Leonida/Scardamaglia ha ragione

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Moderatore: F.Calabrese

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » venerdì 7 novembre 2014, 12:55

F.Calabrese ha scritto:Partiamo da una breve premessa.

A differenza di tanti guretti che magnificano le qualità di ampli e diffusori i cui distributori pagano per questo, Giuseppe Scardamaglia non ha mai sponsorizzato alcun prodotto, ma un pensiero.

Alla fine del suo percorso deduttivo emergono dubbi e osservazioni che aiutano molto a far capire come sia stata possibile quella involuzione dell'Hi-Fi di cui ho raccontato nel post che precede.

A lui va il merito di aver affermato apertamente che la soggettività dell'ascoltatore può far apparire corretto qualsiasi ampli o diffusore, magari attribuendo il "miracolo" ad un condensatore appoggiato sul tappeto o a qualche spilletta collocata sotto al tappeto, tanto per fornire una stampella logica e, soprattutto, quel contesto "rituale" che esalta al massimo proprio gli effetti della suggestione.

Ora immaginate di voler scardinare questo assunto con ragionamenti logici: NON CI RIUSCIRESTE MAI...! Semplicemente perché -oltre alla suggestione- dietro c'è un fortissimo DESIDERIO di vedere realizzata quella "perfezione a buon mercato" che è il sogno di ogni appassionato. Non solo, ma l'eventuale insuccesso dell'esperimento getterebbe qualsiasi appassionato nello sconforto di dover abbandonare i suoi amati diffusorini ed ampli luccicanti, in favore di soluzioni professionali CHE NESSUNO AMA.

Quindi, paradossalmente, sono proprio le teorie di Leonida/Scardamaglia a motivare alla perfezione il perché di venti/trenta anni di regressione psicologica in campo Hi-Fi, ed in particolare in Hi-End.

Come uscirne...?

Ne parliamo nel prossimo post.

Segue
F.C.
Deliranti esternazioni da te liberamente elucubrate senza alcuna attinenza con quanto ho scritto.
Starei quindi proponendo rituali magici e danze attorno al fuoco?
Cos'è, una provocazione?
Io al posto tuo sarei più prudente nell'esprimere interpretazioni che potrebbero poi ritorcersi sulla tua credibilità alla quale evidentemente non sembri attribuire molta importanza.


Giuseppe Scardamaglia

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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 7 novembre 2014, 14:35

leonida ha scritto:...
Starei quindi proponendo rituali magici e danze attorno al fuoco?
Cos'è, una provocazione?
Io al posto tuo sarei più prudente nell'esprimere interpretazioni che potrebbero poi ritorcersi sulla tua credibilità alla quale evidentemente non sembri attribuire molta importanza.
Io sono coraggioso, lo sanno tutti... ;) --- :D --- :mrgreen:

E poi non vedo cosa ci sia di male ad IPOTIZZARE effetti suggestivi, quando tu stesso ammetti che il condensatore sul tappeto non ha E NON PUO' AVERE alcun effetto fisico sugli apparati di un impianto audio.

Io cerco sempre di andare oltre la semplice teoria: io studio la possibilità di verificare, riducendo il numero di variabili in gioco, tra cui -fondamentale- quella psicologica.

L'ho fatto -per esempio- quando ho collocato il bottoncino d'ebano sui miei diffusori, adottando movimenti ed enfasi diverse da quelle di Vincenzo Mostre, ed ottenendo (guarda caso...!) risultati opposti... 8-)

Sono stato anche immortalato...!

Immagine

Saluti
F.C.

Michele
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da Michele » venerdì 7 novembre 2014, 14:40

Si continua??!!!
Non si capisce chi a capito cosa :lol: :lol: :lol: :lol:
Fabrizio, secondo me non hai capito......

Saluti
Michele

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » venerdì 7 novembre 2014, 16:16

F.Calabrese ha scritto:In questi anni anch'io ho fatto e ripetuto un gravissimo errore: quello di non organizzare confronti esplicativi.

Spiego meglio: chi è venuto a casa mia ad ascoltare i miei FullHorn li ha sempre ascoltati in isolamento, e mai in commutazione con un impianto convenzionale. Ora immaginiamo insieme cosa accadrebbe operando diversamente.


Prendiamo come riferimento una coppia di ottimi diffusori (B&W, Pro-Ac, Tannoy... ecc.) di cui conto di entrare in possesso mediante qualche scambio o per reso da qualche prossimo cliente. Immaginiamo di collocarli normalmente, anche lontano dalle pareti (cosa abbastanza facile, nel mio salone), amplificandoli con qualcosa di tradizionale e collaudato.

A questo punto ipotizziamo di confrontare i "diffusori di riferimento" con un sistemino composto -p.es.- da due Sub a dipolo, collocati "alla maniera di Queledsasol", vale a dire in prossimità dell'ascoltatore, coperti da una lastra che li faccia sembrare un normale tavolinetto da salotto. Immaginiamo che la gamma superiore sia affidata a due grandi trombe, oppure alla sezione medio-alta del mio nuovo Paragon (che può essere tagliata anche a 125 Hz.). Amplificazione in corrente... (o ampli di Mariani...).

Prima di passare all'ascolto dei CD rippati, sarebbe utile fare due piccoli pre-ascolti:

1)- Un primo brano conterrà delle percussioni medie e piccole (p.es. bonghetti), magari registrati da strumenti presenti in sala ed ascoltabili direttamente dall'appassionato (non dovrebbero costare troppo...). Lo scopo dell'ascolto sarà quello di dimostrare che -qualsiasi sia la collocazione- i due diffusori tradizionali, di riferimento, daranno luogo comunque ad una resa colorata ed artificiosa, in gamma bassa (medio-bassa, per essere precisi)... Questo per via del "problema delle tre pareti". Spostando i diffusori cambierà la frequenza delle enfasi e delle cancellazioni, ma non la loro presenza.
Diversamente, il sistema con i bassi dipolari produrrà un ascolto estremamente verosimile, ancorché limitatamente ad un'area d'ascolto di estensione contenuta.

2)- Il secondo brano sarà ancora più interessante, perché non sarà musica, ma un semplice sweep multitono, ad un livello non alto... diciamo ad un livello d'ascolto medio (85 dBA ?). Sarà divertentissimo notare quanto pulito, limpido, appaia questo tipo di segnale quando è ascoltato con il pilotaggio in corrente... e quanto invece appaia sporco, pieno di grattamenti e spernacchiamenti, quando a riprodurlo è un normale diffusore pilotato da un normale amplificatore, a bassa impedenza d'uscita.

Dopo... si potranno ascoltare anche decine di CD, ma io credo che l'effetto di qualsiasi suggestione sarà stato adeguatamente contenuto.

Che ne pensi, Leonida...???

saluti
F.C.
Possiamo organizzare.
I diffusori cavia, quali che saranno, li prendo io.
Mi lascerai un'oretta da solo con loro e con l'ambiente, poi li ascolteremo per primi, per circa mezzora, con la musica che sceglierai tu.
Dopo, tuo sarà l'onere di dimostrare ai presenti, attraverso la stessa musica, qualsiasi cosa tu vorrai dimostrare.
Quando sarai disposto, fammi un fischio.

Giuseppe Scardamaglia

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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 7 novembre 2014, 20:05

leonida ha scritto: Possiamo organizzare.
I diffusori cavia, quali che saranno, li prendo io.
Mi lascerai un'oretta da solo con loro e con l'ambiente, poi li ascolteremo per primi, per circa mezzora, con la musica che sceglierai tu.
Dopo, tuo sarà l'onere di dimostrare ai presenti, attraverso la stessa musica, qualsiasi cosa tu vorrai dimostrare.
Quando sarai disposto, fammi un fischio.

Giuseppe Scardamaglia
Questa volta mi hai incuriosito talmente tanto che non posso che confermare la mia disponibilità.

Saluti
F.C.

Michele
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da Michele » venerdì 7 novembre 2014, 23:32

leonida ha scritto:
Possiamo organizzare.
I diffusori cavia, quali che saranno, li prendo io.
Mi lascerai un'oretta da solo con loro e con l'ambiente, poi li ascolteremo per primi, per circa mezzora, con la musica che sceglierai tu.
Dopo, tuo sarà l'onere di dimostrare ai presenti, attraverso la stessa musica, qualsiasi cosa tu vorrai dimostrare.
Quando sarai disposto, fammi un fischio.

Giuseppe Scardamaglia

Quali orrori dovranno subire le povere cavie??????!!!!

Saluti
Michele

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » sabato 8 novembre 2014, 1:15

Michele ha scritto:
leonida ha scritto:
Possiamo organizzare.
I diffusori cavia, quali che saranno, li prendo io.
Mi lascerai un'oretta da solo con loro e con l'ambiente, poi li ascolteremo per primi, per circa mezzora, con la musica che sceglierai tu.
Dopo, tuo sarà l'onere di dimostrare ai presenti, attraverso la stessa musica, qualsiasi cosa tu vorrai dimostrare.
Quando sarai disposto, fammi un fischio.

Giuseppe Scardamaglia

Quali orrori dovranno subire le povere cavie??????!!!!

Saluti
Michele
Tranquillo, resteranno tali e quali , potrai fare tu stesso il notaio mettendo sigilli alle viti ed a quant'altro, e poi, un'ora dopo, potrai ispezionarle attentamente.

Sai, ho smesso da tempo di operare col paziente sotto i ferri, a me basterà accarezzare i diffusori e quelli magicamente, cambieranno suono esattamente nel modo che vorrò.

Ed ancora, personalmente, non ho alcun bisogno di elettroniche particolari, di cavi particolari e di soluzioni e condizioni particolari per ottenere i risultati che conosco e voglio ottenere, per cui non porterò nulla con me e non avrò alcun problema ad utilizzare qualsiasi apparecchiatura che voi stessi mi fornirete, anche quelle che ritenete ciofeche immonde.

Vedi, un vero professionista deve avere soluzioni efficaci e rapide in qualsiasi situazione, anche la più disastrata.
Se qualcuno ti invita a casa sua a verificare l'esistenza di un qualsiasi problema acustico, tu devi risolverlo, in una qualche ora, definitivamente, e devi farlo con le sue stesse apparecchiature, ottenendo risultati ben al di sopra delle sue aspettative.
Per un risultato simile sono necessarie decine e decine di miglioramenti oggettivi che portino con certezza ad una risultato predefinito e conosciuto.

Impossibile?
Concordo.
Allo stato attuale delle conoscenze in materia, non può che trattarsi di suggestione o di magia.
Ma qual'è la linea di demarcazione tra tecnologia e magia?
Esiste una reale differenza?

Prima legge di Clarke
Quando un illustre ma anziano scienziato sostiene che qualcosa e’ possibile
ha quasi certamente ragione. Quando sostiene che qualcosa e’ impossibile,
molto probabilmente ha torto.

Seconda legge di Clarke
L’unica maniera di scoprire i limiti del possibile e’ di oltrepassarli e
finire nell’impossibile.

Terza legge di Clarke
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata e’ indistinguibile dalla magia.


Giuseppe Scardamaglia

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