Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

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Moderatore: F.Calabrese

landscape1

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da landscape1 » lunedì 19 dicembre 2011, 15:41

F.Calabrese ha scritto:Provo a rendervi l'idea con un paragone cinematografico.

Immaginate di osservare una proiezione su grande schermo in un ambiente buio e con le pareti nere: vi sentirete come proiettati nello spazio dove il filmato è stato ripreso.
Questa è esattamente la sensazione che si prova all'ascolto di un impianto VERAMENTE direttivo (in un ambiente con almeno una parete assorbente, quella alle spalle dell'ascoltatore...).

Ora immaginate la stessa proiezione, ma con un numero crescente di luci accese in sala...
Presto individuerete lo schermo ed il proiettore, le poltrone e le pareti... fino al punto di perdere tutta la "magia"...
Questa è la riproduzione sonora con un impianto poco direttivo ed in un ambiente riflettente...

L'orecchio perdona assai più dell'occhio, per fortuna, ma -alla lunga, abituandosi all'ascolto- la sensazione di artificiosità del secondo caso emerge inesorabilmente. Questo spiega anche la buona accoglienza iniziale di certi impianti, che poi l'appassionato finisce per rivendere, per insoddisfazione...

Va riconosciuto agli omnidirezionali il merito di fare così bene confusione, tra l'acustica di ripresa e quella d'ascolto, che quasi quasi rappresentano una soluzione... il caos primordiale...!

Saluti
F.C.
francamente mi pare
che anche un sistema audio dia sensazioni differenti
se ascoltato al buio

in ogni caso mi chiedo
invece di ascoltare in ambiente domestico
una registrazione con l'ambienza originaria e i diffusori direttivi
non sarebbe meglio
ascoltare una registrazione effettuata in camera anecoica con un sistema ad ampia dispersione?

ricreare l'ambienza con messaggio sonoro proveniente solo da un punto (due in stereo)
non vi pare un pò "falsato" rispetto a quanto invece dovrebbe provenire da pareti riflettenti?

F.Calabrese
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 19 dicembre 2011, 16:30

landscape1 ha scritto:in ogni caso mi chiedo
invece di ascoltare in ambiente domestico
una registrazione con l'ambienza originaria e i diffusori direttivi
non sarebbe meglio
ascoltare una registrazione effettuata in camera anecoica con un sistema ad ampia dispersione?

ricreare l'ambienza con messaggio sonoro proveniente solo da un punto (due in stereo)
non vi pare un pò "falsato" rispetto a quanto invece dovrebbe provenire da pareti riflettenti?
Giovedì scorso se ne è parlato, alla cena annuale dell'AES romana, alla presenta di alcuni tra i maggiori esperti di ripresa, specie in campo cinematografico: ecco il gruppo:

Immagine

I primi tre a sinistra e quello al centro sono i più noti fonici di cinema i fiction, mentre il quarto è il nuovo Presidente dell'AES italiana (Zanghieri)... A destra, Alessandro Travaglini (livelli audio TV), il Prof. Aurelio Uncini ed il Direttore della rivista professionale Backstage...

Le registrazioni nitidissime e naturali che molti di voi hanno ascoltato a casa mia sono state effettuate da Simone Corelli, il terzo da sinistra...!

Si è detto chiaramente che è ora di farla finita con la stereofonia, visto che si ottengono risultati sicuramente migliori -più naturali- se si assegnano i vari microfoni a singoli diffisori, sia ai concerti che ovunque possibile...

Ho intenzione di approfondire l'argomento col Prof Uncini, al quale vorrei proporre una ricerca che potrebbe far clamore... ma per scaramanzia non vi dico nulla prima di avere l'OK...!

Saluti
F.C.

landscape1

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da landscape1 » lunedì 19 dicembre 2011, 19:05

per favore torniamo IT
Vi chiedo:
ma nel mio ambiente per es un pianoforte irradierà la musica omnidirezionalmente
e il suono riflesso arriverà all'ascoltatore con un certo ritardo
che provocherà cancellazioni/esaltazioni di alcune frequenze (solito annoso problema)

perchè allora un diffusore dovrebbe limitare queste riflessioni? All'insegna di quale fedeltà poi?

Il fatto che l'ambienza sia già contenuta nella registrazione non può essere la risposta corretta, in quanto:
- è l'ambienza dello studio di registrazione, non quella del mio ambiente
- tale ambienza si sommerà a quella del mio ambiente (anche se ho diffusori direttivi)
- l'ambienza contenuta nella registrazione proverrà dagli altoparlanti, non dalle riflessioni sui muri, e questo è strano da sentire

che ci vorrebbe a registrare in camera anecoica
e riascoltare a casa propria con diffusori ad ampia dispersione che generano la vera ambienza propria del locale?

F.Calabrese
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 19 dicembre 2011, 23:36

landscape1 ha scritto:...che ci vorrebbe a registrare in camera anecoica
e riascoltare a casa propria con diffusori ad ampia dispersione che generano la vera ambienza propria del locale?
Ti dovrei rispondere con una domanda: "Come mai negli Studi di registrazione le Sale più grandi sono quelle in cui si suona e si registra, mentre le Regìe -dove si ascolta- sono sempre assai più piccole...???"

Semplice: perché un pianoforte, un sax, persino una batteria, suonano orrendamente nei nostri ambienti domestici, che sono troppo riflettenti ed hanno risonanze fondamentali troppo alte...

Ragion per cui una loro registrazione in camera anecoica suonerebbe orrendamente se riprodotta con due diffusori omnidirezionali, in casa...

Al contrario, una registrazione effettuata in un ambiente vasto e comunque trattato può suonare splendidamente, sia in cuffia che con un sistema di diffusori abbastanza direttivo (o vicino all'ascoltatore) da bypassare quanto possibile la pessima acustica dell'ambiente d'ascolto.

Semplice semplice !

Saluti
F.C.

EDOARDO
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da EDOARDO » martedì 20 dicembre 2011, 9:39

...inoltre...paragonare una sorgente naturale come uno strumento a un altoparlante non ha nessun senso..sono e rimarranno due cose distinte..e non solo per la differente dispersione o emissione..il dispositivo altoparlante ha un ingresso e un'uscita..a cui demandare una ben delimitata banda audio caratterizzata da situazioni armoniche complesse quando a suonare sono decine di strumenti diversi..ogniuno con il suo timbro..gli strumenti musicali sono un'altra cosa..

dufay
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da dufay » martedì 20 dicembre 2011, 10:01

Ricordo che l'idea è sempre quella di riuscire ad ingannare i sensi e far credere al cervello di aver di fronte cantanti e strumenti veri...

Ci riesce meglio un sistema direttivo o ad ampia dispersione?

F.Calabrese
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » martedì 20 dicembre 2011, 11:43

dufay ha scritto:Ricordo che l'idea è sempre quella di riuscire ad ingannare i sensi e far credere al cervello di aver di fronte cantanti e strumenti veri...

Ci riesce meglio un sistema direttivo o ad ampia dispersione?
Ti confesso che mi piacerebbe davvero tanto avere il tuo assenso -Dufay- su una questione così importante, direi fondamentale... (ed anche quello di Lanscape1 !)

Ci proverò con due diverse spiegazioni:

1)- Immagina di voler scattare una foto -un ritratto- ma in un ambiente le cui pareti sono tinte di giallo o di verde...
Se impieghi una lampada non direttiva, la luce sul viso prenderà una forte dominante del colore delle pareti...
Al contrario, con un faretto direttivo avrai luce bianca ed ombre scure...

2)- Spiegazione più complessa: ho accennato tempo fa del fatto che noi percepiamo facilmente la grandezza dell'ambiente che ci circonda, anche ad occhi chiusi, semplicemente da come esso riflette la nostra voce. Questo NON avviene grazie alla "quantità" di riverbero (che può essere elevato anche in un corridoio...) né grazie ai tempi di arrivo delle prime riflessioni (che sono brevi anche in un Auditorium, se consideriamo le riflessioni dalle poltroncine o da oggetti e pareti vicine...). Molto verosimilmente noi percepiamo la dimensione in base a quanto fitte sono le risonanze in gamma bassa.

Spiego meglio. In un ambiente piccolo la prima risonanza è spesso superiore a 50 Hz e, se si sale di un'ottava sopra, si trovano ancora forti risonanze discrete. In un Auditorium la prima risonanza sarà collocata sotto 20 Hz, e sopra 50-80 Hz le risonanze saranno talmente fitte da essere singolarmente non individuabili...

Ecco dunque spiegata la fortissima differenza tra la gamma bassa degli ambienti domestici e quella delle Sale dall'acustica migliore...

Ora arriviamo al punto, e poniamo due configurazioni a confronto:

a)- La prima configurazione è quella tradizionale, con diffusori non direzionali (alle basse), collocati in ambiente in modo di interagire con le pareti, producendo fortissime anomalie di risposta in gamma bassa... Le risonanze della stanza ci saranno più o meno tutte... e saranno quelle di un ambiente piccolo... e saranno così forti da mascherare del tutto quelle dell'ambiente (grande) ove è stata registrato il brano musicale che si ascolta.

b)- La seconda configurazione è un sistema direttivo fino alle basse frequenze (o con diffusiri vicinissimi ed un Sub nearfield come quello inventato da Queledsasol)... L'ascolto in campo ravvicinato permetterà di riconoscere le risonanze originalmente contenute nell'incisione, dato che quelle del piccolo ambiente d'ascolto saranno eliminate o contenute sia dalla posizione ravvicinata sia dalla direttività del sistema. (E' ovvio che una elevata direttività anche in gamma media ed alta non fa altro che rendere più coerente l'ascolto...).

Che ne pensi, Dufay... (e Landscape...) ?

Siete convinti...???

Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: mentre scrivevo questo post mi sono reso conto di un possibile e rivoluzionario sviluppo in materia di progettazione dei subwoofers: ne riparliamo su un thread a parte, dopo che avrò fatto alcune misure.

Walterone
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da Walterone » martedì 20 dicembre 2011, 16:29

F.Calabrese ha scritto:
landscape1 ha scritto:...che ci vorrebbe a registrare in camera anecoica
e riascoltare a casa propria con diffusori ad ampia dispersione che generano la vera ambienza propria del locale?
Ti dovrei rispondere con una domanda: "Come mai negli Studi di registrazione le Sale più grandi sono quelle in cui si suona e si registra, mentre le Regìe -dove si ascolta- sono sempre assai più piccole...???"

Semplice: perché un pianoforte, un sax, persino una batteria, suonano orrendamente nei nostri ambienti domestici, che sono troppo riflettenti ed hanno risonanze fondamentali troppo alte...

Ragion per cui una loro registrazione in camera anecoica suonerebbe orrendamente se riprodotta con due diffusori omnidirezionali, in casa...

Al contrario, una registrazione effettuata in un ambiente vasto e comunque trattato può suonare splendidamente, sia in cuffia che con un sistema di diffusori abbastanza direttivo (o vicino all'ascoltatore) da bypassare quanto possibile la pessima acustica dell'ambiente d'ascolto.

Semplice semplice !

Saluti
F.C.
Questo lo dici tu.

Ad oggi è la prima volta che sento dare questo tipo di spiegazione, che ha un suo ragionamento razionale chiaro e limpido.

Queste sono le cose che mi fanno amare questo Forum, qua - ridendo e scherzando - si impara davvero qualcosa di utile per la nostra passione.... grazie e ciao, Walter.
Un saluto, Walter.

F.Calabrese
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » martedì 20 dicembre 2011, 17:23

@Walterone

Ti confesso che uno dei motivi per cui ho iniziato a scrivere sui Forum è stato quello di mantenere attive le mie conoscenze, durante la lunga ed estenuante trattativa per salvare il mio Teatro.
E vi sono molto grato per esserci in gran parte riuscito, proprio grazie al continuo scambio di idee, alla continua consultazione delle mie fonti (JAES in particolare) per ricavare i grafici da postare.

Diversamente avrei rischiato di fare la fine di molti colleghi che, travolti dal turbine degli impegni lavorativi (quelli dove non si progetta alcunché), hanno smesso di studiare e si sono fermati alle conoscenze universitarie, o poco più.

Sono senpre stato grato a quei clienti, Studi di registrazione e discoteche, in particolare, che mi hanno consentito -in passato- di fare la stessa cosa seppure lavorando. Ogni impianto era diverso proprio per "capire" la correlazione tra le prestazioni (di progetto e misurate...) e l'ascolto.

Io non dimenticherò mai la differenza ASSOLUTAMENTE IMPRESSIONANTE che riscontrai all'ascolto di un mio grande impianto, dopo una modifica di quelle che avrebbero dovuto cambiar poco o nulla... Ed invece.

Sto scoprendo tante cose anch'io, credimi !!!

Saluti
F.C.

dufay
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Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da dufay » martedì 20 dicembre 2011, 17:50

- La seconda configurazione è un sistema direttivo fino alle basse frequenze (o con diffusiri vicinissimi ed un Sub nearfield come quello inventato da Queledsasol)... L'ascolto in campo ravvicinato permetterà di riconoscere le risonanze originalmente contenute nell'incisione, dato che quelle del piccolo ambiente d'ascolto saranno eliminate o contenute sia dalla posizione ravvicinata sia dalla direttività del sistema. (E' ovvio che una elevata direttività anche in gamma media ed alta non fa altro che rendere più coerente l'ascolto...).

Che ne pensi, Dufay... (e Landscape...) ?

Penso che un ascolto ravvicinatissimo (che non sia in automobile) difficilmente si può sopportare per lungo tempo. Dopo esperienze in merito sono sempre tornato a distanze consuete.

A questo punto meglio una cuffia...

Sul fatto che il sistema ad ampia dispersione venga "colorato" dall'ambiente, devo dire che è sicuramente vero ma mi sembra non in misura così sconvolgente (almeno se si parla di normali ambienti casalinghi) altrimenti gli omni (parlo ovviamente di Mbl l'unico omni convincente) dovrebbero essere abnormemente colorati e dare vita ad una interpretazione totalmente assurda mentre così non è.

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