Il problema delle tre pareti, II

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F.Calabrese
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Re: Il problema delle tre pareti, II

#101 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 16:16

tino84 ha scritto:...
tra l'altro, al momento sei ESATTAMENTE come quegli operatori che critichi. prometti di dare soluzioni, senza minimamente dire come o cosa.
un pò come quelli che vendono elettroniche miracolose e ben progettate, senza però voler aprire il coperchio manco per una sbirciatina.

non ti si chiede di rivelare tutto per filo e per segno con schemi o che, solo di sapere COSA proponi. e di "problemi con soluzione annessa miracolosa" ce ne propongono ogni giorno in vari campi..(senza poi venire al dunque)
NO... per favore...troppo infantile...!

Io -come operatore- propongo impianti a tromba da ventimila Euro in sù, che risolvono perfettamente questo tipo di problematiche tecniche.

Io NON produco diffusori piccoli... economici... che tuttavia potrei ben progettare, se richiesto...

Non capisco dove sia il dubbio...!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Il problema delle tre pareti, II

#102 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 16:25

De simone Biagio ha scritto:Premesso che le tue considerazioni su operatori e eventuali tecnici operatori possono essere considerate esatte, intanto non generalizzerei, ho conosciuto ottimi professionisti e bravissime persone anche in questo settore, dove come in ogni altro lavoro è normale riconoscere un compenso per il lavoro svolto, ma credo bene non stiamo parlando di questo. Quindi io no sarei così categorico così come ci chiedi di essere tu.
Ma ritorniamo al punto,ti chiedo,ma ti sei mai chiesto perchè esiste questa nostra comunità e le tante altre di appassionati ed autocostruttori sparse nel mondo? Non è che forse tanti di noi queste cose che stai cercando di spiegarci tu le avevano acquisite già da tempo, e che probabilmente in un tentativo di autodifesa si siano creati uno spazio dove poter discutere e imparare qualcosa sulle proprie passioni , tentando di evitare gli spennapolli? Concordo con te che tentativi di inserimento in questa nicchia vi sono sempre, e anche senza scomodare nomi di fior di professionisti. Negli ultimi tempi, probabilmente tu non hai seguito ma proprio su questo forum ci sono state alcune vicende relative a qualche utente che ha avuto comportamenti poco limpidi, credo che la comunità ha saputo anche nella discussione appassionata isolare subito questi casi, e tutelare tutti anche i più giovani da ogni presunto comportamento ambiguo. Quindi da questo punto di vista caschi male, o forse caschi bene, dipende da come la vuoi vedere tu. Io dico che c'è sempre da imparare e per questo sono sempre pronto a condizione che chi mi voglia insegnare sia realmente disponibile a farlo :)
Mah... io una cosa che vorrei "insegnare" (direi piuttosto: "testimoniare") è un'altra...

Vorrei spiegarvi che di troppa furberia si muore sempre...

Vi racconterò di una constatazione vera: io ho venduto più di 30 impianti da oltre 50 milioni di lire, ma i clienti che hanno pagato anche l'ultima rata sono -purtroppo- in netta minoranza.

Anni dopo ho fatto un bilancio complessivo.

Ebbene: tutti i miei clienti che avevano rispettato gli accordi economici hanno utilizzato quegli impianti per più di dieci anni...

I "furbi" che si sono risparmiati o si sono autoridotti l'ultima rata hanno TUTTI, lo ripeto, assolutamente TUTTI, gettato via l'impianto a fine stagione estiva, vale a dire due mesi dopo averlo acquistato...

Dunque abbiamo dei "cretini" che hanno pagato 60 milioni per utilizzare un impianto per dieci anni, a volte sia in inverno che in estate...

E poi abbiamo dei "furbi" che hanno speso 50 milioni per bruciare l'impianto dopo due mesi.

IO sto semplicemente chiedendovi a quale delle due categorie pensate di appartenere... (C'è un test semplicissimo, per capirlo...!).

Nulla di offensivo... solo semplici constatazioni...!!!

Segue nel prossimo post
F.C.

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#103 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 16:34

alessandro1 ha scritto:...
Di aziende serie che anziché fare copia incolla delle idee altrui preferiscono pagare un progettista che si espone ce ne sono (nel qual caso potresti essere proprio tu ad essere pagato per progettare diffusori) ce ne sono. Quando le cose sono valide non rimangono mai nel cassetto.

N.B. non progetto in campo HI-FI e non intendo dire in quale campo per un minimo di privacy.

Sull'argomento dell'accattonaggio dei forumer:
Non siamo noi che siamo "accattoni" siamo semplicemente acquirenti informati,
tuttalpiù è poco furbo il rivenditore che acquista da aziende che fanno a lui sconto 50%, e poi le stesse aziende vendono in rete col 20 % 30% o 40% ai privati. E' un comportamento poco serio da parte dell'azienda produttrice. Dovrebbero scegliere bene da chi rifornirsi.
Il restante è una questione di concorrenza tra rivenditori per abbattere i prezzi e guadagnare la fetta di mercato. (chi ha un negozio on line ha meno spese rispetto ad un negozio fisico + on line anche se un bacino di utenza più limitato, ma questo è il mercato nel 2012 o ti adatti o ti attacchi) poi di casi ce ne sono tanti, ma grosso modo questa generalizzazione sta in piedi.
A me sembra un'ottima idea far capire a chi ci legge quali siano le aziende dove c'è un progettista e quali sono quelle dove c'è un furbacchione che scopiazza in giro.
In questo senso il mio thread sul "problema delle tre pareti" è prezioso, per farvi capire con chi avete a che fare, progettisti di Kit inclusi...

Quanto al secondo punto... (accattonaggio...) sarò io che ho capito male, ma chi ha mai scritto che un mio progetto di diffusore andrebbe in qualche modo retribuito...???

Scusatemi se leggo male... sarò senza occhiali !!!

Saluti
F.C.

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#104 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 16:37

cavihifi ha scritto: Mi ri-scusi se mi re-intrometto... chiarire cosa?
ancora andiamo avanti con questa storia?

Più chiari di così si muore, detto in altro post e bellamente ignorato.

1) definire gli obbiettivi
2) progettazione da parte sua (pro bono)
3) acquisto in cordata dei materiali
3) realizzazione
4) verifica dei risultati

Il resto sono chiacchiere e litanie ripetute all'infinito
Strepitoso post... scritto da un "operatore"...!!!

Che cosa rispondere... oltre al sorrisone sul punto (2)...???

Ho proposto una retribuzione simbolica, consistente in cento iscrizioni al mio forum entro quindici giorni, e manterrò l'impegno...

Diversamente, sarete stati VOI a decidere che non se ne fa nulla...!!!

In che lingua devo scriverlo...???

Saluti
F.C.

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#105 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 17:01

cavihifi ha scritto:...se vuole può continuare a ridere.....
E lei può continuare a fare confusione, passando dal progetto gratuito al prodotto in vendita...

Sono due cose diverse...! (o, perlomeno, dovrebbero esserlo...!)

Il mio forum ha la reputazione (sinora usurpata... ma non in futuro...) di essere quello dove le patacche vengono massacrate e ricoperte di sghignazzate...

Lo ripeto: non è ancora così, ma a breve la piega potrebbe essere proprio quella...!

Pensateci: è serio un mercato in cui si propongono 2450 diversi modelli di diffusori e 900 ampli finali di potenza diversi (per modo di dire...) ??? NO... vero ?

Quindi se alcuni di noi la prendono a ridere non c'è nulla di male...!!! Anzi !

Ricordo a chi non lo sapesse, che io, come professionista, progetto e produco solo se richiesto... e nel frattempo mi sento liberissimo di scrivere quel che penso, come ho sempre fatto (*).

Saluti
F.C.

(*): Nel senso che la minaccia di "bruciarmi il negozio" non ha mai colpito, semplicemente perché il "negozio" NON C'E'...!!!

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#106 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 18:05

Dal T-Forum

Switters ha scritto:Fabrizio, ti stai "suicidando" anche in questo forum...

Credo nessuno metta in dubbio la tua preparazione, ma sulla capacità di relazionarti con gli altri e di "venderti" dovresti veramente lavorarci. L'unica dimostrazione che puoi trarre da questo tuo "esperimento" riguarda appunto queste tue due capacità, non la capacità di comprensione del pubblico a cui ti rivolgi (se sono accattoni o meno, o se sono ricettivi rispetto certe problematiche hi-fi).
Non puoi stupirti se ottieni un certo tipo di risposte dopo aver fatto ricatti morali.
"La soluzione io ce l'ho ma ve la do solo se fate come dico io", ma ti rendi conto del livello?
Giusto coi bambini ci si può permettere di comportarsi così, se lo fai con un adulto (facendo passare implicitamente il messaggio che lo consideri un "minus habens", un bambino) cosa ti aspetti di ottenere?
Che ti risponda "sì, faccio tutto quello che vuoi tu basta che mi dai il lecca-lecca" ?
Più facile che si risenta di essere trattato come un deficiente e ti risponda come è stato fatto in queste pagine. Anche perché magari proprio deficiente del tutto non è.

Alcune altre osservazioni che potrei fare anch'io le puoi ritrovare qua e là anche in altri post qui sopra, quindi risparmio le ripetizioni.

Per quanto riguarda le recensioni "prezzolate" e ingannevoli delle riviste, puoi trovare anche su questo forum delle spietate critiche, a me viene in mente il thread sulla recensione delle Cocaine ma credo ce ne siano anche altri.

Ma veniamo al kit.
Se ho ben capito si tratterebbe di una sezione bassi costituita da diffusori Indiana Line e da una medio-alti progettata da te, giusto?
Innanzitutto dovresti chiarirti a chi ti rivolgi. Ad un pubblico di autocostruttori? Di appassionati non autocostruttori? Ad entrambi?
A mio modo di vedere un progetto ibrido come questo (metà "pronto" e metà da costruire) non ha un target ben definito, di conseguenza sarà un "prodotto" che difficilmente troverà un suo mercato.
Perché?
Perché un autocostruttore difficilmente prenderà in considerazione di usare un prodotto confezionato per la sezione bassi (anche se in questo forum ci sono estimatori delle IL, dude dove sei??? :hehe: :hehe: :hehe: ). Anche sbagliando eh, non sto mettendo affatto in dubbio la bontà del risultato, se poi costasse anche meno che costruirselo da sé sarebbe ingiustificabile una simile posizione, però tieni conto che i diyers soffono un po' della sindrome NIH (Not Invented Here) e, soprattutto, non è solo il risultato finale che conta ma il percorso attraverso cui si arriva a tale risultato.
D'altra parte i non autocostruttori saranno in difficoltà proprio per la parte di costruzione dei medio-alti.
Quindi il tuo ipotetico kit difficilemente susciterà entusiasmi incondizionati, né dall'una né dall'altra parte.
Felicissimo di sbagliarmi ovviamente, avrei imparato che la realtà è differente da come la vedo io, per il momento però la vedo così...

Personalmente del kit in sé (come prodotto/progetto finito) non potrebbe fregarmene di meno. Quello che invece potrebbe interessarmi è la conoscenza e l'esperienza che ci sono dietro, ma queste a quanto pare, dimmi se sbaglio, sono merce che non metti a disposizione, al massimo sei disposto a concederne ogni tanto qualche briciola... Nulla da obbiettare ovviamente, libere scelte di un libero uomo, com'è sacrosanto che sia.
Prendi però in considerazione la possibilità che potresti trarne beneficio facendo diversamente (come diceva più sopra alessandro1 mi pare). Sia dal punto di vista della stima e del rispetto che dal punto di vista professionale.
Scusa la divagazione... dicevo che personalmente al kit in sé non sarei interessato (per diversi motivi, tra cui il fatto che a casa mia non ho a disposizione due angoli in cui posizionare gli altoparlanti, anzi, nemmeno uno a dire il vero :D ) però sarei sicuramente interessato a valutare i full-range custom di cui parli, sempre che sia possibile averne qualche dettaglio...

F.Calabrese
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Re: Il problema delle tre pareti, II

#107 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 18:16

Switters ha scritto:...
Ma veniamo al kit.
Se ho ben capito si tratterebbe di una sezione bassi costituita da diffusori Indiana Line e da una medio-alti progettata da te, giusto?
Innanzitutto dovresti chiarirti a chi ti rivolgi. Ad un pubblico di autocostruttori? Di appassionati non autocostruttori? Ad entrambi?
A mio modo di vedere un progetto ibrido come questo (metà "pronto" e metà da costruire) non ha un target ben definito, di conseguenza sarà un "prodotto" che difficilmente troverà un suo mercato.
Perché?
Perché un autocostruttore difficilmente prenderà in considerazione di usare un prodotto confezionato per la sezione bassi ...
Il mio Kit è nato come una forma di ringraziamento ai sostenitori del mio forum, e tale è rimasto.
Non esiste semplicemente alcuna sua diversa destinazione...

Agli autocostruttori volevo far capire che i due woofer ed il tweeter delle Nota-550, più il cabinet, costano comunque meno dei "componenti di serie B" destinati al mercato dell'autocostruzione.

Ho spiegato che la JBL vende ancora i vetusti 2226H, mentre nei suoi diffusori utilizza woofers a doppio magnete e doppia bobina, con freno magnetico... anni luce avanti.

Così fanno -più o meno- tutte le Aziende che producono trasduttori, tranne quelle che sono rimaste veramente e genuinamente indietro...!!!

Spero di esser stato chiaro.

Saluti
F.C.

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#108 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 18:43

Con questa sera si conclude il mio esperimento sul T-Forum, cui sono riferiti molti dei post che ho copiato ed incollato qui sopra.

Ho riproposto il Kit Indiana Line ed il risultato è che mi hanno spiegato che i possibili interessati -ad un oggetto da 99 dB/1W/1m fino a meno di 40 Hz e del costo di meno di mille Euro- si potrebbero contare su una sola mano...

Qui da noi sarebbero stati ancor meno.

Spero che mi comprenderete se ci metto una bella pietra sopra, sull'argomento "autocostruzione"...!!!

Il numero di interessati, infatti, si avvicina di molto al numero di piccoli progettisti, "alla Dufay" per intenderci, che vampireggiano qui e là per poi improvvisamente lanciarsi come pseudo-professionisti...

Lungi da me l'idea di incoraggiare questi malcapitati e gli ancor più malcapitati che danno loro credito...

Saluti
F.C.

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Re: Il problema delle tre pareti, II

#109 Messaggio da Michele » domenica 30 settembre 2012, 19:20

F.Calabrese ha scritto:Con questa sera si conclude il mio esperimento sul T-Forum, cui sono riferiti molti dei post che ho copiato ed incollato qui sopra.

Ho riproposto il Kit Indiana Line ed il risultato è che mi hanno spiegato che i possibili interessati -ad un oggetto da 99 dB/1W/1m fino a meno di 40 Hz e del costo di meno di mille Euro- si potrebbero contare su una sola mano...

Qui da noi sarebbero stati ancor meno.

Spero che mi comprenderete se ci metto una bella pietra sopra, sull'argomento "autocostruzione"...!!!

Il numero di interessati, infatti, si avvicina di molto al numero di piccoli progettisti, "alla Dufay" per intenderci, che vampireggiano qui e là per poi improvvisamente lanciarsi come pseudo-professionisti...

Lungi da me l'idea di incoraggiare questi malcapitati e gli ancor più malcapitati che danno loro credito...

Saluti
F.C.
Hanno ragione le grosse case che vendono oggetti costosi come la S.F. la Focal, la B&W ecc. ecc. Il numero di interessati per gli oggetti economici e quelli costosi è più o meno lo stesso, il costo di produzione permette dei ricavi importanti perchè impelagarsi nelle cose economiche?
Poi, scusa ma pure tu quante casse modello JBL 43 e rotti che volevi produrre avresti dovuto vendere per guadagnare i soldi che hai fatto con l'installazione del Compact?

Saluti
Michele

F.Calabrese
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Re: Il problema delle tre pareti, II

#110 Messaggio da F.Calabrese » domenica 30 settembre 2012, 19:37

Michele ha scritto: Hanno ragione le grosse case che vendono oggetti costosi come la S.F. la Focal, la B&W ecc. ecc. Il numero di interessati per gli oggetti economici e quelli costosi è più o meno lo stesso, il costo di produzione permette dei ricavi importanti perchè impelagarsi nelle cose economiche?
Poi, scusa ma pure tu quante casse modello JBL 4343 e rotti che volevi produrre avresti dovuto vendere per guadagnare i soldi che hai fatto con l'installazione del Compact?
E' una realtà dolorosa, ma è il frutto di una auto-ghettizzazione da parte degli appassionati.

Ieri -parlando con Capitta- ho scoperto che la tiratura di Stereoplay raggiunse e superò le ottantamila unità, che all'epoca si aggiungevano alle cinquantamila di Suono ed alle non si sa quante di AudioVisione...

Non sarebbe sbagliato affermare che in quegli anni c'erano, in Italia, almeno centomila appassionati di Hi-Fi.

Beh... che fine hanno fatto...???

Io credo -anzi spero- che quelli defunti siano una esigua minoranza, vista l'età che avevano...

Però, se ci contiamo oggi, si fatica ad arrivare a cinquemila...

Come dire che ci sono 95 mila appassionati che si sono rotti le scatole di leggere che "tutto va bene" e di sentirsi consigliare sempre le solite Heresy, le solite Cerwin Vega, i soliti ampli con gli "occhioni blu"...

Ho appena visionato le foto di un gruppo di autocostruttori, sul T-Forum: ebbene i diffusori sono quanto di più desolante io abbia mai visto... oggetti condannati ad un livello di prestazioni infimo, per via della pratica impossibilità ad uscire dai confini angusti e provinciali di una spiritosaggine fine a sé stessa...

Eppure appassionati veramente e profondamente appassionati ce ne sono, forse anche tanti... ma restano nella solitudine che ha così bene raccontato Straliccio... viewtopic.php?f=5&t=2869#p55167

Peccato !!!

Saluti
F.C.

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