Marcello Croce ha scritto:Insomma, lo esorto ad essere un po' più "possibilista" ed auspico ovviamente che si trovino argomenti di confronto meno esacerbati, perchè ancora una volta stiamo dando un non edificante spettacolo, il che mi fa vivere questo barlume di interesse che mi rimane per l'hi fi in modo molto faticoso, davvero poco consono a quello che dovrebbe essere un rasserenante hobby.
Ebbene, io ho avuto occasione di leggermi un po' di thread vecchi di questo forum, quando "la linea" era molto meno ostile, la partecipazione più ampia e i contenuti direi più interessanti. Le cose sono gradualmente cambiate, passando per un approccio del tipo good cop, bad cop per arrivare ad una situazione in cui si va verso una progressiva ed apparentemente inarrestabile radicalizzazione dello scontro (per precisa volontà di Fabrizio, come più volte da lui sottolineato).Michele ha scritto:Mi sembra chiaro che se il dialogo si portasse su un piano di realtà ne guadagneremmo tutti, ho più volte ripreso Fabrizio per alcuni atteggiamenti, come l'uso del termine mafia o il continuo ricorso della minaccia di denuncia, che non mi sono mai sembrati utili o funzionali alla discussione che da sempre si vorrebbe instaurare su cosa è, cosa era e cosa sarà l'hifi, dal punto di vista tecnico e commerciale, altresì non si può ignorare il fatto che il meccanismo di difesa degli interessi di molte figure del settore colpiscono tutte le figure critiche in modo indiscriminato, se per Fabrizio è facile, più di una volta ho scritto che gli piace, per una persona pacata come Marcello è gia più difficile, ma è stato fatto come è stato cancellato da un forum nel più assoluto silenzio Leonardo Pisani.
Quindi non è il modo che porta alla lite ma il semplice fatto che si toccano degli interessi, che saranno michette come ci ricorda Audiofilofine, ma fanno mangiare.
Personalmente partirei da questo punto, cioè come riempiamo il nostro piatto? Poi passerei a discussioni tecniche vere, marketing, pelo, senso della vita ecc. ecc. Politica no perchè li queste situazioni sono già state sublimate e la realtà supera di gran lunga la più sfrenata fantasia.
Mi pare quindi che un ritorno alla pacatezza, seppur certamente auspicabile, sia tutt'altro che plausibile, visto il clima di ostilità venutosi a creare con l'escalation a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi. Insomma, ho l'impressione che si sia giunti ad un punto di non ritorno. Da qui in poi, o continueranno a ripetersi le stesse discussioni senza che vi sia progresso alcuno, o si passerà ai fatti dando seguito agli annunci di querele/denunce che abbiamo visto provenire da tutte le parti in causa.
Nel frattempo, condivisibilissimi interventi come quelli di Marcello e Michele saranno condannati alla sterilità.
Stiamo assistendo ad uno scontro a fuoco su di un aereo senza pilota. E probabilmente non c'è nulla che si possa fare per impedire che precipiti.