Deliranti esternazioni da te liberamente elucubrate senza alcuna attinenza con quanto ho scritto.F.Calabrese ha scritto:Partiamo da una breve premessa.
A differenza di tanti guretti che magnificano le qualità di ampli e diffusori i cui distributori pagano per questo, Giuseppe Scardamaglia non ha mai sponsorizzato alcun prodotto, ma un pensiero.
Alla fine del suo percorso deduttivo emergono dubbi e osservazioni che aiutano molto a far capire come sia stata possibile quella involuzione dell'Hi-Fi di cui ho raccontato nel post che precede.
A lui va il merito di aver affermato apertamente che la soggettività dell'ascoltatore può far apparire corretto qualsiasi ampli o diffusore, magari attribuendo il "miracolo" ad un condensatore appoggiato sul tappeto o a qualche spilletta collocata sotto al tappeto, tanto per fornire una stampella logica e, soprattutto, quel contesto "rituale" che esalta al massimo proprio gli effetti della suggestione.
Ora immaginate di voler scardinare questo assunto con ragionamenti logici: NON CI RIUSCIRESTE MAI...! Semplicemente perché -oltre alla suggestione- dietro c'è un fortissimo DESIDERIO di vedere realizzata quella "perfezione a buon mercato" che è il sogno di ogni appassionato. Non solo, ma l'eventuale insuccesso dell'esperimento getterebbe qualsiasi appassionato nello sconforto di dover abbandonare i suoi amati diffusorini ed ampli luccicanti, in favore di soluzioni professionali CHE NESSUNO AMA.
Quindi, paradossalmente, sono proprio le teorie di Leonida/Scardamaglia a motivare alla perfezione il perché di venti/trenta anni di regressione psicologica in campo Hi-Fi, ed in particolare in Hi-End.
Come uscirne...?
Ne parliamo nel prossimo post.
Segue
F.C.
Starei quindi proponendo rituali magici e danze attorno al fuoco?
Cos'è, una provocazione?
Io al posto tuo sarei più prudente nell'esprimere interpretazioni che potrebbero poi ritorcersi sulla tua credibilità alla quale evidentemente non sembri attribuire molta importanza.
Giuseppe Scardamaglia