F.Calabrese ha scritto:l primo stadio è un differenziale, che ha la "coda" a corrente costante, grazie a Q1/Q2, e viene ulteriormente simmetrizzato dallo specchio di corrente creato da Q5/Q6. I veri puristi vedono malvolentieri l'impiego di più lenti e più rumorosi transistor per fare lo stesso lavoro di tre resistenze (due al posto di Q5/Q6 ed una per Q1/Q2), ma è anche vero che la precisione della versione attiva è decisamente superiore... Ma non ai bassissimi livelli... ricordiamolo !!!
Se si fossero utilizzate delle semplici resistenze al posto dello specchio e del CCS, le prestazioni sarebbero peggiorate notevolmente e così pure il rapporto S/N. Potresti spiegare esattamente cosa intendi con “bassissimi livelli”, perché non è molto chiaro quello che intendi.
Q7 amplifica in tensione, ed è localmente controreazionato da C3, come da manuale...
In realtà il gain a loop aperto è dato sia dallo hFe di Q7 che dalla transconduttanza del differenziale di ingresso. C3 è il condensatore di compensazione di Miller ed è assolutamente necessario in questo tipo di circuito.
Ma attenti alla puttanata: per consentirgli un maggiore swing in tensione, quella negativa viene "bootstrappata" aggiungendovi la tensione che si carica sul condensatore C5 e che viene presa dalla tensione in uscita... Anche questa è una pratica a dir poco odiata dai veri puristi, che giustamente obbiettano che -quando proprio dovrebbe essere utile, vale a dire per un transiente improvviso- allora il condensatore di Bootstrap è solitamente scarico... Mentre quando il primo transiente lo carica... non serve più !!!
In realtà la puttanata l’hai scritta tu. Per avere una buona linearità il carico visto dal collettore di Q7 deve avere l’impedenza più alta possibile, e per questo la maggior parte dei progettisti utilizza un carico attivo come CCS per il VAS. In questo caso il progettista ha utilizzato una soluzione di tipo passivo, per la quale serve l’aggiunta di un solo condensatore, C5, il quale bootstrappa R8 aumentandone di molto la sua impedenza dinamica. In questo modo si ottiene lo stesso obiettivo di aumentare artificialmente l’impedenza vista dal collettore del VAS. Quindi non c’entra niente lo swing in tensione o “un transiente improvviso” come dici tu. Evita di copiare la fuffa che leggi da altre parti… Se proprio si può fare una critica a questo tipo di scelta, è che l’aumento di impedenza del carico di Q7 non raggiungerà mai quella di un vero CCS attivo, e che si costringe il segnale a passare attraverso un ulteriore condensatore (C5), probabilmente un elettrolitico.
VR1 regola la corrente di riposo, ovviamente senza tener conto della temperatura dei finali... Ossignore...
Forse perché i lateral mosfet hanno un coefficiente di temperatura negativo? O pensi che tutti gli esemplari realizzati di questo amplificatore siano andati a fuoco?

Inoltre, il punto di bias dei mosfet è molto più stabile con la temperatura, rispetto ai BJT, e per questo la polarizzazione è molto più semplice ed economica.
La rete di Zobel R18/C8 è una roba poverina, se si affida a lei il compito di stabilizzare l'ampli...
La rete di Zobel è utilizzata nel 99% degli stadi finali, e serve a controllare l’impedenza del carico collegato per evitare eventuali instabilità. Per questo motivo, soprattutto con i finali emitter/source follower è assolutamente necessaria, altro che poverina…
Meglio sarebbe stato implementare un vero filtro anti RF... quanto meno con una induttanza in serie...
L’induttanza in serie al carico è composta in genere da una bobina in aria di poche spire parallelata da una R di basso valore. Essa non serve come “filtro RF”, come dici tu, ma serve a contrastare la capacità parassite o reali del carico (l’insieme cavo di collegamento + filtri C.O. etc.) e quindi anch’essa serve in sostanza a controllare l’impedenza dell’uscita vista dal finale. Se il progettista non l’ha prevista è perché evidentemente ha appurato che l’ampli è stabile con qualsiasi carico, e quindi non era necessaria.
R9 ed R4 fissano la controreazione totale, che è portata al massimo alla Continua dal condensatore C4... ancora una volta una scelta che farebbe storcere il naso ad un vero purista... perché non è proprio il massimo per i transienti...
Il condensatore C4 serve a massimizzare la controreazione alla continua, in modo da minimizzare l’offset in uscita. Se non ci fosse quel condensatore, sarebbe probabilmente necessaria una regolazione dell’offset, manuale (con trimmer) oppure con servo-dc.
L’influenza di C4 dal punto di vista elettrico e sonoro è legata al suo valore di capacità, che deve essere sufficientemente grande da evitare rotazioni di fase in gamma bassa. Anche qui, i transienti c’entrano ben poco.
Se fate la somma, vi accorgerete che si tratta del tipico schema per autocostruttori: semplificato al massimo, a costo di perdere qualcosa in prestazioni, specie all'ascolto, pur di non sbagliare.
Se facciamo la somma, ci accorgiamo che non sei in grado di spiegare nemmeno un circuitino “per autocostruttori: semplificato al massimo”.
Saluti.
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Alex