetto all'evento originale. E in realtà nella maggior parte della musica in commercio un evento sonoro originale non è mai esistito, la musica viene creata dentro un computer a suon di manipolazioni.



Ho fatto qualche grezzissimo esperimento, confermando l'idea che il realismo richieda un livello sonoro comparabile con l'evento originale. Ho misurato -si fa per dire, avendo usato il telefono ma è pur sempre un'indicazione- il livello dei Rolling Stones live a San Siro. Nessie ci arriva e ho constatato che scendendo un poco di livello la goduria non è la stessa. Ovviamente nonostante i vicini in vacanza mi sono concesso pochi brani :cry:

Stesso esperimento con l'orchestra classica, con esito più complesso. L'orchestra dal vivo ha una dinamica che le case discografiche si guardano bene dal mettere nei dischi. Risultato: se a casa si allinea il livello sui fortissimo si ha una sensazione generale di suono troppo forte. Meglio allineare i livelli intermedi ma ovviamente i pieni orchestrali risulteranno meno esplosivi e spettacolari. Insomma si constata che la compressione non è simpatica, e mica serviva un genio. Però confermo che calando di livello rispetto a quello ottimale, basta poco, la sensazione cambia e che il livello corretto è molto più realistico rispetto all'emozione dal vivo.

Tutto molto ovvio, però di solito sul livello necessario si fanno altri ragionamenti.



Se l'impianto riproduce il rumore di una locomotiva io voglio che un treno entri in soggiorno e spaventi gli ospiti :o :shock: , deve fare l'impressione che faceva agli ingenui spettatori dei primi spettacoli cinematografici! :lol: Se vogliamo parlare di qualità prima deve avere questo impatto, poi possiamo discutere sul fatto che gli sbuffi di vapore siano più o meno sonori o che le imprecazioni del tale che deve spalare il carbone siano più o meno intelleggibili.

L'audiofilo che riproduce la locomotiva fedelmente ma a 80dB secondo me sta giocando con i modellini. Ed è possibile migliorare la precisione del modellino all'inverosimile, con costi conseguenti, ma nessuno si spaventerà per l'arrivo improvviso di un treno in scala H0!
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Quali sono i vostri livelli di riferimento? Quando il realismo lascia il campo al modellismo? E quando non resta che una sbiadita fotografia? Scendendo ai volumi di ascolto minimi per me è permesso equalizzare. Anzi, è molto consigliato.

Luca

lucaesse
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » sabato 7 dicembre 2024, 23:21

aggiungo il primo link ad altri 3D:

https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... 10#p167509

lucaesse
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » domenica 8 dicembre 2024, 0:24

link: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... 10#p167493

In passato sul clipping ho fatto qualche esperimento. Uno era (mal)congegnato così: un ampli alimentava una cassa attraverso un partitore resistivo in modo da poterlo portare in saturazione senza sfondare cassa o timpani. Il partitore consentiva la riduzione di 6dB con un interrutore.

Test: ascoltare un brano con i picchi al limite della saturazione e poi segati di 6dB, alzando il segnale all'ampli e attenuandolo dopo.

Magagne e difetti: regolazioni macchinose e basate su oscilloscopio scarsissimo, NO commutazione in cieco, numerosità campione ascoltatori pari ad un singolo pirla, io.

Vado assolutamente a memoria, ma ricordo bene che 6dB di clippaggio erano molto lontani dal fare disastri; come invece mi aspettavo. Forse è rilevante il fatto che l'ampli clippava in tensione lavorando su un carico praticamente resistivo. Lusso che non gli capita spesso.



Chi possiede un valvolare sa quanto possano essere tirati per il collo prima che sia evidente il sovraccarico; alcuni di più altri di meno. Non ho mai provato ad estrapolare dei numeri, ma lo "Scherzo", un micro monotriodo da 1W e 1/2, suona pulito anche impiccandolo in maniera indegna, cioè in saturazione pesante. E guardate che a leggere la distorsione in quelle condizioni ci si spaventerebbe. E' sorprendente quanto lo si debba sovraccaricare prima che diventi francamente sporco.

Anche per ascoltatori appassionati accorgersi della saturazione non è facile. Se non è eccessiva, se l'ampli non fa cose strane, se avviene ad alto volume.


Confermo per esperienza personale il fatto che un impianto capace di suonare molto forte non vi fa notare il livello sonoro. E un effetto ovvio, ma comunque sorprendente.

Non sto parlando di livelli realistici, ma accorgersi che si sta ascoltando a volume sostenuto mentre l'impressione era di volume giusto divertente. Capita che il telefono strilli inudibile sino alla fine del brano, o che l'amico che commenta un disco si sorprenda del dover urlare... Cose così, banali ma al dunque stupiscono perché macroscopiche.

La mancanza di distorsione porta a salire di volume senza nessun fastidio, come quando si fa la cazzata di ascoltare torppo alto in cuffia. Però con in più i bassi fisici!

Di fatto un buon impianto è ad alta dinamica, nel senso che si ascolta bene a basso come ad alto volume. Infatti passando all'impiantino in cucina il fatto che il volume sia facilmente troppo basso per passare rapidamente al troppo alto mi da molto fastidio. Ma ho l'abitudine a ben altra dinamica e comunque quando penso "non ce la fa" e abbasso non sta certo gracchiando. Io so che sta distorcendo, ma se a voler abbassare è qualcun altro di solito dice "la musica è troppo alta" non "'sto sgorbio strilla".



Luca

danco
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da danco » domenica 8 dicembre 2024, 0:51

Confermo che l'MA6900 è dotato di trasformatori d'uscita (autotrasformatori).
Ora, il problema del livello di ascolto è da sempre il cruccio del'appassionato di HiFi o comunque di un ascolto corretto.
Cosa vuol dire ascolto corretto? beh direi che significa ....ascolto ad un volume che si avvicina o eguaglia quello che sentirei dal vivo.
Perfetto, ma dal vivo cosa? un concerto dei Pink Floyd in uno stadio? Un pianoforte a coda a teatro? un cantante che canta e si accompagna con la chitarra? e chi più ne ha più ne metta.
Bene qui sorge il vero problema, come faccio a stabilire se sto ascoltando un determinato strumento ad un livello reale? in prima analisi potrei fare un confronto con un eguale ascolto dal vivo. Quanti audiofili hanno mai sentito un violino suonato a tre metri? la risposta potebbe scioccarvi.
Poi ci sono delle tabelle che dicono esattamente quali sono le pressioni minime e massime generate da un particolare strumento.
Batteria: fino a 115 dB, pianoforte: fino a 100 dB (certo se vi mettete a 10 cm dai martelletti è anche di molto superiore ma....) e via di seguito. Per inciso 125 dB è un aereo al decollo.
Penso poi che molti di voi abbiano ascoltato almeno una volta nella vita uno, o una, che canta e si accompagna con una chitarra.
Parlo di pura acustica, non di concerti amplificati.
E chiaro che se un pianoforte arriva al massimo a 100 dB, se lo ascolto a 110 dB non sto più ascoltando un pianoforte, in poche parole non è più HiFi. La stessa cosa vale per una voce incisa, per un violino e via di seguito.
Orchestra sinfonica: se sono a teatro in platea prima fila è una cosa, se sono in un palco di terza o in fondo alla platea la cosa è diversa.
Si l'acustica del teatro fa molto ma anche lei non batte la fisica.
A tutto questo si aggiungono le registrazioni che, ovviamente, sono equalizzate, trattate etc.. in modo da far risaltare questo o quel componente a seconda del brano.
Ecco che quindi tutta una serie di ragionamenti su potenza dell'amplificatore, efficienza dei diffusori e pressioni medie iniziano ad assumere connotati diversi.
Con 85 - 90 - 95 dB di picco al punto di ascolto sono in grado di ascoltare tutto o quasi il repertorio acustico, che sia cameristica, jazz o d'autore, con una percezione che, a seconda sei casi, può discostarsi di poco da quello che sentirei dal vivo.
Voglio ascoltare i Pink Floyd come allo stadio? beh allora serve qualcosa di diverso oppure .....vado allo stadio. La musica amplificata, o quella elettronica, ricadono in un contesto che non è facilmente inquadrabile perchè le condizioni al contorno sono troppo variabili.
Tutto questo, ovviamente, nulla toglie a tutti i ragionamenti che sono stati fatti qui negli anni sugli interfacciamenti ampli/casse e sul comportamento di determinate elettroniche.

Danilo

P.S.: ho due figlie, una suona il violino e il pianoforte, l'altra chitarra classica e pianoforte. Ho passato anni tra concerti, saggi e chi più ne ha più ne metta. So esattamente di cosa sto parlando

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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 dicembre 2024, 1:03

Attenzione a non fare confusione tra i livelli medi (misurati con le costanti Fast e Slow) e quelli relativi ai brevi picchi (misurati con costanti dell'ordine dei microsecondi).

Per la sensazione d'ascolto contano i livelli medi, specie quelli misurati con la costante Slow (1 secondo).

Per quanto invece riguarda il clipping degli ampli, e quindi il dimensionamento degli stessi, valgono i livelli di Picco istantanei.

Tra i due livelli c'è una differenza tipica compresa tra 20 e 30 deciBel, vale a dire tra cento e mille volte, in termini di potenza richiesta.

Ci sono testi erronei in giro ed aziende che giocano su questa differenza per far sembrare adeguati impianti in realtà insufficienti (p.es. Bose).


Saluti
F.C.


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lucaesse
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » martedì 10 dicembre 2024, 11:37

Danco:
Cosa vuol dire ascolto corretto? beh direi che significa ....ascolto ad un volume che si avvicina o eguaglia quello che sentirei dal vivo.
+1 :!: affermazione che pare scontata, pratica rarissimamente attuata.

Orchestra sinfonica: se sono a teatro in platea prima fila è una cosa, se sono in un palco di terza o in fondo alla platea la cosa è diversa.
Si l'acustica del teatro fa molto ma anche lei non batte la fisica.
prendiamo la condizione più impegnativa, come regola generale. A me stare nelle prime file piace pure. Se piacciono i posti più lontani dal palco basterà un po' meno volume, ma con l'incongruenza della ripresa quasi sempre molto ravvicinata.

E chiaro che se un pianoforte arriva al massimo a 100 dB, se lo ascolto a 110 dB non sto più ascoltando un pianoforte, in poche parole non è più HiFi. La stessa cosa vale per una voce incisa,
Certamente uno strumento che va oltre il suo limite naturale risulta innaturale, fastidioso e non hi-fi. Farei eccezione per gli strumenti acustici ma usati nella musica "elettrica". Un solista lirico può contare sulla sua voce -che comunque può raggiungere spl notevole- ma un cantante rock la usa con l'amplificazione alla stregua di una chitarra o un basso elettrico.

Quanti audiofili hanno mai sentito un violino suonato a tre metri? la risposta potebbe scioccarvi.
Buona parte degli ascoltatori di musica non ascolta musica acustica, non c'è da dubitare che questo valga anche per gli audiofili. Ma chi non ascolta musica dove esista, almeno in teoria, uno strumento "originale" un riferimento per dire "realistico o non realistico" non ce l'ha. Potrà dire "soddisfacente o non soddisfacente" a gusto suo. Anche una chitarra elettrica con il suo ampli è uno strumento definito con un suo suono, ma la gamma di combinazioni, effetti, ecc. rende impossibile usarlo a riferimento. Però se un impianto se la cava bene o no con la chitarra elettrica si sente, e non è così consueto :? .


In linea teorica il problema del livello è ostico, anche perché la musica non viene registrata rispettando la dinamica originale, è il limite principale con la classica, concerti in particolare.

Però anche con una bella dose di spannometria si può arrivare a risultati realistici e soddisfacenti. A me sembra che buona parte degli impianti si fermi prima o abbia distorsioni eccessive.


Luca

tola
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da tola » martedì 10 dicembre 2024, 17:43

Il livello di conoscenza musica degli audiofili è molto bassa. (non di tutti ovviamente) mi sono imbattuto in un signore che sosteneva che i concerti classici sono amplificati: :D :D :D :D :D :D :D :D :D

come farà uno che non ha mai sentito un concerto a valutarne la qualità di riproduzione? mah

tornando al volume del pianoforte... ascolto spessissimo concerti per pianoforte solo, 1 mi aspetta stasera. è chiaro che se è suonato in teatro è un conto, ma se di musica da camera si tratta se suonato in un salone di un palazzo antico è tutta un'altra cosa.

quando vado all'accademia pianistica di Imola il pianoforte inonda come fosse un'orchestra ed è una goduria.

danco
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da danco » martedì 10 dicembre 2024, 17:44

Alcuni commenti:

le registrazioni di musica classica, specialmente concertistica sinfonica, nel tempo sono diventate sempre più di impatto ma
parallelamente le tecniche multimicrofoniche hanno progressivamente rovinato la percezione che si ha dell'orchestra.
Non è un caso se le registrazioni più belle ed asportabili sono quelle ante anni 80. Non saranno dei campioni di dinamica ma restituiscono
un palco sonoro decisamente migliore.

Le registrazioni di gruppi, acustici o meno, con cantante, sono da sempre polarizzate dalla voce solista. Questo spesso compromette il corretto
ascolto: o la voce è corretta ma non sento gli strumenti, o gli strumenti sono corretti ma il cantante è alto sei metri e largo uno e mezzo.
Non è sempre così. alcuni si sforzano di creare registrazioni ascoltabili a 360 gradi, ma non sono molti.

Poi c'è il problema delle dimensioni della sala di ascolto. Un conto è l'impianto in 15 mq, un altro è l'impianto in 50 mq.
La risposta del sistema è diversa, sono diverse le riflessioni etc.., e c'è il condizionamento dato dalle dimensioni.
Noi ascoltiamo con il cervello, e questo elabora anche il dato visivo, ha una sua memoria e di solito ci fa capire immediatamente se
stiamo ascoltando ad un livello che non è coerente con l'ambiente che ci circonda.

Danilo

lucaesse
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » martedì 10 dicembre 2024, 20:05

Danco, che dire sui primi due tuoi commenti? Molto pertinenti e ipossibile non essere d'accordo.

Poi c'è il problema delle dimensioni della sala di ascolto. Un conto è l'impianto in 15 mq, un altro è l'impianto in 50 mq.
La risposta del sistema è diversa, sono diverse le riflessioni etc.., e c'è il condizionamento dato dalle dimensioni.
Noi ascoltiamo con il cervello, e questo elabora anche il dato visivo, ha una sua memoria e di solito ci fa capire immediatamente se
stiamo ascoltando ad un livello che non è coerente con l'ambiente che ci circonda.
Giusta osservazione. Il rapporto impianto/stanza, non dal punto di vista risonanze e riflessioni alleate per trasformare la risposta in frequenza in un ottovolante ma rispetto alla creazione di una scena sonora verosimile, apre un mondo di considerazioni sia sul miglior modo di emissione dei diffusori, con i tifosi degli omnidirezionali che si scomunicano i patiti delle trombe a direttività costante, e pure sulle tecniche di ripresa. Dibattito infinito, in fondo al quale ce n'è un altro altrettanto divisivo: come agghindare l'ambiente d'ascolto? Chi lo vuole assorbente, chi cerca la diffusione...

Comunque hai ragione: a parità di spl sistemi stanza-impianto diversi non necessariamente daranno la medesima sensazione soggettiva di volume.


Buona serata a tutti

Luca

lucaesse
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Re: VOLUME, The Ultimate Thread

Messaggio da lucaesse » domenica 15 dicembre 2024, 17:14

dando uno sguardo in giro a proposito di volume d'ascolto, sono incappato in questa discussione su Melius. Ve la linko perché non è facilmente rintracciabile:


https://melius.club/topic/18265-a-che-v ... -in-media/


L'argomento, stando al webb, è dibattuto spesso, nelle sedi più varie. Si trova di tutto e il contrario di tutto, sintomo sicuro che la confusione regna sovrana sui concetti fondamentali, e non sto parlando dei gusti personali.

Imho Melius va maneggiato con le pinze e non sono entusiasta nell'utilizzare altri forum, però la discussione è corposa. Non sarà uno spaccato preciso del mondo audiofilo ma qualche spunto c'è.






Più d'uno afferma la regola più ovvia: il volume giusto è quello riscontrabile dal vivo.

Comunque se uno ricerca "realismo" nella riproduzione casalinga, ci sono dei parametri oggettivi a cui fare riferimento, logicamente per quanto riguarda musica non necessariamente amplificata o che comunque abbia una preponderanza di strumenti acustici.

Una chitarra acustica ha una pressione acustica di 80db a 1m quando viene suonata "a tutta forza" e tra i 60 e i 70 in un arpeggio.

Una voce che parla siamo sui 60db, una che parla ad alto volume o che canta senza "strillare" (diciamo voce da jazz o blues) intorno ai 70. Parliamo sempre a 1 metro e poi si possono fare i conti (a spanne) sulla base del numero dei componenti della band la "distanza" dagli strumenti che la registrazione ricrea ecc. Una big band per forza di cose raggiunge spl maggiori di un brano con batteria, basso acustico e voce sussurrata.

Io "taro" il volume sullo strumento/voce in primo piano e poi se il volume cresce bisogna anche lasciarlo andare.
Io ascolto vocal jazz basandomi sul volume che avrebbe la cantante se fosse in una stanza di dimensione poco più grande della mia sala di ascolto, cioè all'incirca quello che mi propone l'impianto in termini di ambienza.
Volumi maggiori e inferiori li trovo non realistici. Stesso criterio per la musica classica (volume di quando ascolto concerti dal vivo).
Se si ascolta musica classica non ha senso farlo a volumi superiori a quelli di un’esecuzione dal vivo.

L'unica obiezione possibile alla ricerca del livello dell'evento originale è addurre una diversa percezione soggettiva del volume nel caso della riproduzione. Si potrebbe citare l'alterazione data dall'ascolto limitato spazialmente dallo "stereo"; l'effetto dell'ambiente ridotto.

La prima non l'ho mai sentita usare, quanto meno deve essere poco gettonata. La seconda qualche volta si; imho l'ambiente è il Benjamin Malaussène dell'audio.






Per molti non c'è regola da seguire, ma cercano il volume che consente di aprezzare al meglio la musica, senza riferimento ad un ipotetico realismo.

Risposta scontata : dipende da cosa ascolto . Faccio fatica ad essere meno banale . In ogni caso , cerco di ascoltare al volume che meglio mi permette di apprezzare e valorizzare quanto sto ascoltando
Ascolto a volume medio, medio alto ed alto in modo del tutto confortevole ( dipende dal genere e fortunatamente non ho problemi di vicinato).
Dipende dal disco, ma mediamente alto, anche molto alto, ma senza fonometro è tutto soggettivo. Complice anche l’assenza di distorsione o compressione, è molto facile arrivare a volumi criminali. Per questo, ogni tanto, mi parlo: se non mi sento… è bene abbassare un poco.
Ogni registrazione suggerisce il volume ideale.
E’ questione di corretta scala dei suonj in rapporto alle informazioni di ambienza contenute nel disco.
Il limite e’ sempre la fatica d’ascolto e bisognerebbe non confondere il “fortissimo” col chiassissimo che impoverisce il suono
ogni momento in cui ci si sente propensi a richiedere un volume diverso in base al nostro stato psicofisico, per finire con le condizioni acustiche del locale: più il locale è silenzioso e meno volume viene richiesto
Pur non avendo problemi di vicinato e di convivenza tra le mura domestiche, regolo il volume in maniera tale che il mio sistema uditivo sia in grado di percepire "tutto" il contenuto musicale della registrazione, cercando di far entrare in coppia le mie orecchie con la musica emessa dall'impianto.
Ovvio che dipenda dal genere musicale, ma in generale direi basso sia dai diffusori che in cuffia.
Con basso intendo un volume inferiore a quello che terrebbe la maggior parte della gente che conosco.
La discussione si è scaldata quando qualcuno ha dichiarato di ascoltare con molti SPL, quindi abbondano le motivazioni a non alzare; quando ci si chiede il perché non abbassare la motivazione è quella ovvia: volume troppo basso vuol dire segare parte della musica. Ovvia se parliamo di sottofondo; in molti rifuggono a priori questa considerazione parlando di ascolti "condominiali", ma sono ottimisti. Citato di rado il mantenimento di un corretto equilibrio tra le gamme dello spettro sonoro. Le curve isofoniche di sensibilità dell'udito non godono dell'attenzione che meriterebbero!

Che ne dite delle orecchie che entrano in coppia? Io proverei a cambiare casse... Un altro forumer scambia la responsabilità di un cattivo ascolto tra udito e casse ma alla rovescia:
Una cosa certa è che ce' comunque un volume minimo purché i diffusori riescano ad esprimersi appieno lato basse frequenze
Io poi avendo solo woofers grandi ancora di più
Che dicevo sulle isofoniche? E a proposito di casse, il prossimo è un commento che prima poi scappa quando si parla di efficienze:
Io di solito ascolto comunque di notte, quando c’è silenzio totale. A volumi bassissimi, grazie all’alta efficienza. Prima con le varie electa amator opera, etc, dovevo invece sparare per “farle entrare in coppia” se no non suonavano.
Io sono d'accordissimo, e facciano ben due bamba! :lol:







Volendo riferirsi al volume live tocca misurarlo, idem il volume della riproduzione se si vuole uscire dal soggettivo "ascolto forte" piuttosto che "ascolto piano". E lì cominciano i casini....

Qui un estratto di una delle tante app per smartphone del volume a cui ascolto in media abitualmente (essendo in dB-A per avere l’equivalente in dB-C più appropriato bisogna aggiungere quei 4-5 dB al tutto, quindi saremo nell’ordine dei 91-93 dB)....
Copio un solo post tra molti; tutti quelli che danno dei numeri (?) li hanno letti sul cellulare munito di acconcia app, ne vengono citate più d'una. Provate da voi: trovare un'app in cui si capisca cosa si sta misurando non è facile, e nel caso idee sull'effettiva precisione pochissime. Normalmente è già molto difficile capire se la taratura del livello ha un senso. Il fatto che la misura possa essere pesata non è chiaro a tutti, ma l'equivoco maggiore è tra livelli di picco e medi; infatti un forumer posta:
C'e confusione, e questo accade puntualmente ogni volta che si parla di SPL
Un valore SPL può appartenere a diverse categorie:
LF
Leq
LS
LI
Lpk
In base a quale categoria appartiene la sensazione all'ascolto cambia in modo radicale
Senza molto riscontro, però.






intanto c'è chi posta:

Con attrezzatura molto rudimentale, cioè iPhone X e la app gratuita NIOSH, ho misurato negli ultimi mesi il livello sonoro di almeno una quindicina di opere, concerti sinfonici eccetera dalle prime file della platea della Scala. Mi serviva per replicare poi quel livello sonoro, riproducendo gli stessi pezzi, nelle prove in negozio dove stavo decidendo quali amplificazione e diffusori comprare.

Il massimo assoluto è stato nel finale del Te Deum, ultimo dei Quattro pezzi sacri di Verdi, con l’intero coro che cantava a squarciagola e l’orchestra pure a tutta birra. 95 dB.

Normalmente i momenti più rumorosi di una sinfonia arrivano raramente oltre gli 87 dB, se c’è un massimo assoluto è rarissimo che arrivi a 91-92 dB, quasi sempre non si arriva neanche ai 90 dB, questo sempre come misurato dalla povera app NIOSH e non con un fonometro, ma dal microfono di un iPhone. Aggiungo che i momenti di picco lì durano di solito pochissimi secondi, se non pochissime frazioni di secondo.
Che nella sua intenzione originale ha molto senso: riproduco leggendo il medesimo numerino, quindi sono nelle medesime condizioni e posso confrontare i due risultati sonori.

Ma che numerino sia mica lo sa! Pesato C? A? Lineare? Medio o picco? Medio come? Si tratta certamente di un valore medio, che ha pure senso: soggettivamente l'impianto che i picchi li sega suonerà peggio di quello che non li sega. Spero...

NON sono numeri relativi ai livelli di picco, i quali impongono la prestazione dinamica minima che vorremmo dal nostro impianto ma che difficilmente abbiamo effettivamente. L'equivoco è facile e infatti:
Come ho sempre creduto. Non è obbligatorio arrivare a 120 db, per parlare di realismo.
commenta un fautore dell'ascolto con basso SPL. Magari proprio 120 tondi no, ma 110 di picco si o si ascolta con i picchi segati; se il volume è realistico.






Qualcuno si è accorto che il volume preferito dipende dall'impianto usato:

ho notato che il volume dipende anche dalla tipologia di impianto utilizzato!
Ho notato che i monitor attivi (forse quelli non troppo radiografanti) mi portano (forse per una loro minore distorsione, essendo multi amplificati?), praticamente senza accorgersene, ad ascoltare a livelli molto elevati!
Paraddossalmente, anche hi-fi con ampli a valvole di potenza medio alta mi viene da spingere il volume (forse perchè distorcono sì ma in modo piacevole? e/o hanno un modo di porgere il messaggio musicale tendenzialemnte più "arrotondato"?)
Invece, impianti molto ricchi agli estremi banda e/o un po' loudnessati (o con più interazioni con la stanza d'ascolto) mi portano a volumi più bassi 8forse maggiore fatica d'ascolto).

Mi pare tutto condivisibile. Allora che dire degli impianti di costoro?
Volume basso….un po’ per il condominio…un po’ per l’ambiente….fatto sta che negli anni mi sono talmente abituato all’ascolto basso e medio basso….che se alzo il volume ( o faccio ascolti in dimostrazioni o fiere Hifi) mi disturba .🤕
Non abito in condominio, non avrei problemi ad andar su, ma difficilmente vado sopra gli 85/90.
Volumi troppo elevati mi tolgono il piacere di ascolto, mediamente sto intorno ai 70/75.
I miei diffusori, in 4 anni, gli 85 db li hanno visti solo con gli sweep di rew...😄
Mai ascoltato a volumi alti, nemmeno da ragazzo.
Anch'io volumi bassi o medi: la musica troppo alta mi infastidisce quasi sempre.
Metteteci pure l'equivoco tra SPL di picco o medi ma parecchia gente se alza non solo ha paura di disturbare i vicini ma trova sgradevole il risultato. Vogliamo scommettere che quegli impianti sono alla frutta appena aprono un po' la manetta? Perché ai concerti tutta 'sta gente con i tappi per proteggere l'udito non la vedo.


Eh ma si satura l'ambiente, che è piccolo! Sarà, però non vi è mai capitato di sparare un bel brano in macchina? E coprire totalmente la voce di chi, a meno di un metro da voi, canta a squarciagola? Se l'impianto un po' di birra ce l'ha mica infastidiva, certamente un viaggio intero così e i timpani li buttate ma quella canzone era godibile.


Se l'ambiente, minuscolo nel caso dell'auto, non si è saturato, perché mai dovrebbe saturarsi il vostro soggiorno? Sempre più convinto: l'ambiente è il capro espiatorio dell'audio! Certo che se ascoltate abbastanza piano da mandare le risonanze ambientali sotto la soglia di udibilità, ecco che non danno più fastidio. Ma non parliamo di realismo!



A proposito di ascolto live vs casalingo, sensibilità orecchio, realismo, ecc. eccovi un post di Fabrizio dal lontano 2010:
Sabato sera ho rilevato col mio fonometro i livelli durante l'esecuzione della Sinfonia Fantastica di Berlioz nella Sala Santa Cecilia, qui a Roma.

Il V movimento è stato eseguito ad 81,9 dB"A" di Livello Equivalente, vale a dire di livello energetico medio, con picchi di circa 115 deciBel (lineari, non ponderati).

Domenica mattina ho rippato un CD di quel brano, diretto da Boulez, ed ho chiesto alla mia compagna di regolare il volume dell'impianto sino ad imitare quello ascoltato la sera prima in Auditorium... Al primo ascolto eravamo poco al di sotto, ma l'equalizzazione scelta era quella che "suona meglio", non quella strumentalmente più perfetta.

A questo punto ho cambiato equalizzazione e corretto appena il livello...

Da non crederci... con l'equalizzazione lineare il livello ottimale d'ascolto era di 82,1 dB"A" Leq... vale a dire lo stesso del Concerto della sera prima...!!!

Come dire che basta un ritocco minimo alla curva di risposta per rendere accettabile un livello d'ascolto (POCO) più basso di quello reale...!
Se nel 2010 l'ascolto avveniva nel salone che conosco l'ambiente era più grande della media ma assolutamente non comparabile a quello di un auditorium. Direi che il volume live è un buon riferimento anche per la riproduzione. E tra gli 81,9 dB"A" di Livello Equivalente e i circa 115 deciBel dei picchi ci sta tutta la confusione sulle prestazioni da chiedere agli impianti. Basta non spiegare come sono concepite le misure o evitare di rilevare i picchi effettivi.

Il 3D della citazione di F.C.: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... p?f=5&t=70

Luca
Ultima modifica di lucaesse il domenica 15 dicembre 2024, 17:51, modificato 1 volta in totale.

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