JandB ha scritto:...
Se il primo esperto (autoreferenziale o riconosciuto?) ci rimette tempo e denaro, mi chiedo prima di tutto come faccia a vivere. Probabilmente è ricco, e quindi l'attività altro non è che passione. Dal momento che non vende, probabilmente i suoi prodotti non sono appetibili dal mercato.
Come esempio del primo tipo, vale a dire di personaggi che producono e presentano alle mostre, possiamo citare Mino di Prinzio, che per promuovere i suoi Minimostri e Mostrini ha investito cifre che non sono di certo rientrate sotto forma di vendite. I suoi prodotti erano anche abbastanza appetibili (a prezzi inferiori, ovviamente), ma è la crisi generale ad averne decretato l'insuccesso.
Il secondo esperto (anch'esso autoreferenziale o riconosciuto?) semina in attesa dei tempi migliori: mah, forse a differenza del primo, non ha le palle per buttarsi nel mercato, o semplicemente non ha nulla di appetibile da proporre al mercato stesso.
Se però lavora (non ho capito perché in silenzio), ben per lui! Significa che un lavoro differente da quello di progettista ce l'ha, e quindi anche lui porta avanti l'hifi solamente per passione, dal momento che non gli da il pane.
Vedo che non hai capito che io i FullHorn li progetto e li vendo comunque, anche senza strombazzare la cosa per mari e per monti. Chi li desidera sa dove trovarmi e -dopo un minimo di trattativa- si procede.
Io non ho bisogno di andare alle mostre: chi è interessato ad un FullHorn può sicuramente permettersi un biglietto di andata e ritorno in treno per Roma ed una giornata di tempo libero, per ascoltare.
Su una cosa hai ragione: sul fatto che io ed altri non si viva certo con i guadagni dell'Hi-Fi. Io -per esempio- campo con le misurazioni di rumore e con le C.T.P. in Tribunale.
Tutto qui.
Saluti
F.C.
P.S.: Il VERO lavoro nel campo dell'Hi-Fi
-per me- deve ancora arrivare. Sarà quando gli appassionati si renderanno veramente conto della inadeguatezza di oggetti come i diffusori "tower" o come gli ampli SS controreazionati.
Quel giorno, che gradualmente si avvicina, si rivolgeranno (anche) a me.