Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 15:11

Cosa c'entrano tre argomenti diversi come le testine Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801...? Beh, nemmeno io saprei rispondere, se non avessi davanti a me le immagini che ho preparato per raccontarvi una vicenda assai intrigante.

Ma procediamo insieme, sperando che vi divertiate a leggere. ;)


Partiamo dalle testine MC: un argomento che ho occasionalmente ripreso diversi giorni fa, rileggendo alcuni articoli comparsi sul Journal of AES. Lo faccio spesso, per "ripasso" ed anche perché mi girava in testa un'idea non nuova, ma che negli ultimi tempi è diventata quanto mai praticabile, pure con poco.

Spiego meglio: voi sapete che io ho avuto occasione di partecipare ad un esperimento interessantissimo, quando collaboravo al Gruppo Editoriale Suono negli anni in cui la sede era in via del Casaletto. Avevamo una bella sala d'ascolto, nella quale in quell'occasione era stato installato un giradischi Micro DDX-1000 con due braccetti identici. Sul primo braccetto era montata -fissa- una testina di riferimento, un'allora assai costosa Dynavector Karat Diamond, MM ad alta uscita. Sull'altro braccetto potevano essere montate sei diverse testine, che erano in prova per il numero di quel mese di Stereoplay. Erano tutte testine MM, non costose (p.es. la Ortofon Concorde, una Grado economica, ecc...). Spero di ritrovare il numero di Stereoplay con l'elenco completo, ma ora non ho tempo.

Il "segreto" della prova a confronto era nel Pre, che era quello messo a punto da Bo Arnklit (per Suono ?) e che aveva l'ingresso MM con sia la resistenza che la capacità di carico selezionabili mediante commutatori posti sul frontale.
Micro_Seiki_DQX-1000-1977_.jpg
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Osservate bene la foto e pensateci: se si fa partire il giradischi dopo aver abbassato entrambi i braccetti sul primo solco, allora sarà possibile commutare in modo di ascoltare la stessa nota riprodotta da una testina e poi dall'altra. Si tratta quindi della migliore forma di prova a commutazione "davvero istantanea" che si possa immaginare: una prova dalla quale dovrebbe emergere anche la più minuscola differenza all'ascolto. Ed invece...

Quel che accadde a me ed agli altri sei autorevoli ascoltatori (P. Nuti, R. Giussani, F. Gatta, B. Arnklit, J. Matjasevich e forse M. Neri) fu che NESSUNO di noi avvertì la benché minima differenza tra la testina di riferimento -costosissima- e ciascuna delle altre sei testine a confronto, tutte piuttosto economiche.

L'elemento fondamentale che garantì questo risultato fu il fatto che ciascuna delle sei testine MM a confronto veniva ascoltata con l'impedenza di carico ottimale (resistenza e capacità), diversamente da quel che accade quando gli appassionati ascoltano in casa loro o nei negozi (o alle mostre).

Questa storia ve l'ho raccontata più volte, ma questa volta la utilizzeremo come punto di partenza per una riflessione approfondita, che ci porterà ad una conclusione sorprendente per molti.

Iniziamo con il prossimo post.

Segue
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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 15:29

Proviamo a mettere insieme le tessere di un mosaico, partendo dalla constatazione del fatto che gli appassionati di HiFi credono più o meno tutti che le testine Moving Coil siano superiori a quelle Moving Magnet. Ma noi sappiamo che, una volta interfacciate al meglio, queste ultime diventano indistinguibili, all'ascolto.

Le testine MM hanno però un grandissimo vantaggio (anzi due): hanno una tensione d'uscita assai maggiore, anche dieci volte, per cui non richiedono stadi di ingresso super-sofisticati o traslatori passivi (cioè trasformatori in ingresso). Il secondo vantaggio -che scopriremo tra poco- è che la loro risonanza in alto è facilmente smorzabile, a differenza di quella eventualmente presente nelle testine Moving Coil.

Ora fate bene attenzione, perché qui sotto vi mostrerò un'immagine che ha spiazzato persino uno come me: si tratta delle differenti curve di risposta -alle altissime- che si possono ottenere da una stessa testina Moving Coli, semplicemente cambiando l'impedenza di carico. Questo contraddice la voce diffusa secondo la quale le testine MC si possono interfacciare "ad occhi chiusi": anche per esse occorre conoscere marca e modello, con i suoi valori specifici di interfacciamento ottimale (che non solo sono raramente divulgati, ma sono anche difficili da implementare senza aprire il pre-pre, intervenendo sul suo circuito con elementi aggiuntivi o sostitutivi... Una pratica riservata ai riparatori di più alto livello, rari come mosche bianche, specie di questi tempi...). :o

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MC + loading.png (85.3 KiB) Visto 1353 volte

SI' AVETE VISTO BENE... esiste UN ristretto intervallo di impedenze d'ingresso che produce una risposta alle altissime estesa e lineare... e -lo ricordo- stiamo parlando di testine Moving Coil, che richiedono impedenze di carico molto basse (le potete leggere nell'immagine: i tre valori più bassi).

Ora vi prego di riflettere sul fatto che 99 centesimi delle differenze timbriche che tanti appassionati attribuiscono alle testine possono scaturire semplicemente da errori di interfacciamento, che sono possibili sia nel caso delle testine MC che di quelle MM. A favore delle testine MC gioca il fatto che la loro bassa impedenza di carico ottimale rende verosimilmente innocua una maggiore o minore capacità degli ingressi, semplificando l'interfacciamento. Certo che questo si paga pesantemente, con parecchi deciBel di dinamica in meno ai bassi livelli, visto il maggiore livello di rumore di fondo connesso al livello d'uscita più basso di questo tipo di testine.

Nel prossimo post aprirò una parentesi di ulteriore riflessione.


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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 15:51

RIFLESSIONE IMPORTANTISSIMA: negli anni '70-'90 le riviste misuravano le varie testine con impedenze di carico note, per cui erano disponibili dati di interfacciamento abbastanza accurati e -soprattutto- verificati.

Nei primi anni del Terzo Millennio i forum si sono imposti come mezzo di comunicazione tra appassionati. Il numero di lettori era talmente elevato da influenzare concretamente le tendenze di mercato, per cui gli stessi costruttori di testine e preamplificatori avevano interesse a far conoscere i valori di interfacciamento ottimali. Ovviamente questo discorso valeva in particolare per i forum più "tecnici", che sono anche stati i primi a perdere lettori ed iscritti.

Il passo successivo -devastante- è stato il passaggio ai social (FB in particolare), in cui gli argomenti scorrono talmente velocemente che non ha più praticamente alcun senso proporre contenuti tecnici di un certo valore: quelli che derivano da misure e verifiche all'ascolto...

In questa terza fase VOI APPASSIONATI AVETE PERSO OGNI POTERE CONTRATTUALE, perché solo in precedenza una testina o un pre migliori (cioé interfacciabili al meglio) potevano contare su un maggior numero di contatti con potenziali clienti. Oggi, con i social, qualsiasi perfetto incompetente può scrivere che "la testina XY ed il Pre YZ sono meravigliosi", anche se si tratta di assoluta monnezza e per giunta senza compatibilità alcuna.


MA L'OCCASIONE MANCATA è enormemente più grande, e più grave è il fatto di averla irrimediabilmente mancata. Spiego meglio...

Immaginate per un attimo cosa sarebbe accaduto se un gruppo di appassionati si fosse unito nel chiedere -prima del 2010- al responsabile di qualche grande forum (p.es. quello di VideoHiFi) di creare una cordata di 30-50-100 appassionati intenzionati ad acquistare un'accoppiata di testina+pre ottimizzata al massimo grado, sia per linearità di risposta che per i basso livello di rumore (ed ovviamente un suono perfetto, per mancanza di ulteriori difetti)...

Il gruppo di appassionati avrebbe potuto contattare due-tre-quattro diversi tecnici, accomunati dalla competenza in materia e -soprattutto- dalla disponibilità a studiare abbinamenti e soluzioni progettuali, fino ad ottenere il massimo raggiungibile per ciascuno. Il numero di interessati avrebbe consentito di calmierare i costi, anche perché i progettisti si sarebbero trovati in aperta concorrenza tra di loro anche sulla voce "costi".

Tutto questo NON è accaduto, ed anzi quegli anni sono trascorsi tra scelte diametralmente opposte ed il più delle volte obiezionabili.

ORA PERO' E' TROPPO TARDI, nel senso che né i forum né i social permettono più di mettere insieme una "massa critica" di interessati, sia perché i forum sono quasi tutti fermi (noi compresi) sia perché gli appassionati sono dispersi tra decine di gruppi, quasi nessuno dei quali è diretto da qualcuno con elevate competenze tecniche, tali almeno da diagnosticare l'esistenza di un problema e di ipotizzare soluzioni. A questo aggiungete che i post scorrono così velocemente che è difficile ritrovale la sera quelli scritti personalmente al mattino... Figuratevi metter sù una cordata.

Agli appassionati di oggi non resta che provare a proprie spese, con competenze ridottissime e spesso nessuna strumentazione di misura. Domandatevi voi stessi quanti di quelli che conoscete hanno in casa un disco-Test con sweep o frequenze a passi, oppure bande di rumore in frazioni di ottava: NESSUNO.

Ecco dunque spiegato il maggiore successo delle più costose testine Moving Coil, il cui maggior costo (anche del pre-pre) paga la inevitabilmente ridotta conoscenza tecnica ed anche la perdita di ogni potere contrattuale da parte degli appassionati, come sopra spiegato.

Nel prossimo post torniamo a parlare di testine e pre-pre, con una grandissima sorpresa... :o --- :shock: --- :o --- :shock: --- :D

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 16:15

Leggendo questo post ed il successivo scoprirete due buone ragioni per mettere una pietra tombale sopra la possibile scelta di una testina Moving Coil.

Il problema sta negli stadi di ingresso del pre, che possono prevedere un trasformatore in salita oppure una progettazione particolare, mirata al livello minimo di rumore fisicamente ottenibile. In questi casi la distorsione è un problema molto relativo, visto che parliamo di livelli dell'ordine dei microvolt (nei pre-pre si impiegano solo e soltanto stadi di amplificazione in Classe-A).

Partiamo dai trasformatori di ingresso: di buono hanno la possibilità di isolare galvanicamente le terre del piatto e del pre-pre...

HANNO PERO' UN DIFETTO AGGHIACCIANTE: ai bassissimi livelli perdono l'induttanza e -con essa- le basse frequenze. Scommetto che è una novità per tutti voi.

Non è una mia teoria, ma quella di un vero esperto di Trasformatori d'Uscita: Menno Van der Veen, che ne ha parlato in occasione di una Convention Europea dell'AES, tenutasi a Vienna. Fate attenzione al fatto che lui ha studiato ed accertato la presenza del fenomeno nientemeno che sui trasformatori d'uscita degli ampli valvolari, che lavorano con tensioni massime dell'ordine delle centinaia di Volt picco picco. PENSATE A QUANTO MAGGIORE SIA QUESTO TIPO DI PROBLEMA QUANDO SI PARLA DI LIVELLI DELL'ORDINE DEI MICROVOLT, come appunto nel caso dei traslatori per testine MC...(!!!)

Van_der_Veen.JPG
Van_der_Veen.JPG (2.67 MiB) Visto 1350 volte

Ed ecco l'Abstract del suo intervento...
VDVeen_1abstr.jpg
VDVeen_1abstr.jpg (165.76 KiB) Visto 1350 volte


Fateci caso: nessuna rivista ha mai affrontato l'argomento... e nemmeno si sono mai visti risultati di misurazioni...!

Quanto a me: per quale motivo dovrei imbarcarmi in prove e misure, se la cosa non porta ormai più letture e/o -tanto meno- possibili commesse...???

Eccoci dunque dinanzi ad una prima dimostrazione del fatto che un certo livello di degrado -culturale e tecnico- è ormai inevitabile, in campo HiFi.


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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 17:36

Ma c'è di più... e di peggio... Esaminiamo infatti quella che è la possibile alternativa all'impiego di un trasformatore d'ingresso per un pre-pre per testina Moving Coil.

I sacri testi di Elettronica sono tutti assolutamente concordi sul fatto che il rumore minimo si ottiene tenendo bassi i valori delle impedenze (in particolare delle resistenze) circuitali ed impiegando transistor al silicio al posto di Fet o valvole. Sia i Fet che le valvole -infatti- operano al meglio nel caso in cui le impedenze circuitali siano relativamente alte, come è il caso per le testine Moving Magnet (di cui parleremo nel prossimo post, però).

Ora esaminate insieme a me la configurazione circuitale di un pre-pre particolarmente sofisticato e performante, pubblicata sul Journal of Audio Engineering Society e decisamente superiore rispetto al 99% dei pre-pre commerciali.

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ULN-pre-pre_NH.png (12.32 KiB) Visto 1349 volte

Notato nulla...? Beh... in ingresso si vede un bel condensatore da nientemeno che mille microFarad, un valore talmente alto da essere reperibile solo come condensatore elettrolitico. Ma gli elettrolitici sono in assoluto i condensatori meno lineari, ed hanno problemi serissimi quanto poco studiati quando i segnali sono appunto di livello bassissimo.

Siamo dunque passati dalla padella alla brace...!

Qualcuno se ne uscirà dicendo che di quel condensatore se ne può fare a meno, dimenticando che tutti i transistor lasciano scorrere minime correnti dalla base... e queste correnti possono tranquillamente saturare il delicatissimo e piccolissimo circuito magnetico di una testina Moving Coil: quindi dimenticatevelo.

Quanto all'idea di impiegare decine di condensatori in polipropilene o altra plastica, parallelati... beh... avete mai pensato che questi condensatori sono in pratica realizzati avvolgendo due fogli di materiale conduttivo con un isolante interposto... e che pertanto captano disturbi di rete e radiofrequenze alla grande... immettendoli per giunta su una giunzione che le raddrizza... Peggio di così non si può...!!! :shock: :D :lol:

Nel prossimo post passiamo alle testine MM, per le quali la situazione si presenta decisamente migliore.


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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 18:02

Riavvolgiamo il nastro di pochi post, ricordando che qualsiasi testina -MM o MC- richiede un carico ottimale per presentare la migliore risposta in gamma alta. Per le testine MC quel che conta maggiormente è il valore della resistenza di carico. Per le Moving Magnet è importante sia il valore resistivo del carico che la capacità somma della capacità della testina (20 pF), più quella del cavo (100-150 picoFarad), più altra capacità aggiuntiva nel pre. Il perché la capacità sia importante è presto detto: le testine MM hanno anche una elevata resistenza ed induttanza interne... e proprio l'induttanza RISUONA con la capacità totale, creando un picco nella risposta all'estremo superiore. Qui sotto potete vedere tre andamenti tipici, al variare della capacità...
Fateci caso: al di sopra di un certo valore si alza il picco ma si perdono anche le altissime frequenze: quindi attenzione !!! Tenete presente che una capacità di 125 pF va considerata come un minimo, al di sotto del quale è possibile scendere solo impiegando tecniche particolari, sconosciute in campo HiFi. :o :shock: 8-)

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Ora invece vediamo cosa accade quando si cambia anche la componente resistiva del carico, che normalmente è standardizzata sul valore di 47.000 ohm.

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Phono MM_res.png (23.77 KiB) Visto 1337 volte



In queste ultime due curve si intravede appena la presenza di un "piccolo problema": quando l'impedenza di carico è pari a 47 Kohm (o meno...) la risonanza viene spianata, ma la risposta è facile che risulti tagliata precocemente, per colpa delle inevitabili capacità: diciamo tra 13 e 16 KHz...
Molto più favorevole è la situazione quando si adotta un'impedenza di carico superiore: p.es. 100 Kohm. In questo casi ai 20 KHz ci si arriva tranquillamente, anche se occorre comunque far attenzione a minimizzare le capacità dei cavi (e d'ingresso nel pre).

Ora però vi butto giù una domandina: "Secondo voi, quanti preampli Phono MM hanno un'impedenza di carico superiore a 47 Kohm...???" Diciamo NESSUNO o forse qualche rarissima e poco conosciuta eccezione. Ma chi la conosce... e -soprattutto- chi l'ha collaudata (leggi: misurata) con qualche testina tra le migliori...?

Ancora una volta agli appassionati conviene riflettere su quanto nefasto sia stato passare dalle riviste (che almeno misuravano...) ai forum e -soprattutto- alla dilagante ignoranza dei social...

Nel prossimo post una possibile soluzione, per pochi purtroppo...

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F.C.

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2025, 19:57

Ora proviamo insieme ad immaginare quale potrebbe essere un "pre da sogno" per testine Phono Moving Magnet, con una impedenza d'ingresso ottimale per estendere al massimo la risposta sulle altissime, senza introdurre rumore.

Pressappoco lo schema generale seguirebbe questa configurazione.

FB_NH.png
FB_NH.png (11.83 KiB) Visto 1334 volte


Si tratta di uno schema strano ed assolutamente innovativo (sebbene dati parecchi anni addietro): per capirlo meglio, provate a tracciare una linea orizzontale che tagli tutto lo schema in due metà: una superiore ed una inferiore.

La metà superiore ha il compito di ottenere una determinata impedenza d'ingresso, ma in un modo particolarissimo. Invece di impiegare la solita resistenza da 47.000 ohm (o altro valore) collegata a terra, questo schema impiega una resistenza di valore commisurato al guadagno del circuito ad anello aperto. Sarà grazie alla controreazione a fornire all'ingresso il valore di resistenza di carico ottimale, MA SENZA AGGIUNTA DI RUMORE... diversamente da quel che accade quando si parallela la solita resistenza verso terra.

Prima di descrivere la metà inferiore del circuito, provate ad immaginare di realizzare due di questi circuiti per ciascun canale, collegandoli in uscita agli ingressi analogici di un moderno processore digitale, tipicamente bilanciati. Uno dei due pre tratterà le alte frequenze, essendo ottimizzato per il rumore in quella gamma di frequenze (p.es. utilizzando un FET in ingresso, con queste impedenze di carico...); l'altro pre tratterà le basse frequenze, essendo ottimizzato per queste (p.es. impiegando un transistor bipolare, visto che l'impedenza della testina MM è assai minore in gamma bassa).

A questo punto avremo utilizzato tutti e quattro gli ingressi del nostro processore digitale (p.es. un T.Racks MiniDsp) e potremo creare la curva RIAA totalmente nel dominio digitale, quindi senza aggiungere alcun rumore.

Mi fermo a questo punto delle discussione (bloccando momentaneamente il thread) per darvi il tempo di leggere con attenzione. Più tardi completerò la discussione, con gli altri argomenti citati nel titolo e le relative riflessioni in proposito.


Saluti
F.C.

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 febbraio 2025, 17:26

Fin qui abbiamo palato di testine -MM ed MC- ma si trattava solo di un esempio per far capire qualcosa di molto più importante.

E qui entra in ballo nientemeno che Schopenhauer... :lol:

Date un'occhiata qui, solo come spunto: https://www.youtube.com/watch?v=3hJLecyYkSA

Schopenhauer e intelligenza.png
Schopenhauer e intelligenza.png (646.08 KiB) Visto 1015 volte


E' interessante notare l'analogia tra l'affermazione nella foto (una persona intelligente suscita irritazione anche solo entrando in una stanza dove sono altri...) e quello che accade quotidianamente in campo HiFi, da sempre. Ultimamente sta accadendo qualcosa di simile anche per quanto riguarda l'hobby della fotografia e -verosimilmente- anche in altri settori.

IN DUE PAROLE: dai post che precedono avrete facilmente potuto dedurre che un gruppo di appassionati ben consigliati avrebbe potuto ottenere risultati eccellenti già tanti anni fa, evitando errori diagnosticabili e risolvibili con soluzioni tecniche non costose. Ma non lo hanno fatto perché hanno preferito rivolgersi al bottegaio "amico", o dare credito alle tesi del pifferaio magico (o guretto) di turno...

Dopo mezzo secolo di frequentazioni in ambito HiFi e dopo 15 anni di presenza sul Web, non posso far altro che confermare che ESISTE UN PROBLEMA DI ANTIPATIA innata nei confronti di chi sia più esperto, da parte degli appassionati che sono stati furbissimamente fatti credere di essere diventati loro stessi dei super-esperti in materia. Ma siccome sanno tutti che questo non è vero, si guardano bene dal correre il rischio di vedere smascherata la loro conoscenza superficiale. E diventano persino AGGRESSIVI nei confronti di chi non si allinea alla generale pollacchionaggine.

All'inizio la cosa può anche far ridere, ma guardatevi bene intorno e pensate al numero di amici che conoscete che hanno in casa degli impianti malsuonanti eppure costosissimi... e scoprirete che sono la maggioranza assoluta, se non quasi la totalità.

Utilizzate l'esempio dei pre-pre MM/MC per porre loro una specie di piccolo quiz: "Avete mai approfondito la questione INTERFACCIAMENTO, sia per i Pre Phono che per ogni altra componente dell'impianto...? Avete una rivista o un tecnico di fiducia cui rivolgervi...?? E costoro hanno mai scritto quel che avete letto nei post che precedono, in questa discussione...???"


Qualcuno di voi -che ci frequenta da più tempo- potrebbe porsi gli stessi quesiti a proposito dell'interfacciamento tra diffusori ed ambiente, o per quello tra ampli e diffusori. E scoprirebbe che molti degli aspetti tecnici di cui abbiamo parlato qui sono assolutamente sconosciuti, altrove.

Il senso di questa discussione è appunto questo: capire che E' UN PROBLEMA PSICOLOGICO a tenere lontane le soluzioni tecniche, fino a renderle ormai impraticabili.

SI', AVETE CAPITO BENE: il FATTORE TEMPO gioca un ruolo fondamentale... tant'è che oggi -2025- non più praticamente alcun senso pensare di progettare e realizzare un pre-pre stellare ma poco costoso, semplicemente perché sappiamo tutti che la moda del vinile è destinata ad aver fine a breve, anzi forse è già una moda passata... ;)

Lo stesso potrebbe avvenire per quel che riguarda ampli e diffusori, dei quali alcune configurazioni (vedi p.es. le trombe di terza generazione, o gli ampli FFWD valvolari) è assai probabile che non verranno mai realizzate e vendute, semplicemente perché manca una richiesta di mercato: ora e per sempre.

A questo punto mi manca di spiegare il perché delle B&W 801 nel titolo... Lo farò nel prossimo post, ma vi anticipo che si tratta di un caso molto semplice di applicazione della teoria di Schopenhauer sul fatto che le maggiori conoscenze provocano irritazione più che curiosità, perlomeno nel nostro ambito HiFi. Ma ne parliamo nel prossimo post.

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 febbraio 2025, 18:18

Ed ora eccoci al "caso B&W", scoppiato per colpa ( o merito...) di un mio post in cui faccio notare che i mid da 13cm. dei vecchi modelli B&W avevano dei limiti tali per cui la stessa B&W si è vista costretta ad adottare midrange di diametro maggiore (17 cm.).

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Caso B&W801_1.png (48.1 KiB) Visto 1007 volte

Come previsto, arriva subito la risposta infuriata dell'appassionato che "frequenta l'Auditorium" e quindi si sente un padreterno in materia di ascolti...

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Re: Moving Coil, Schopenhauer e le B&W 801

Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 febbraio 2025, 18:20

A questo punto la discussione si accende...

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Caso B&W801_3.png (48.07 KiB) Visto 1006 volte

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