Ieri, rileggendo un articolo di Rich ed Axel sugli amplificatori (che ho citato più volte qui sul Forum), mi sono reso conto di un aspetto che sinora avevo trascurato: in questo articolo non si parla affatto degli ampli di configurazione VERAMENTE innovativa e per davvero più efficace dei "soliti vecchi schemi"...
Esattamente lo stesso mi era capitato leggendo un articolo sul Journal of AES in cui si parlava di tante possibili configurazioni e collocazioni dei subwoofers... ma -stranamente- gli autori si erano dimenticati delle due configurazioni più moderne ed efficaci, una delle quali era anche citata nella bibliografia (penso per una svista).
Accade dunque che anche autorevoli autori di interessantissimi articoli compiano delle sviste VOLONTARIE, omettendo di indirizzare i propri lettori verso le soluzioni veramente più avanzate ed efficaci... un po' come fanno tanti piccoli fabbricanti ed autocostruttori, che vantano mirabilia a proposito delle loro creazioni, ma si guardano bene dallo scendere in dettagli e persino dal postare misure...

Nei prossimi post vi racconterò di quel che è appunto accaduto nel campo delle amplificazioni, in cui si è passati dai vecchi ampli "semplici" a schemi più "intelligenti", i migliori dei quali sono e resteranno sconosciuti, vista la tendenza generale verso i Classe-D (che seppelliranno la vera Alta Fedeltà, come hanno già trionfalmente iniziato a fare da diversi anni).
Quindi non meravigliatevi se riconsidererò profondamente la mia lettura del famosissimo articolo di Rich ed Axel, di cui qui sotto vi ri-posto titolo ed abstract.
Segue
F.C.