Qui si può...

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alberto inzani
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Re: Qui si può...

Messaggio da alberto inzani » giovedì 13 giugno 2013, 15:29

F.Calabrese ha scritto:
alberto inzani ha scritto: ci accontentiamo di un range di max 150/200 km per sentire ....
siamo gente semplice
Quel che scrivi è molto giusto se si parla di un budget di spesa compreso entro 6-7.000 Euro o poco più.

Per impianti veramente Top non c'è problema a scomodarsi, credimi...!!!

Saluti
F.C.

certo che ti credo ....
come da parte del costruttore a dimostrarlo fuori dalle mura della propria sala .... non dovrebbero esserci problemi
, ma la piccola imprenditoria italica è connaturatamente assai rionale .... e tu sai bene a cosa mi riferisco ....
,
ma, va bene così

Michele
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Re: Qui si può...

Messaggio da Michele » giovedì 13 giugno 2013, 17:19

BandAlex ha scritto:Questo tuo ultimo post è pieno di contraddizioni... ad esempio quando parli di povertà in termini di innovazione (come se l'innovazione fosse obbligatoria e non bastasse avere dei prodotti che soddisfano il cliente), e però ti senti escluso da un giro che disprezzi. L'esclusione dal "giro" può essere una scelta oppure essere subita. In entrambi i casi può anche essere positiva se sei in grado di produrre effettivamente qualcosa di nuovo e di rivoluzionario, e a te piace molto collocarti in quest'ultimo tipo di scenario. Ma ai rivoluzionari non interessa quello che si dice di loro e nemmeno aspettano l'apprezzamento della massa. Agiscono e basta, non stanno lì a piagnucolare e a fare le pulci a quello che fanno gli altri. Poi disprezzi gli autocostruttori, e però leggi CHF. Il sospetto è che tu lo faccia solo per spiare e poi parlarne male. Se davvero il livello di CHF è quello che dici, non perderesti tempo a leggerne i contenuti. Eppure lo fai. Allora le cose sono due: o hai tempo da perdere (che sottrai ai tuoi progetti stellari) oppure vuoi dare il tuo contributo a quella rivista ("una tristezza infinita", altra tua denigrazione).

E poi è pieno delle tue solite auto-incensature

"lo sapete tutti che un FullHorn si mangia in un boccone qualsiasi diffusore a Radiazione Diretta, tant'è che non ricordo alcuno di voi che abbia mai postato di aver ascoltato di meglio..."

che ovviamente non fanno testo, e anzi, secondo me irritano pure coloro che ancora ti vedono sotto una buona luce...

Buon pranzo.
Senza entrare nel merito della capacità/incapacita relazionale di Fabrizio, abbiamo già dato.
Sull'innovazione invece vorrei dire la mia.
Personalmente penso che sia dovuta, non c'è settore tecnologico dove ci si accontenti a dire che l'importante è che il cliente sia soddisfatto, in ambito computer saremmo fermi al Pentium 3, in campo motoristico ai carburatori, vi prego non venite a dirmi che i motori a carburatori sono migliori di quelli a iniezione.
In campo audio perchè si dovrebbe essere soddisfatti? Ci dovrebbe essere un bellissimo intervento di Marcello Croce dove elencava degli impianti degli anni 60 in grado di battere fior fiore di impianti moderni, quindi dire che l'evoluzione nel settore sia superficiale mi sembra azzardato.
Sottolineo anche che i pochi campi dove c'è stata innovazione son quelli che hanno fatto riattivare gli appassionati, vedi la musica liquida e la classe D.
Grossa parte del successo di queste innovazioni è dovuta al fatto che ha permesso di affrancarsi dal mercato "classico" dell'hifi e ha fatto avvicinare gli appassionati al pro o marchi fuori dal solito circuito, e questo è stato possibile grazie ai forum, quindi attenzione a disconoscerne i meriti.
Invece di disperdere energie perchè non iniziamo a discutere di innovazione cercando di capire se: c'è; non c'è; è possibile; serve; non serve; ecc. ecc. ecc.
Siamo stanchi delle solite querelle, un'idea sul padrone di casa c'è la siamo fatta tutti, chi legge ha colto gli aspetti positivi e quelli negativi, andiamo avanti.

Saluti
Michele

alberto inzani
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Re: Qui si può...

Messaggio da alberto inzani » giovedì 13 giugno 2013, 17:49

Michele ha scritto:
BandAlex ha scritto:Questo tuo ultimo post è pieno di contraddizioni... ad esempio quando parli di povertà in termini di innovazione (come se l'innovazione fosse obbligatoria e non bastasse avere dei prodotti che soddisfano il cliente), e però ti senti escluso da un giro che disprezzi. L'esclusione dal "giro" può essere una scelta oppure essere subita. In entrambi i casi può anche essere positiva se sei in grado di produrre effettivamente qualcosa di nuovo e di rivoluzionario, e a te piace molto collocarti in quest'ultimo tipo di scenario. Ma ai rivoluzionari non interessa quello che si dice di loro e nemmeno aspettano l'apprezzamento della massa. Agiscono e basta, non stanno lì a piagnucolare e a fare le pulci a quello che fanno gli altri. Poi disprezzi gli autocostruttori, e però leggi CHF. Il sospetto è che tu lo faccia solo per spiare e poi parlarne male. Se davvero il livello di CHF è quello che dici, non perderesti tempo a leggerne i contenuti. Eppure lo fai. Allora le cose sono due: o hai tempo da perdere (che sottrai ai tuoi progetti stellari) oppure vuoi dare il tuo contributo a quella rivista ("una tristezza infinita", altra tua denigrazione).

E poi è pieno delle tue solite auto-incensature

"lo sapete tutti che un FullHorn si mangia in un boccone qualsiasi diffusore a Radiazione Diretta, tant'è che non ricordo alcuno di voi che abbia mai postato di aver ascoltato di meglio..."

che ovviamente non fanno testo, e anzi, secondo me irritano pure coloro che ancora ti vedono sotto una buona luce...

Buon pranzo.
Senza entrare nel merito della capacità/incapacita relazionale di Fabrizio, abbiamo già dato.
Sull'innovazione invece vorrei dire la mia.
Personalmente penso che sia dovuta, non c'è settore tecnologico dove ci si accontenti a dire che l'importante è che il cliente sia soddisfatto, in ambito computer saremmo fermi al Pentium 3, in campo motoristico ai carburatori, vi prego non venite a dirmi che i motori a carburatori sono migliori di quelli a iniezione.
In campo audio perchè si dovrebbe essere soddisfatti? Ci dovrebbe essere un bellissimo intervento di Marcello Croce dove elencava degli impianti degli anni 60 in grado di battere fior fiore di impianti moderni, quindi dire che l'evoluzione nel settore sia superficiale mi sembra azzardato.
Sottolineo anche che i pochi campi dove c'è stata innovazione son quelli che hanno fatto riattivare gli appassionati, vedi la musica liquida e la classe D.
Grossa parte del successo di queste innovazioni è dovuta al fatto che ha permess di affrancarsi dal mercato "classico" dell'hifi e ha fatto avvicinare gli appassionati al pro o marchi fuori dal solito circuito, e questo è stato possibile grazie ai forum, quindi attenzione a disconoscerne i meriti.
Invece di disperdere energie perchè non iniziamo a discutere di innovazione cercando di capire se: c'è; non c'è; è possibile; serve; non serve; ecc. ecc. ecc.
Siamo stanchi delle solite querelle, un'idea sul padrone di casa c'è la siamo fatta tutti, chi legge ha colto gli aspetti positivi e quelli negativi, andiamo avanti.

Saluti
Michele
tutto vero il tuo di sopra ....
, ma senza querelle i forum
tutti
si impantanano ed affondano ....
dilà si galleggia su stupidaggini da TSO
diquà sulle continue querelle a distanza e minacce di querele e denunce
senza entrambe .... il nuovo si arena , anzi, manco se muove e nemmeno ci si pensa, meglio le sane invettive .... come il governo Letta .... immobilità assoluta .... tocca niente e
prendere lo stipendio .... in hifi .... manco quello

F.Calabrese
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Re: Qui si può...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 13 giugno 2013, 20:15

alberto inzani ha scritto: certo che ti credo ....
come da parte del costruttore a dimostrarlo fuori dalle mura della propria sala .... non dovrebbero esserci problemi
, ma la piccola imprenditoria italica è connaturatamente assai rionale .... e tu sai bene a cosa mi riferisco ....
,
ma, va bene così
Il "porta a porta" si può fare con diffusori relativamente trasportabili e di facile messa a punto. Ovviamente si tratterebbe anche di prodotti di costo medio, perché -lo ripeto- per quelli di fascia alta il problema non si presenta assolutamente.

Ora io ho sondato più volte il possibile mercato per un diffusore medio, arrivando ad ipotizzare anche una specie di "sottocosto" per il rifacimento delle JBL-4343 (fatto da un progettista vero e con trasduttori non da negozietto per Kit...). Sai come è andata.

In questo momento occorre essere onesti e rendersi conto del fatto che le prove "porta a porta" diventerebbero solo occasione di divertimento per gruppi di ascoltatori (in massima parte autocostruttori), senza alcuna possibile vendita.
E se la situazione è onestamente dichiarata come tale, magari non c'è nulla di male ad organizzare ascolti di oggetti sperimentali... Perché no...?

@Michele
Prendo sul serio il tuo interesse per l'innovazione ed apro un thread apposito.

Saluti
F.C.

alberto inzani
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Re: Qui si può...

Messaggio da alberto inzani » venerdì 14 giugno 2013, 7:18

F.Calabrese ha scritto:
alberto inzani ha scritto: certo che ti credo ....
come da parte del costruttore a dimostrarlo fuori dalle mura della propria sala .... non dovrebbero esserci problemi
, ma la piccola imprenditoria italica è connaturatamente assai rionale .... e tu sai bene a cosa mi riferisco ....
,
ma, va bene così
Il "porta a porta"
.... :shock: :o ....
il .... porta a porta .... ?
si può fare con diffusori relativamente trasportabili e di facile messa a punto. Ovviamente si tratterebbe anche di prodotti di costo medio, perché -lo ripeto- per quelli di fascia alta il problema non si presenta assolutamente.

Ora io ho sondato più volte il possibile mercato
da un forum ?
come affacciarsi alla finestra di casa ed urlare la proposta .... finisce che chiamano il 118 ....
, sai che potevi fare assai di meglio e chiedere a chi ben sai ....
, ma,
il forum ....
vuoi mettere ?
.... incredibile che lo si scriva anche
, un conto è l'ex guru che banna chi lo irride o contraddice lo sponsor politico ed i veri gestori del forum, in quanto lui stesso galoppino del padrone ed al quale nulla rimane se non il forum con gli affarucoli sotto banco degli operatori pluri nick,
altro uno con le tue capacità
per un diffusore medio, arrivando ad ipotizzare anche una specie di "sottocosto" per il rifacimento delle JBL-4343
che dù palle con stè 4343
(fatto da un progettista vero e con trasduttori non da negozietto per Kit...). Sai come è andata.
no,
ma se ti riferisci alla cordata .... lo sapevano tutti appena facesti la proposta,
tutti a tua eccezione .... eppure era talmente chiaro e lampante ....
ma,
ok
In questo momento occorre essere onesti e rendersi conto del fatto che le prove "porta a porta"
:roll:
diventerebbero solo occasione di divertimento per gruppi di ascoltatori (in massima parte autocostruttori)
.... nightmare
, senza alcuna possibile vendita.
meglio allora tenere il culo a Bracciano ?
, invece di dimostrare a Singapore, Taiwan, Russia, Canada, USA etc .... ed a costo ZERO ?
:shock: :shock: :oops: :geek: :| :mrgreen:
e poi parli di fessi e pollacchioni .... :lol: :mrgreen: :lol: :D
E se la situazione è onestamente dichiarata come tale,
beh,
a Bracciano forse è ancora peggiore
magari non c'è nulla di male ad organizzare ascolti di oggetti sperimentali... Perché no...?
ognuno tiene i propri hobby
@Michele
Prendo sul serio il tuo interesse per l'innovazione ed apro un thread apposito.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Qui si può...

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 giugno 2013, 18:50

alberto inzani ha scritto:...
come affacciarsi alla finestra di casa ed urlare la proposta .... finisce che chiamano il 118 ....
, sai che potevi fare assai di meglio e chiedere a chi ben sai ....
, ma,
il forum ....
vuoi mettere ?...
Guarda che io so benissimo che esistono altri mezzi, per esempio i negozi di Hi-End, ma anche le gioiellerie o i concessionari Ferrari e Lamborghini...

Se l'Hi-Fi di cui parliamo è quella delle Utopia o delle Cessaro, di certo i forum non contano nulla, almeno in positivo !!!

Lo riprova il fatto che nemmeno un terzo dei miei clienti viene dai forum...

Bisogna però guardare avanti, al momento in cui le riviste le leggeranno solo i giornalai (il titolo... ovviamente...), al momento in cui i rivenditori non penseranno ad altro che a sbolognare i fondi di magazzino (ci siamo già...).

Quel giorno gli appassionati intelligenti, quelli che hanno voglia e possibilità di migliorare, non sapranno dove rivolgersi...

...E quel giorno ricorderanno quel fessacchiotto che anni prima aveva scritto che le Aida o le Magico Q7 erano solo e soltanto delle grandiose prese per i fondelli...!!!

Ogni giorno almeno 20 spammatori da ogni parte del pianeta, Neozelanda inclusa, tentano di iscriversi a questo Forum: evidentemente ci avvistano, in qualche modo...!!! 8-) --- 8-) --- 8-) --- 8-) --- :lol:

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Qui si può...

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 24 giugno 2013, 17:53

pollaroli tarcisio ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:
Ecco... quello che volevo dire io era semplicemente che lo schema "differenziale-VAS-EF" è obsoleto dall'epoca dei kit su Wireless World, o -se volete- dalle implementazioni di casa NAD... Da allora solo scopiazzature e chiacchiere a vuoto...!
Vai a citare proprio NAD?? Il 3020 non monta il differenziale in ingresso in nessuna sua versione. Se vai a vedere, la maggior parte della produzione NAD non possiede quella architettura. Ad esempio in NAD 310 è un amplificatore single ended con un architettura simile al JLH. La serie di amplificatori "Power Envelope" sono tutti ampli in classe G che spesso utilizzano una architettura con doppi differenziali simmetrici. Anche il c352 ha una struttura completamente simmetrica, dall'ingresso all'uscita e un circuito per la regolazione del bias particolarmente curato. E potrei proseguire ancora....
Anzi, mi dici tu un modello di NAD con quella architettura??
Eccolo qui... è il NAD-60, che è stato il primo ampli a pilotare i miei "ranocchi"... Ecco lo schema originale:

Immagine

E' vero che il 3020 non utilizza un differenziale... non ha nemmeno le protezioni... è proprio misero, ma suona...!
Il che è proprio la dimostrazione che le mie obiezioni sulla configurazione "Diff./VAS/EF" è assolutamente sensata !!!

Ecco lo schema del Nad 3020 B...

Immagine

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Qui si può...

Messaggio da elettro » lunedì 24 giugno 2013, 20:47

Il Nad...bello...design da topolino...e ben realizzato..ha sorpreso chi lo etichettava come un ampli da poveri...come una specie di Kit...

pollaroli tarcisio
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Re: Qui si può...

Messaggio da pollaroli tarcisio » martedì 25 giugno 2013, 11:35

Ok, ammetto di non aver visto lo schema del Nad model 60, e che l'architettura è come l'ampli di Elliot.
Comunque, quello è uno dei primi ampli Nad, ma dal 3020 in poi ha sempre implementato architetture particolari.
Detta come l'hai detta tu, sembrava che Nad utilizzasse spesso quella architettura.
Comunque l'architettura di Lin esiste dal 1960 (forse anche da prima) e tanto schifo non fa. Tutto dipende da come si dimensionano i vari stadi ed anche dalla selezione dei componenti utilizzati.
Provate a costruire l'amplificatore MPC-MKII presentato dall' Ing Marzullo sul numero 165 di costruire HI-Fi. Un amico ne ha costruito un esemplare e l'abbiamo paragonato con i classici ampli entry level (Nad 3020, Gainclone vari, Rotel RA930, Marantz pm57 ed altri). Che dire, è un ampli che non toglie e non aggiunge nulla al suono. A certi può non piacere perchè non ha un suo timbro caratteristico (distorsione??). Eppure utilizza l'architettura di Lin, con il VAS con carico attivo.
Alle misure risponde benissimo, e, secondo me, all'ascolto non sfigura per nulla con ampli commerciali non solo entry level.
In Hi-fi ci sono tanti esempi di architetture riciclate da tanti. Ad esempio l'ampli Hitachi con 2 differenziali in cascata, architettura che veniva utilizzata anche da Perraux.
Per la serie, squadra che vince (ma anche che solo pareggia direi...) non si cambia.

bepi67
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Re: Qui si può...

Messaggio da bepi67 » martedì 25 giugno 2013, 12:36

Nad presenta prodotti con il rapporto Q/P più alto che ci sia in giro.

Basti vedere alcune soluzioni presenti negli ultimi modelli di apparecchi che non esistono in roba molto più costosa, ad esempio i controlli di tono offsettati in fabbrica, ben 4 punti di taratura in un apparecchio che costa 400 euro....e solo per i controlli di tono.


IMHO

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

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