L'impianto "per Aleandro" esiste ancora e non è stato affatto smembrato. Dopo due anni di possesso non è stato cambiato un solo componente. Il suo proprietario se lo gode ogni giorno che passa e dopo due anni non si è ancora stancato di ascoltarlo. Anzi. Aggiungo che da appassionato di alta fedeltà sono passato anch'io per la strada degli stand, dei cavi, la scena, l'immagine e tutte quelle belle minchiate, non mi nascondo dietro ad un dito e non mi vergogno ad ammetterlo. Poi ho conosciuto Alfredo, e le mie prospettive sono un po' cambiate: ho capito che 'si può fare'.
Oggi ascolto solo liquida perché il giradischi è una rottura continua tenerlo in efficienza, nonostante i miei 500 e passa vinili. Si badi bene, non dico che la differenza tra i cavi non si sente. Ma a quelli che giocano e perdono tempo con i cavi consiglio di andare su YouTube (sì, proprio YouTube, uno schifosissimo mp3), cercare Louis & Ella, ascoltare a volume 'realistico' ed alla prima consonante eiettiva bilabiale legare bene il cono con il loro cavo da millemila conduttori in purissimo rame/argento/platino/quelchelè per evitare che il cono stesso si metta a rotolare per la stanza. Se il cono regge e non si muove, forse il cavo è quello giusto. Però probabilmente se il cono regge, non dipende dal cavo

Ultima chiosa, in questo momento sto ascoltando credo a meno di 70db di picco. E le parole delle canzoni in inglese si sentono tutte, distinte, chiare e limpide, nonostante un po' di rumore di sottofondo del compressore quando attacca il frigo nella stanza accanto.
Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole. Fabrizio sei autorizzato a fare di questo post ciò che vuoi.